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Esg, che cosa farà Generali

Tutto sul piano strategico “Lifetime partner 24: Driving Growth” di Generali che mette i temi ESG al centro dell'agenda del Gruppo

I temi Esg al centro dell’agenda di Generali, che si muove in questa direzione lungo più versanti come assicuratore, investitore, datore di lavoro e corporate citizen. Tanto è già stato fatto e altrettanto resta da fare, con la sostenibilità all’origine della strategia che si conclude a fine 2024. Tra le ultime iniziative, l’adesione al Forum For Insurance Transition to Net Zero, promosso dalle Nazioni Unite, che riunisce operatori del settore assicurativo, supervisori, regolatori e standard setter a supporto della transizione a zero emissioni nette.

I PUNTI CARDINALI DELL’IMPEGNO ESG DI GENERALI

Il piano strategico “Lifetime partner 24: Driving Growth” individua quattro ruoli responsabili prevedendo anzitutto, lato assicurazioni, il raggiungimento di un portafoglio assicurativo a zero emissioni nette al 2050, insieme all’incremento medio dei premi da soluzioni assicurative con componenti ESG – che contribuiscono cioè a creare valore condiviso per tutti gli stakeholder, per l’ambiente e la società – del 5-7% nel triennio 2021-24. Sul fronte dei target già raggiunti a fine 2023 i premi da soluzioni assicurative con componenti ESG avevano ormai superato i 20 miliardi di euro, con una crescita aggregata tra 2021 e 2023 superiore al 7 percento.

Il gruppo ha avviato il progetto SME EnterPRIZE, che negli ultimi tre anni ha sostenuto le migliori piccole e medie imprese europee con pratiche volte ad affrontare le sfide ambientali e sociali. L’edizione 2023 ha visto la partecipazione di oltre 7.600 PMI europee da 10 Paesi.

Inoltre, la valutazione degli impatti derivanti dai cambiamenti climatici sulle attività del Gruppo è entrata a pieno titolo anche nei processi relativi alla gestione finanziaria e, grazie a questo impegno, Generali ha mantenuto anche nel 2023 il più alto rating ESG di MSCI e la propria posizione all’interno dei principali indici azionari e obbligazionari dedicati alla sostenibilità.

INVESTIRE SUL FUTURO DEL PIANETA

Come investitore, si registra l’impegno di Generali ad azzerare le emissioni nette relative al portafoglio di investimenti entro il 2050, con un obiettivo ad interim di riduzione del 25% entro il 2024 rispetto al 2019. Insieme a questo target, sono anche previsti nuovi investimenti verdi e sostenibili per 8,5-9,5 miliardi di euro nel periodo 2021-2025.

COS’È STATO FATTO

Sul fronte degli obiettivi ESG già raggiunti, dal 2019 Generali fa sapere di avere ridotto di quasi il 50 percento l’impronta di carbonio dei portafogli investimenti. Nel 2023 i nuovi investimenti green e sostenibili sono stati pari a 3,4 miliardi di euro, in aumento di oltre il 6% su base annua, mentre il totale degli investimenti verdi e sostenibili effettuati tra 2021 e 2023 ha superato i 9 miliardi di euro.

Inoltre, è proseguito anche il lavoro su Fenice 190, il fondo a supporto della ripresa europea in seguito alla pandemia da Covid-19. Rispetto ai 3,5 miliardi di euro di investimenti previsti entro il 2025, ne sono stati già effettuati 2,5 miliardi.

LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI

Ma Generali pone al centro la sostenibilità anche come datore di lavoro: su quel fronte nel piano si legge dell’impegno per la riduzione delle emissioni assolute di green house gas relativamente agli scope 1 + 2 + 3 derivanti dalle attività operative del 35% entro il 2025 vs. 2019.

E, dato che i temi ESG non si limitano all‘impegno ambientale ma ricomprendono fondamentali tematiche sociali, Generali si impegna a promuovere una cultura basata sull’equilibrio di genere, sull’equità e l’inclusione, ad esempio con l’obiettivo entro il 2024 di garantire il raggiungimento del 40% di donne in posizioni strategiche.

Già a fine 2023 Generali aveva registrato una riduzione delle emissioni da attività operative rispetto al periodo prepandemico (2019) del -33%. Mentre a fine 2023 le donne in posizioni strategiche risultavano il 35% del totale.

LE INIZIATIVE DI THE HUMAN SAFETY NET

Come corporate citizen responsabile, il gruppo supporta le iniziative della fondazione The Human Safety Net (THSN) per consentire a coloro che vivono in condizioni di vulnerabilità di liberare il proprio potenziale. A fine 2023 THSN opera unendo le forze delle organizzazioni no profit e dei settori privati in 26 paesi in Europa, Asia e Sud America.

L’azione a favore delle comunità più svantaggiate è anche al centro della partnership pluriennale con il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo. Nell’ambito di questa collaborazione, il Gruppo ha già comunicato di essersi concentrato soprattutto sulla necessità di promuovere una cultura assicurativa presso le piccole e medie imprese in diversi Paesi asiatici.

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