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Polonia

Mossa trumpiana della Polonia sul Nord Stream 2

La Polonia multa Gazprom, Engie, Uniper, Omv, Shell e Wintershall  per la costruzione del Nord Stream 2

La realizzazione del Nord Stream 2, il gasdotto che collega la Russia con la Germania, trova l’opposizione anche della Polonia. L’Autorità polacca per la concorrenza e la tutela dei consumatori, l’Uokik, ha multato, per oltre 29 miliardi di zloty, la società russa Gazprom, impegnata nella costruzione.

Multe anche all’operatore francese Engie, al gruppo tedesco Uniper, all’austriaca OMV, al gruppo anglo-olandese Shell e alla tedesca Wintershall. Tutti i dettagli.

LA DECISIONE DELL’ANTITRUST POLACCA

Partiamo dai fatti. L’Autorità polacca per la concorrenza e la tutela dei consumatori ha inflitto al gruppo energetico russo Gazprom una multa di 29 miliardi di zloty, quasi 6,5 miliardi di euro, per la costruzione e l’esercizio del gasdotto Nord Stream 2 senza aver ottenuto il necessario via libera dell’Antitrust.

MULTE ANCHE AD ALTRE SOCIETA’ ENERGETICHE

Oltre a Gazprom, l’Uokik ha multato, per oltre 234 milioni di zloty la francese Engie Energy, la tedesca Uniper, l’austriaca OMV, la olandese-britannica Shell e la tedesca Wintershall.

UNA DECISIONE SENZA PRECEDENTI

Si tratta, di legge sulla stampa polacca, di una decisione che la stessa Antitrust ha definito “senza precedenti”.

Ad annunciare la decisione è stato Tomasz Chróstny, capo dell’Uokik, su Twitter. “Ho deciso di imporre una multa di oltre 29 miliardi di PLN a Gazprom e oltre 234 milioni di PLN a 5 società che partecipano alla costruzione del Nord Stream 2”, ha scritto Chróstny.

RISOLUZIONE DEI CONTRATTI

Non solo ammende. L’Antitrust ha anche chiesto la risoluzione dei contratti di finanziamento della costruzione del gasdotto. Nel 2017, ricorda l’autorità polacca, nonostante il mancato consenso alla costituzione di una joint venture, 6 aziende (partecipanti al consorzio Nord Stream 1) hanno concluso una serie di accordi riguardanti il ​​finanziamento del Nord Stream 2, confermando la loro importante partecipazione all’intero progetto.

IMPATTO SUL GAS IN POLONIA

Per l’Uokik, gli imprenditori hanno deliberatamente violato la legge e le mosse hanno avuto un impatto negativo sulla concorrenza del mercato del gas naturale in Polonia.

UNA MOSSA TRUMPIANA

La decisione della Polonia è decisamente filo Trump.

La Germania e la Russia da sempre sostengono che si tratti di un progetto puramente imprenditoriale, ma per gli Stati Uniti e la Polonia il gasdotto ha un carattere politico perché aggira i paesi orientali (e l’Ucraina in particolare) che finora sono stati un transito di gas russo verso l’Europa occidentale. Donald Trump ha da sempre ha criticato la realizzazione del gasdotto, celando tutto l’interesse di vendere il gas americano all’Europa.

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