(Der Tagesspiegel, Ansgar Haase, 1 ottobre 2025)
L’articolo in breve
- Secondo Greenpeace, la Russia guadagna miliardi da esportazioni di GNL verso l’UE (12,8 miliardi di m³ nel 2025), finanziando la guerra in Ucraina tramite tasse sui profitti.
- Yamal LNG ha incassato 40 miliardi di dollari (2022-2024), versando 9,5 miliardi in tasse, con clienti come Total, Sefe e Naturgy.
- Francia, Spagna, Belgio e Olanda spendono più per GNL russo (34,3 miliardi di euro) che per aiuti all’Ucraina, creando dipendenze politiche.
Il GNL russo fluisce verso l’Europa che è una bellezza…
Cinque citazioni chiave
- La Russia trae enormi profitti da GNL esportato in UE, con volumi in crescita rispetto al 2021, secondo Greenpeace. “Nei primi otto mesi di quest’anno sono stati importati nell’UE 12,8 miliardi di metri cubi di GNL russo, secondo un’indagine Greenpeace pubblicata prima di un vertice UE a Copenaghen.”
- Le importazioni di gas russo via pipeline sono calate, ma il GNL è aumentato, sostenendo le casse russe. “Nel 2021, prima dell’aggressione russa contro l’Ucraina, erano stati importati 15,9 miliardi di metri cubi di GNL. Sono diminuite solo le forniture di gas russo via pipeline.”
- Yamal LNG ha generato 40 miliardi di dollari, con 9,5 miliardi in tasse per la Russia, grazie a clienti UE. “Tra il 2022 e il 2024, Yamal LNG ha incassato 40 miliardi di dollari e versato circa 9,5 miliardi di dollari in tasse sui profitti nelle casse russe, con clienti principali come Total, Sefe e Naturgy.”
- Le tasse russe finanziano armamenti, mentre i principali importatori UE spendono più per GNL che per aiuti all’Ucraina. “Con 9,5 miliardi di dollari di tasse, la Russia ha potuto acquistare 271.000 droni Shahed o 2.686 carri T-90M. Francia, Spagna, Belgio e Olanda hanno speso 34,3 miliardi di euro per GNL russo, contro 21,2 miliardi di aiuti all’Ucraina.”
- La dipendenza da GNL russo e USA è rischiosa; Greenpeace spinge per le rinnovabili come unica soluzione. “L’unica via d’uscita dalla ‘trappola del gas’ è che l’Europa ponga fine alla dipendenza dal gas fossile, passando a un sistema energetico basato su energie rinnovabili nazionali.”
(Estratto dal blog di Giuseppe Liturri)