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Energia Antitrust

Energia, un ponte sullo Stretto per assicurare elettricità alla Sicilia

Assicurare energia alla Sicilia, portare la produzione rinnovabile verso il continente e risparmiare emissioni di Co2. Ecco i benefici principali dell’elettrodotto Sorgente Rizzìconi Il ponte sullo Stretto c’è. Anzi, a dirla tutta il ponte è sotto lo Stretto, ed è una struttura dedicata all’energia: si tratta dell’elettrodotto “Sorgente Rizzìconi” di Terna, che unisce la Sicilia…

Assicurare energia alla Sicilia, portare la produzione rinnovabile verso il continente e risparmiare emissioni di Co2. Ecco i benefici principali dell’elettrodotto Sorgente Rizzìconi

Il ponte sullo Stretto c’è. Anzi, a dirla tutta il ponte è sotto lo Stretto, ed è una struttura dedicata all’energia: si tratta dell’elettrodotto “Sorgente Rizzìconi” di Terna, che unisce la Sicilia alla Calabria e alla penisola, e dunque all’Europa. È il più lungo cavo elettrico sottomarino a corrente alternata al mondo, 38 kilometri, posato fino a 370 metri sotto il livello del mare.

L’intera infrastruttura si estende complessivamente per 105 km e ha come obiettivo principale quello di evitare disservizi in campo elettrico in Sicilia, riducendo anche il costo dell’energia ( si otterrà un risparmio complessivo stimato per l’intero sistema elettrico italiano di oltre 600 milioni di euro l’anno). Il costo della realizzazione dell’elettrodotto è stato di 700 milioni di euro, uno dei più imponenti investimenti della storia del Gruppo, con 150 aziende impegnate nel progetto.

La struttura dell’elettrodotto

La nuova infrastruttura per l’energia rappresenta un primato italiano per innovazione tecnologica, ingegneristica ed ambientale: 10 impianti diversi confluiscono in un’unica struttura.

Il tracciato sottomarino. E’ il collegamento sottomarino più lungo del mondo in corrente alternata, costituito complessivamente da 6 cavi lunghi ognuno 38 km, sotto le acque del Mar Tirreno, ad una profondità massima di 376 metri. I cavi sottomarini sono isolati in olio fluido, la tecnologia più affidabile per questo tipo di collegamento, e sono tenuti a pressione costante sotto continuo controllo mediante stazioni di compensazione.

Galleria e pozzo. Da Scilla, in Calabria, parte un doppio collegamento in cavo che, attraverso una dedicata opera in sotterraneo, scavata nella montagna di Favazzina, arriva sulla spiaggia. Tale opera è costituita dal più lungo pozzo verticale del suo genere, profondo 300 metri con un diametro di 7 metri. Al pozzo è collegata una galleria orizzontale, la più lunga di sempre per cavi ad altissima tensione, di lunghezza pari a circa 2.800 metri e una larghezza di 3,50 metri, realizzata per la maggior parte con metodo meccanizzato TBM – Tunnel Boring Machine.

energia

Le stazioni elettriche. Le stazioni elettriche dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi sono quattro: due lato Sicilia, Sorgente e Villafranca Tirrena, e due lato Calabria, Scilla e Rizziconi. La stazione di Scilla, in particolare, costituisce un’eccellenza tecnologia grazie all’unicità del blindato realizzato al suo interno, che attualmente è il più grande d’Europa del suo genere.

Il tracciato aereo. La parte aerea del nuovo collegamento “Sorgente-Rizziconi” è caratterizzata da un uso massiccio dei pali “monostelo”, innovativi sostegni tubolari ad alta tecnologia realizzati con caratteristiche meccaniche tali da essere particolarmente idonei per installazioni in zone impervie.

Benefici per il sistema nazionale di energia

Non solo energia sicura per la Sicilia. L’elettrodo da record porta grandi vantaggi a tutto il sistema elettrico nazionale. Con la nuova infrastruttura, infatti, si rende possibile l’esportazione di produzione rinnovabile verso il continente; si riducono i rischi di blackout in Sicilia; aumenta l’affidabilità e la qualità del sistema elettrico dell’area e si evitano congestioni di mercato, presenti tra Calabria e Sicilia.

I Benefici ambientali

Non mancano anche risvolti, importanti, per l’ambiente. Si evidenziano, in particolare, la riduzione di circa 700.000 tonnellate l’anno di emissioni di CO2 e la demolizione di oltre 114 km di linee aeree esistenti nelle province di Messina e Reggio Calabria, con l’eliminazione di circa 400 vecchi tralicci.

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