Green deal europeo a tutto gas in Europa. Non è una battuta: i piani green di Ursula von der Leyen che vorrebbero il bando delle fossili al 2050 incontra il suo primo ostacolo, approvato dal Parlamento Europeo: 32 nuovi progetti per il gas.
Tre i progetti che interessano in prima battuta l’Italia e che, a Strasburgo, avrebbero diviso Pd e M5Stelle. Andiamo per gradi.
32 PROGETTI PER IL GAS
Il Parlamento Europeo, il 12 febbraio, con un voto schiacciante (394 voti favorevoli, 241 contrari e 36 astenuti) ha approvato la realizzazione di 32 progetti relativi al gas (in realtà 55, ma la Commissione ne ha accorpati alcuni).
L’aula di Stasburgo, contestualmente, ha bocciato (443 voti contrari, 169 favorevoli e 36 astenuti ) una risoluzione presentata dai Verdi per cancellare i fondi alle fonti fossili nel quadro del prossimo bilancio europeo pluriennale.
GOVERNO DIVISO
Il voto avrebbe diviso il Governo italiano. Favorevole alla mozione che bloccava i fondi c’era il Movimento 5 stelle. Il Pd ha votato contro, così come hanno fatto gli eurodeputati di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.
LA LISTA DEI PROGETTI DI INTERESSI COMUNI
I 32 progetti sul gas rientrano nella lista dei progetti di interesse comune del programma Connecting Europe Facility, presentata dalla Commissione il 31 ottobre scorso, cioè dal precedente esecutivo presieduto allora da Jean-Claude Juncker.
TAP, POSEIDON, E GASDOTTO MALTA-GELA
La novità interessa da vicino anche l’Italia. Tra i progetti per il gas approvati ci sono il Tap, il gasdotto della Trans adriatic pipeline, che da San Foca collega l’Italia all’Azerbaidjan, e che dovrebbe entrare in funzione in Italia come previsto a fine 2020; Poseidon, ultimo tratto di Eastmed, il gasdotto di circa 1.900 chilometri che dovrebbe collegare i giacimenti ricchissimi di gas nel mare di Israele, di Cipro e di Creta con e il gasdotto che collegherà Malta a Gela, in Sicilia.
Per l’Italia approvate anche altre opere infrastrutturali al centro-nord.
GAS USA IN UE
Tra i progetti approvati anche due che faranno arrivare in Europa lo shale gas americano: un progetto sarà realizzato a Shannon, in Irlanda, e uno a Krk in Crozia. Lo shal gas americano è prodotto con la tecnica del fracking, contestata dagli ambientalisti e da attori di settore perchè ritenuta pericolosa. Questa tecnica non è utilizzata in Europa.
IL COMMENTO DEL PPE
“Il buon senso ha prevalso”, ha dichiarato Lars Ole Løcke, portavoce del PPE, commentando il voto a favore dei progetti sul gas.
“La sicurezza delle nostre forniture energetiche è vitale. Quando sosteniamo i 151 progetti energetici dell’UE nella cosiddetta lista PCI, ad esempio, aiutiamo i paesi baltici a diventare indipendenti dalla rete elettrica russa”, ha scritto Løcke su Twitter.
LA REAZIONE DEI VERDI
“Che peccato”, ha commentato, invece, Michael Bloss, un deputato europeo della Germania. “Questo elenco PCI sta minando il Green Deal dell’UE e contribuirà al cambiamneto climatico”, ha detto su Twitter.