(La Verità, Sergio Giraldo, 16 novembre 2025)
1. Il governo tedesco approva un prezzo politico dell’elettricità a 50 €/MWh per l’industria energivora dal gennaio 2026, per tre anni: un sussidio da 10 miliardi (ufficialmente 3-5) pagato dal Fondo clima:
«Il governo tedesco ha approvato giovedì sera un massiccio intervento sul mercato elettrico che prevede un prezzo industriale fissato a 50 euro a Megawattora per tre anni, a partire dal prossimo gennaio.»
2. Avvantaggiate acciaio, chimica, vetro e auto tedesche; PMI tedesche protestano perché escluse; distorsione concorrenza nel mercato unico:
«Avvantaggiata sarà l’industria energivora tedesca. Le piccole e medie imprese tedesche protestano perché non godranno del vantaggio. Il risultato è una distorsione della concorrenza grazie all’intervento unilaterale dello Stato tedesco.»
3. Gozzi (Federacciai): «Si spiazza ogni concorrenza»; in Italia l’energy release è bloccata/rinviata dalla Commissione e comunque a 65 €/MWh, non sussidio:
«“Così si spiazza ogni concorrenza”, ha denunciato Antonio Gozzi, accusando Bruxelles di usare “due pesi e due misure”. A Roma è stata bloccata e rinviata l’energy release per intervento della Commissione Ue, che ne ha rinviato l’entrata in vigore di un anno, e comunque a 65 euro/MWh.»
4. Solo chi ha spazio fiscale (Germania) può permetterselo; per gli altri (Italia in primis) è impossibile senza violare i vincoli; aiuti di Stato vietati, ma quando li fa Berlino passa tutto:
«La concorrenza interna all’Ue è falsata dagli aiuti di Stato e a vantaggio dei Paesi che possono spendere di più. Per le economie con margini fiscali limitati, Italia in primis, è impossibile replicare interventi simili senza violare i vincoli di bilancio.»
5. Green Deal morto: prima Berlino ha imposto a tutta Europa un modello energetico irrealistico, poi lo sussidia per salvare la propria industria, lasciando gli altri a piedi:
«Il grande esperimento verde tedesco è fallito. Oggi Berlino, per salvarsi, fa quello che proibiva agli altri: usa sussidi pubblici per proteggere la propria industria, lasciando gli altri Paesi a cavarsela da soli. La certificazione che il Green Deal è morto e sepolto.»
(Estratto dalla newsletter di Giuseppe Liturri)






