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Apple Pay

Che cosa combineranno Apple e Goldman Sachs sulle carte di credito

Tutti i progetti di Goldman Sachs e Apple

Apple e Goldman Sachs stanno pianificando il lancio in primavera di una carta di credito congiunta abbinata a nuove funzionalità per iPhone per aiutare gli utenti a gestire i loro soldi.

La carta sarà distribuita nelle prossime settimane ai dipendenti per essere testata e sarà ufficialmente lanciata nel corso dell’anno, secondo fonti a conoscenza del progetto.

I due colossi sperano così di attirare nuovi titolari di carta offrendo loro funzionalità aggiuntive sull’Apple Wallet, che permetterà loro di fissare obiettivi di spesa, monitorare i premi fedeltà e gestire i bilanci familiari, secondo le fonti interpellate da WSJ.

Il Journal aveva anticipato l’anno scorso che le società avevano in programma di lanciare una carta di credito congiunta: si tratta di un’importante spinta che Apple vuole imprimere alla vita finanziaria di centinaia di milioni di utenti iPhone. E fa anche parte della più ampia strategia di Goldman di rivolgersi ai clienti da largo consumo.

Apple e Goldman stanno però entrando con poca esperienza in un campo da gioco affollato. Entrambi sono alla ricerca di nuove fonti di reddito, dato che il core business fa fatica. Con le vendite di iPhone che si sono raffreddate, Apple si sta rivolgendo ai servizi a pagamento. Ha applicazioni che trasmettono musica in streaming, curano notizie e fanno pagamenti mobili, e sta collaborando con gli studi di Hollywood per produrre programmi televisivi originali.

L’azienda mira ad aumentare il fatturato dei servizi a 50 miliardi di dollari entro il 2020. Attualmente ricava una piccola commissione quando gli utenti iPhone fanno acquisti con carta di credito tramite Apple Pay. Otterrebbe una fetta più grande dall’utilizzo di una propria carta, sostengono le fonti interpellate. I manager sperano inoltre che la carta stimoli l’uso di Apple Pay, che è stato lento a penetrare tra utenti e commercianti.

Nel 2016 Goldman ha lanciato una banca di consumo online, Marcus, per compensare il calo dei ricavi da intermediazione titoli. Apple ha un seguito fedele tra i giovani adulti benestanti e tecnologicamente avanzati che Goldman spera di trasformare in clienti Marcus.

Quella di una propria carta di credito è la prima operazione impegnativa di Goldman. La banca sta aggiungendo call center di assistenza clienti in tutto il paese e costruendo un sistema interno per gestire i pagamenti. Quest’ultimo progetto ha un budget di 200 milioni di dollari, secondo le fonti interpellate, un forte investimento in un momento in cui la banca sta cercando di ridurre i costi.

La carta di credito Apple Pay utilizzerà la rete di pagamento di Mastercard, che è la seconda più grande negli Stati Uniti dopo Visa. I titolari di carta guadagneranno un rimborso di circa il 2% sulla maggior parte degli acquisti e potenzialmente di più su gadget e servizi Apple, sempre secondo le fonti interpellate.

Altre banche, tra cui JP Morgan Chase, hanno speso molto per attirare i titolari di carta con punti viaggio, accesso alle lounge aeroportuali e altri generosi vantaggi.

Né Apple né Goldman sono ansiosi di partecipare a quella gara, secondo le persone che hanno familiarità con il progetto: i due gruppi stanno scommettendo che i clienti Apple utilizzeranno la carta perché è meglio integrata nell’iPhone.

Gli ingegneri stanno lavorando a nuove funzionalità per l’Apple Wallet: l’app incoraggerebbe gli utenti a pagare i debiti della carta e a gestire le finanze personali. I manager hanno discusso se prendere in prestito gli spunti visivi dall’app di Apple per il fitness-tracking, così come quando gli utenti raggiungono quotidianamente gli obiettivi di allenamento, e inviare agli utenti notifiche sulle loro abitudini di spesa. Potrebbero anche esserci notifiche basate sull’analisi dei modelli di spesa dei titolari di carta, per esempio se hanno pagato più del solito per la spesa di una settimana.

Goldman è fin qui stata critica sul settore delle carte di credito, posizionando i prestiti Marcus come alternativa alle carte a più alto tasso di interesse. “Prendere in prestito a credito rotativo perennemente e cronicamente è un po’ come mangiare pasta al formaggio e coca cola a pranzo ogni giorno” aveva detto nel 2017 Harit Talwar, il responsabile di Marcus, Ora i banchieri devono percorrere la sottile linea di demarcazione tra l’incoraggiare un prestito responsabile e l’indurre gli utenti a spendere abbastanza sulla carta per generare profitti.

Mettendo i propri muscoli dietro una carta emessa da Goldman, Apple rischia di far arrabbiare le banche le cui carte rappresentano la maggior parte delle transazioni in esecuzione su Apple Pay. I manager della Mela hanno discusso la possibilità di rendere addirittura la loro nuova carta come di default nel portafoglio digitale dell’iPhone, ma i contratti di Apple con le altre banche glielo impediscono.

I banchieri di Goldman sperano di offrire ai clienti Apple prestiti Marcus, servizi di gestione patrimoniale e altri prodotti. Non avendo filiali fisiche, la banca spende molto in pubblicità diretta per email e in incentivi monetari per chi presenta nuovi clienti.

Le due aziende ad un certo punto hanno preso in considerazione la creazione di un’offerta più ambiziosa che avrebbe fornito una gestione finanziaria al di là della carta di credito, ma secondo le fonti del WSJ i dirigenti Apple hanno temuto che l’attingere ai conti bancari della propria clientela avrebbe sollevato preoccupazioni sulla privacy.

 

Articolo pubblicato da MF/Milano Finanza

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