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Arcelor Mittal

L’ombra delle Regionali sull’ex Ilva. Il Punto di Sabella

"La situazione per l'ex Ilva si sta complicando. Se vincono Borgonzoni e la Lega, il contraccolpo politico sarà potente. Come può il governo accordarsi con Mittal in una situazione del genere? È davvero molto difficile". Parla Giuseppe Sabella, direttore di Think-industry 4.0.

Come più volte ricordato, la procura di Milano ha chiesto un’intesa entro il 31 gennaio a governo e Arcelor Mittal. Diversamente, il giudice si pronuncerà circa l’atto di citazione depositato dall’azienda per il recesso del contratto di affitto, preliminare all’acquisto, dello stabilimento di Taranto e delle altre sedi del gruppo. Ne parliamo con Giuseppe Sabella, direttore di Think-industry 4.0.

Sabella, governo e Mittal riusciranno ad accordarsi?

La situazione si sta complicando. Vi sono le elezioni regionali e, in particolare, l’esito del voto in Emilia Romagna potrebbe avviare una forte turbolenza per il governo. Anche la rottura consumata in questi giorni nell’emisfero a Cinque stelle non promette nulla di buono per la tenuta del Conte 2.

E quindi cosa può succedere?

Non sappiamo in quale situazione ci ritroveremo lunedì 27, il giorno dopo le elezioni regionali. Ho la sensazione che il Paese possa ritrovarsi sottosopra perché la vittoria di Bonaccini in Emilia Romagna non è per nulla scontata. E se vincono Borgonzoni e la Lega, il contraccolpo politico sarà potente. Come può il governo accordarsi con Mittal in una situazione del genere? È davvero molto difficile.

Quindi l’accordo salta?

Il governo ha sottovalutato questa situazione. Bisognava raggiungere un’intesa con Mittal prima del voto delle regionali.

E ora come se ne esce?

La trattativa non si è mai fermata. Potrebbero quindi sorprenderci e comunicarci tra oggi e domani che si sono accordati ma mi sembra difficile. Auspichiamo comunque che riescano a farlo la prossima settimana: diversamente la situazione per la ex Ilva rischia di compromettersi

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