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Blackrock Louisiana

Perché Glencore, Plc e Bhp non si eccitano con la stretta sul carbone intimata da BlackRock

BlackRock ha fissato l'asticella per non investire alle aziende che generano più del 25% dei loro ricavi dal carbone. Ma non tutti seguiranno l'input...

La strategia climatica di BlackRock lanciata la scorsa settimana, non porterà il colosso mondiale degli investimenti a “confondersi” con Greenpeace, malgrado la serie di impegni assunti a favore del clima.

LE GRANDI AZIENDE PRODUTTRICI DI CARBONE SFUGGONO AL LIMITE

Per capirlo, evidenzia Axios, basta partire dal piano per “scaricare” i produttori di carbone usato per produrre energia nelle centrale, dai portafogli di investimento. Come ha rivelato Bloomberg, infatti, BlackRock ha fissato l’asticella alle aziende che generano più del 25% dei loro ricavi dal carbone. Ma come ha sottolineato appunto il quotidiano americano, “le più grandi e diversificate aziende del carbone – che sono anche tra i maggiori produttori del combustibile – non verranno colpite”. E per capirlo basta un esempio: “Glencore, di cui BlackRock possiede il 6%, è il più grande produttore di carbone: ha estratto circa 130 milioni di tonnellate l’anno scorso. Tuttavia, i suoi ricavi da carbone rappresentavano meno del 10% del totale, grazie al contributo delle sue gigantesche operazioni commerciali”. E lo stesso può dirsi per Anglo American Plc e BHP Group “che sfuggono comodamente al limite”.

CHI PERDE CON IL GIRO DI VITE DI BLACKROCK

Una relazione dell’Institute for Energy Economics and Financial Analysis ha ammesso, tuttavia, che la politica anti-carbone e pro-clima di BlackRock avrà comunque delle conseguenze. Il limite fissato dal fondo di investimento americano, probabilmente, interesserà una serie di aziende come China Shenhua, China National Coal Group, Coal India Ltd, Adani Enterprises, Peabody Energy, Arch Coal, Inc., Contura Energy, CONSOL Coal Resources LP, PT Bumi Resources, Whitehaven Coal, New Hope Corp., Yancoal Australia e altre ancora, che subiranno un disinvestimento da parte di BlackRock visto che superano ampiamente i limiti fissati dal fondo americano

Non solo. Secondo l’Institute for Energy Economics and Financial Analysis, la mossa di BlackRock potrebbe portare alla dismissione di grandi aziende elettriche come KEPCO, TEPCO, Duke Energy, RWE, Southern Co., NTPC e Adani Power, e includerà anche importanti società elettriche cinesi come China Huaneng Group Co, China Datang Corp, China Huadian Corp, State Power Investment Corp e China Energy Group.

BLACKROCK GESTISCE SOPRATTUTTO FONDI PASSIVI

“La maggior parte dei miliardi di dollari che BlackRock gestisce per i clienti sono in fondi passivi, il che significa che la società non sceglie direttamente gli investimenti – ha spiegato Axios -. Ciononostante, la strategia di BlackRock si rivolge ai veicoli di investimento passivi. L’azienda sta ampliando l’offerta di fondi negoziati in borsa orientati alla sostenibilità. Parte di questo piano permetterebbe ai clienti di selezionare fondi che non includono alcune società e settori attivi nei combustibili fossili”.

GLI AMBIENTALISTI PLAUDONO MA BLACKROCK RIMARRA’ COMUNQUE UN GRANDE INVESTITORE DI FOSSILI

Gli ambientalisti hanno generalmente applaudito le mosse di BlackRock, ma hanno anche riconosciuto i limiti del piano. Come ha osservato il New York Times, “a causa delle sue dimensioni, BlackRock rimarrà uno dei maggiori investitori mondiali anche in società di combustibili fossili”.
Il numero uno di BlackRock Larry Fink Fink ha affermato infatti che “poiché gran parte del denaro che BlackRock gestisce è investito in fondi indicizzati passivi come quelli che seguono l’S&P 500, la società non è in grado di vendere semplicemente azioni che ritiene non focalizzate sulla sostenibilità. Ma – si legge sul Nyt – ha detto che l’azienda potrebbe farlo solo nei ‘fondi gestiti attivamente’, in cui BlackRock può scegliere quali titoli includere”.

LA MOSSA DI BLACKROCK POTREBBE ESSERE DI ESEMPIO

In ogni caso, riconosce il quotidiano americano “quando 631 investitori da tutto il mondo, che rappresentano circa 37 trilioni di dollari in asset (la Climate Action 100+, ndr) , hanno firmato una lettera il mese scorso chiedendo ai governi di intensificare i loro sforzi contro i cambiamenti climatici, le più grandi aziende americane erano assenti. E la decisione di BlackRock può concedere agli amministratori delegati la licenza di cambiare la strategia delle proprie aziende e concentrarsi maggiormente sulla sostenibilità, anche se in tal modo ridurranno il profitto a breve termine. Un simile spostamento potrebbe anche indurre altre banche e istituti finanziari che finanziano le imprese che emettono Co2 a modificare le proprie politiche”, ha concluso il Nyt.

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