(Financial Times, David Sheppard, Andres Schipani, Krishn Kaushik, Chris Kay, Cheng Leng, Edward White, 23 ottobre 2025)
L’articolo in breve
- Le sanzioni di Trump sul petrolio russo spingono le raffinerie di India e Cina a sospendere gli acquisti, mirando a tagliare i fondi per la guerra di Putin. Reliance Industries ricalibrerà le importazioni per evitare ritorsioni USA. I prezzi del greggio salgono del 5% dopo le misure su Rosneft e Lukoil.
- Pechino ha chiesto alle major statali cinesi di fermare gli acquisti di petrolio russo via mare, ma i raffinatori indipendenti proseguiranno. La pausa potrebbe essere temporanea. India e Cina coprono l’80% delle esportazioni russe, vitali per il bilancio di Mosca. Trump accusa New Delhi di finanziare la guerra.
- Dal 21 novembre, le sanzioni secondarie USA rischiano di isolare aziende come Reliance dal sistema finanziario in dollari. La compagnia di Ambani ha guadagnato 6 miliardi dal greggio scontato. L’Opec è pronta ad aumentare le forniture, ma Putin minimizza l’impatto, mentre le tensioni con Trump crescono.
Cinque citazioni chiave
- Le sanzioni di Trump colpiscono i flussi finanziari di Mosca: “Le raffinerie di India e Cina stanno sospendendo gli acquisti di petrolio russo, tagliando fondi per la macchina bellica di Putin dopo l’escalation delle sanzioni USA”.
- Reliance reagisce alle pressioni USA: “Ricalibreremo le nostre importazioni in linea con le linee guida del governo”, per evitare punizioni dopo le sanzioni su Rosneft e Lukoil.
- Pechino ordina una pausa temporanea: “Le major petrolifere cinesi devono sospendere gli acquisti di petrolio russo via mare, ma questa pausa potrebbe essere temporanea”, dice un trader statale.
- Putin respinge le sanzioni: “Nessun paese rispettabile agisce sotto pressione. Le nuove sanzioni non avranno un impatto significativo sull’economia russa”, afferma il leader del Cremlino.
- Le sanzioni secondarie creano rischi finanziari: “Forzeranno le raffinerie che dipendono dai mercati USA a cercare fonti alternative”, spiega Helima Croft di RBC Capital Markets.
(Estratto dal blog di Giuseppe Liturri)






