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Snam

Tutti gli obiettivi di Snam su dividendi e investimenti

Numeri e dettagli del piano Snam al 2022

Investimenti per 5.7 miliardi di euro, un ruolo di primo piano nella transizione energetica e un dividendo che dovrebbe crescere del 5% annuo. Si può riassumere così il piano al 2022 di Snam, approvato dal consiglio di amministrazione presieduto da Carlo Malacarne, e che è stato presentato oggi dall’amministratore delegato di Snam Marco Alverà.

Mentre la domanda di gas è destinata a crescere nelle Americhe e in Cina, nel Vecchio Continente cresce la consapevolezza sul ruolo del gas naturale come soluzione immediata ed economica per accrescere l’efficienza energetica nelle città e sostituire il carbone e il diesel rispettivamente nella produzione di elettricità e nei trasporti. Andiamo per gradi.

I NUMERI DI SNAM

Partiamo dai numeri della società, in crescita. Negli ultimi due anni, la politica industriale di Snam ha portato a una riduzione del costo medio del debito dal 2,4% del 2016 a circa 1,5% nei primi nove mesi del 2018 rispetto alla guidance dell’1,8% e all’aggiornamento all’1,6% del luglio scorso.

Rispetto al 2017, è previsto un aumento dell’EBITDA del 3,5% medio annuo nell’arco di piano; dell’utile netto di oltre il 4% annuo; dell’utile netto per azione (EPS) di oltre il 5% medio annuo nel periodo di piano, beneficiando dell’effetto del programma di acquisto di azioni proprie condotto nel corso del 2018. Nell’arco di piano, il rapporto debito/RAB è atteso sostanzialmente stabile in arco di piano.

Guardando a tempi più ristretti, per il 2019 Snam si attende un utile netto in crescita di circa il 4% rispetto al 2018 e un livello di indebitamento a fine anno pari a circa € 11,7 miliardi con un costo del debito in linea con gli attuali livelli.

INVESTIMENTI AL 2022

Sul fronte degli investimenti, Snam mette sul piatto fino a 5,7 miliardi di euro per lo sviluppo del sistema gas italiano e le nuove attività nella transizione energetica (circa il 10% in più rispetto ai € 5,2 miliardi del piano 2017-2021).

In particolare, la società prevede 4,8 miliardi di euro per lo sviluppo della rette di trasporto con particolare attenzione a Tap, ai collegamenti nel Nord-Ovest al servizio del mercato locale, l potenziamento dell’impianto di stoccaggio di Fiume Treste e alla rete in Sardegna. Gli altri 700 milioni di euro, invece, saranno destinati allo stoccaggio e alla rigassificazione.

200 MILIONI PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA

Snam guarda anche alla transizione energetica, al biometano, alla mobilità sostenibile e all’efficienza energetica: la società punta su questo business circa 200 milioni di euro.

In particolare, 50 milioni di euro sono destinati alla realizzazione di stazioni di rifornimento di metano e biometano per auto e bus attraverso Cubogas, controllata da Snam4Mobility, e altri 50 milioni di euro alla realizzazione di almeno quattro piccoli impianti di liquefazione (SSLNG) per il trasporto pesante, l’industria e il residenziale.

DIVIDENDI IN CRESCITA

Numeri e prospettive fanno ben sperare gli azionisti. Secondo le previsioni aziendali, “Snam dovrebbe garantire agli azionisti una remunerazione attrattiva e sostenibile e il pagamento di un interim dividend. La crescita del dividendo è prevista essere del 5% annuo nell’arco di piano”, spiega il comunicato diffuso dalla società.

Per l’esercizio 2018, Snam dovrebbe distribuire nel 2019 un dividendo complessivo pari a € 0,2263 per azione. Di questo il 40%, a titolo di acconto con pagamento a gennaio 2019, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 6 novembre 2018, mentre il restante 60%, a saldo con pagamento a giugno 2019, da sottoporre alla successiva approvazione all’Assemblea degli Azionisti che approverà il bilancio di esercizio 2018.

IL RUOLO CENTRALE DEL GAS

“Nel nuovo piano incrementiamo tutti i principali obiettivi, partendo dai risultati superiori alle aspettative che abbiamo raggiunto e dal miglioramento dello scenario di mercato. Infatti, in un settore energetico in profondo cambiamento, le infrastrutture del gas continueranno ad avere un ruolo centrale, considerando i trend di crescita delle importazioni in Europa e i nuovi utilizzi del gas naturale e del gas rinnovabile in vari settori, anche a supporto dello sviluppo del solare e dell’eolico”, ha commentato l’amministratore delegato di Snam Marco Alverà. “Su queste solide basi il nuovo piano traccia un percorso che consentirà a Snam di continuare a crescere e a creare valore per gli azionisti, cogliendo e anticipando le evoluzioni del mercato e contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2, al miglioramento della qualità dell’aria e al contenimento dei costi dell’energia. In particolare puntiamo a promuovere, con un ruolo da protagonisti, lo sviluppo in Italia e non solo del biometano e delle altre attività per la transizione energetica. Con i nuovi investimenti, il focus sulle nuove tecnologie, lo sviluppo dei nuovi business e le iniziative di finanza sostenibile, la Snam del 2022 sarà sempre più innovativa, efficiente e protagonista della transizione energetica in Italia e in Europa”.

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