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Tutti i piani di Enel con Starace su rinnovabili, dividendi e Open Fiber

L'articolo di Luigi Pereira

Investimenti, focus su rinnovabili, prospettive dividendi e fibra ottica con Open Fiber (“non usciremo mai”). Sono alcuni dei capitoli toccati dall’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, che oggi ha presentato il piano strategico 2019-2021. Ecco tutti i dettagli con numeri, commenti e previsioni.

ECCO I NUMERI DEL PIANO STRATEGICO ENEL

Nel piano strategico 2019-2021 l’Enel prevede investimenti per 27,5 miliardi di euro, con l’obiettivo di generare un incremento cumulato dell’Ebitda ordinario di 3,2 miliardi di euro, in aumento del 12% sul piano precedente. Su un totale pari a circa 16,5 miliardi di investimenti complessivi in asset development, circa 10,6 miliardi di euro verranno investiti in rinnovabili, ancora una volta motore della crescita del gruppo, che rafforzerà il focus su Italia, Spagna, Cile e Brasile.

TUTTI I PROSSIMI INVESTIMENTI SULLE RETI

Per le reti sono attesi investimenti pari a circa 11,1 miliardi di euro, di cui circa due terzi diretti alle economie mature, nelle quali la realizzazione di infrastrutture “intelligenti” risulta a uno stadio più avanzato. Gli investimenti nelle reti dovrebbero contribuire ad un aumento dell’Ebitda di circa 1,2 miliardi di euro lungo l’arco di piano. Nel complesso, tali investimenti hanno come obiettivo principale quello di completare l’integrazione delle attività recentemente acquisite, in particolare Eletropaulo in Brasile, nonché promuovere l’efficienza delle reti e migliorare la qualità del servizio in tutti i Paesi in cui il Gruppo è presente.

COSA SUCCEDERA’ A ENELX

Per Enel X si prevede un totale di circa 1,1 miliardi di euro di investimenti, bilanciati tra asset development e clienti, con un target di crescita dell’Ebitda pari a 400 milioni di euro nell’arco di piano. Gli investimenti di Enel X sono ripartiti tra servizi al cliente e nuove infrastrutture urbane, con un lieve incremento rispetto al piano precedente, per cogliere le opportunità che emergono dalle esigenze dei clienti. Circa 220 milioni di euro, pari al 20% degli investimenti totali di Enel X, saranno dedicati alla realizzazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile, principalmente in Italia, Spagna, Romania e in alcune aree delle Americhe.

GLI OBIETTIVI DEL GRUPPO

L’obiettivo del gruppo inteso alla realizzazione di efficienze per 1,2 miliardi di euro è confermato per la fine del periodo (2021). La digitalizzazione di tutti i settori di attività sarà il principale motore per ridurre i costi operativi, con l’obiettivo di raggiungere un totale di 8,1 miliardi di euro nel 2021, con un decremento dell’8% su tre anni in termini nominali.

NUMERI E PREVISIONI

Nel 2021 il 62% dell’energia prodotta dal gruppo Enel sarà a zero emissioni, rispetto al 48% previsto per il 2018. Lo annuncia la società nel nuovo piano strategico 2019-2021. Enel prevede che l’aumento della capacita’ rinnovabile nell’arco di piano, che dovrebbe essere pari a ulteriori 11,6 GW, produca un incremento dell’Ebitda pari a circa 1 miliardo di euro. Tale crescita delle rinnovabili sarà accompagnata da una riduzione della capacita’ di generazione termoelettrica di circa 7 GW.

COSA SARA’ LA POLITICA DI DIVIDENDI

Enel, nel piano 2019-2021, conferma la politica dei dividendi basata su un pay-out del 70% dell’utile netto ordinario di gruppo, con l’estensione, per la prima volta, di un dividendo minimo per azione per l’intero periodo, in crescita di anno in anno. Lo annuncia il gruppo elettrico, che prevede di corrispondere, sui risultati dell’esercizio 2019, il maggiore fra: un dividendo per azione basato sul pay-out del 70% e un dividendo minimo per azione di 0,32 euro. Per il 2020 il dividendo minimo è fissato a 0,34 euro e per il 2021 a 0,36 euro. Per il 2018 il dividendo già annunciato e’ pari a 0,28 euro.

CAPITOLO OPEN FIBER CON CDP

L’Enel “non uscirà mai da Open Fiber, perché non è nelle nostre corde farlo”. Lo ha chiarito l’amministratore delegato Francesco Starace. “Open Fiber – ha proseguito – è un’impresa che sta facendo un ottimo lavoro, ha ottenuto 3,8 miliardi di finanziamenti, sta lavorando benissimo, siamo molto soddisfatti della performance che supera le nostre aspettative”. L’obiettivo di Open Fiber, ha ricordato ancora, “è di cablare con la fibra l’intero Paese in modo granulare, a costi competitivi e in un lasso di tempo breve”.

COSA C’E’ SCRITTO DELLA FIBRA OTTICA NEL PIANO STRATEGICO

Scrive Enel nel piano strategico 2019-2021: “In linea con la visione strategica di gruppo, la realizzazione di reti a fibra ottica è uno dei principali fattori per lo sviluppo delle infrastrutture urbane intelligenti e delle piattaforme digitali”.

IL COMMENTO DI STARACE

“Ci sentiamo molto forti sulla nostra performance nei prossimi tre anni”, ha aggiunto l’amministratore delegato dell’Enel, rispondendo agli analisti che in occasione della presentazione del piano strategico gli chiedevano perché il gruppo avesse deciso di prevedere un dividendo minimo per l’intero triennio. “Sapevamo sempre – ha spiegato Starace – quale sarebbe stata la nostra traiettoria di crescita, ma questa volta intravediamo più chiaramente ciò che sarà la nostra performance futura, perché abbiamo ripulito gran parte delle aree rischiose, abbiamo fatto cessioni, risolto quelli che erano dei punti interrogativi”. Inoltre, ha aggiunto, “ci sono solo due paesi in trattativa sulla regolamentazione sulla distribuzione”. Insomma, ha concluso, “ci sono molti più aspetti positivi che negativi”.

CAPITOLO FUSIONI E ACQUISIZIONI

Dossier acquisizioni e fusioni? “Non crediamo ci saranno grosse operazioni di fusione o acquisizione nel futuro e non certo nel 2019”, ma “acquisizioni di medie dimensioni potranno rappresentare un potenziale, nell’ordine di grandezza di Eletropaulo”, la società di distribuzione di San Paolo acquisita da pochi mesi, ha aggiunto Starace. “Abbiamo una preferenza – ha ricordato Starace – per l’acquisizione di ulteriori quote di minoranza, siamo già lanciati su queste”. Il 2019, ha detto ancora Starace, “sarà un anno di grande transizione a livello di Europa e del Paese. Sarebbe curioso vedere grande operazione, su questo non ci sono grandi cambiamenti di prospettiva”. Più in generale, ha comunque concluso Starace, “acquisteremo più di quanto non cederemo”.

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