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Engineering

Cosa c’è nel Piano strategico per la sostenibilità 2024-2026 di Engineering

Ecco i punti principali del Piano Strategico per la sostenibilità 2024-2026 di Engineering

Engineering, con oltre 14 mila dipendenti e 80 sedi nel mondo, ha approvato il Piano Strategico per la sostenibilità 2024-2026, di cui è parte integrante il Piano di Decarbonizzazione per la riduzione delle emissioni inquinanti.

TUTTE LE TAPPE DEL PIANO TRIENNALE

La roadmap delle iniziative per la riduzione delle emissioni include il piano triennale sulla mobilità (2024-2026), con obiettivi mirati ad influenzare le emissioni di scopo 1 legate alla flotta auto e quelle indirette di scopo 3 legate al tragitto casa-lavoro e ai viaggi di lavoro, tra cui la conversione di tutte le auto di servizio ad alimentazione 100% elettrica entro il 2024, l’introduzione di incentivi economici per i dipendenti per agevolare l’utilizzo di mezzi pubblici e la stipula di convenzioni ad hoc con fornitori terzi di car sharing per spostamenti di lavoro soprattutto nelle grandi città.

I RISULTATI RAGGIUNTI

Il Gruppo ha raggiunto in un solo anno (2023 vs 2022) la riduzione del 7% delle emissioni di scopo 1, a seguito di una diminuzione dei consumi di gas naturale, dovuti principalmente alla dismissione dell’impianto di riscaldamento a metano degli uffici di Pont Saint-Martin e a una raccolta dati molto puntuale sulle perdite di gas refrigeranti dalle macchine di condizionamento degli ambienti.

IL TEMA DEI DATA CENTER

Per quanto riguarda la gestione dell’impatto ambientale dei data center, asset fondamentale per Engineering, le priorità sono lo smaltimento dei rifiuti elettronici e l’efficientamento dei consumi energetici utile ad alimentare apparecchiature informatiche, impianti di raffreddamento, sistemi di ventilazione e distribuzione elettrica. 

Il data center di Pont-Saint-Martin, in Valle d’Aosta è dotato dal 2011 di un impianto geotermico di raffreddamento che funziona sfruttando l’acqua presente nella falda sottostante, caratterizzata da una temperatura costante di circa 13 gradi. Nel 2021, è stato avviato un progetto per incrementare la capacità della struttura attraverso il completo rinnovo tecnologico dell’impianto, la trivellazione di due ulteriori pozzi e l’aumento della capacità di prelievo dell’acqua utilizzata per il raffreddamento (si è passati da 50 l/s a 96 l/s).

I LAVORI DI EFFICIENTAMENTO

L’investimento ha subito cominciato a produrre alcuni benefici: i gruppi frigo adibiti al raffreddamento dell’acqua sono stati spenti e i consumi di kWh sono diminuiti, consentendo un notevole risparmio nell’acquisto di energia elettrica. A conferma del livello di efficienza, nel biennio successivo l’infrastruttura ha ulteriormente ridotto il proprio Pue (Power Usage Effectiveness), il parametro che misura la sostenibilità energetica, dimostrando un trend in continua e progressiva diminuzione anche nel 2023, passando a 1,47, a seguito del completamento del progetto idronico.

Nel 2023, inoltre, è proseguito il progetto di compartimentazione dei flussi termodinamici all’interno del bunker, che consente di tenere separati caldo e freddo, apportando vantaggi derivanti dalla riduzione delle temperature nelle aree dedicate ai server e, di conseguenza, dalla minore necessità di energia per il raffreddamento.

Sempre nell’ambito della riduzione delle emissioni, nella sede di Roma è prevista l’entrata in funzione dei pannelli fotovoltaci e si sta valutando l’approvvigionamento di energia rinnovabile per gli uffici maggiori (Renewable Power Purchase Agreements) e la copertura dei consumi elettrici dei data center e uffici con certificati di garanzia di origine.

Tale attenzione si estende anche ai fornitori, ai quali è chiesto lo stesso impegno sullo scopo 3 upstream. La raccolta dei dati di sostenibilità della catena di fornitura avviene attraverso la piattaforma Open-es di cui la società è partner e, dal 2023, capo filiera. Recentemente l’impegno del gruppo per la decarbonizzazione è stato premiato con la medaglia Gold di Ecovadis. Inoltre, il Gruppo ha conseguito per il secondo anno consecutivo la certificazione ISO 14064-1:2018 relativa al monitoraggio delle emissioni di gas serra per le aziende italiane del gruppo (Engineering Ingegneria Informatica, Municipia, Engineering D.HUB, Nexen, Livebox, Cybertech e WebResults).

IL CAPITALE UMANO

Il gruppo guidato da Maximo Ibarra continua a investire sulla formazione delle persone: dalla collaborazione con l’Ateneo Luiss Guido Carli è nata la cattedra in “AI & Climate Change”. Il nuovo corso accademico formerà, per la prima volta in Italia e in Europa, profili in grado di applicare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale alle sfide ambientali, in particolare riguardo alla prevenzione e gestione delle emergenze climatiche, l’ottimizzazione delle infrastrutture, comprese quelle idriche, e lo sviluppo di strategie per analizzare e mitigare gli impatti ecologici sugli ecosistemi. 

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