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Ecco tutti i conti di Terna

Terna chiude i primi nove mesi del 2018 con ricavi in crescita del 3,5% a 1.624,9 milioni di euro e un utile netto di gruppo a 541,5 milioni di euro, in aumento del 2,4%. Lo comunica la società della rete elettrica dopo il cda. I DETTAGLI SUI PRIMI 9 MESI L’ebitda si attesta a 1.230,1…

Terna chiude i primi nove mesi del 2018 con ricavi in crescita del 3,5% a 1.624,9 milioni di euro e un utile netto di gruppo a 541,5 milioni di euro, in aumento del 2,4%. Lo comunica la società della rete elettrica dopo il cda.

I DETTAGLI SUI PRIMI 9 MESI

L’ebitda si attesta a 1.230,1 milioni di euro (+1,9%) e gli investimenti del periodo ammontano a 561,4 milioni di euro (+3%). Il cda propone un acconto sul dividendo 2018 pari a 7,87 centesimi di euro per azione.

L’INCREMENTO DEI RICAVI

L’aumento dei ricavi, spiega la nota, e’ dovuto all’incremento dei ricavi tariffari del Regolato e al contributo del Non Regolato, in particolare per la crescita delle vendite del Gruppo Tamini e per l’avanzamento delle attivita’ sull’Interconnector privato Italia-Francia.

L’INDEBITAMENTO

L’indebitamento finanziario netto si attesta a 7.591,7 milioni di euro, in diminuzione di 204,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 (7.796,4 milioni di euro), grazie principalmente alla generazione di cassa del periodo.

I PROGETTI DI TERNA

Tra i principali progetti del periodo Terna ricorda gli avanzamenti dei cantieri per le interconnessioni elettriche Italia-Montenegro e Italia-Francia, e i lavori per la realizzazione del collegamento sottomarino in Laguna Veneta.

IL COMMENTO DI FERRARIS

“I positivi risultati conseguiti nei primi nove mesi dell’anno – afferma nella nota l’a.d. Luigi Ferraris -, con tutte le principali grandezze economiche in aumento, confermano l’efficacia delle azioni manageriali messe in atto e supportano il virtuoso percorso di crescita tracciato dal Piano Strategico 2018-2022. Gli investimenti realizzati sulla rete di trasmissione nazionale favoriscono il processo di transizione energetica in corso, verso un sistema decarbonizzato e contribuiscono a creare valore per tutti i nostri stakeholder”.

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ESTRATTO DEL COMUNICATO STAMPA

I ricavi dei primi 9 mesi del 2018, pari a 1.624,9 milioni di euro, registrano un aumento di 54,5 milioni di euro (+3,5%) rispetto al corrispondente periodo del 2017. Tale risultato è dovuto all’incremento dei ricavi tariffari del Regolato e al contributo del Non Regolato, in particolare per la crescita delle vendite del Gruppo Tamini e per l’avanzamento delle attività sull’Interconnector privato Italia-Francia.

L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) del periodo si attesta a 1.230,1 milioni di euro, in crescita di 23 milioni di euro (+1,9%) rispetto ai 1.207,1 milioni di euro dei primi 9 mesi del 2017.

L’EBIT (Risultato Operativo) del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 400,1 milioni di euro, si attesta a 830 milioni di euro, rispetto ai 816,9 milioni di euro dei primi 9 mesi del 2017 (+1,6%).

Gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 66,8 milioni di euro, risultano sostanzialmente in linea con il dato dei primi 9 mesi del 2017 (-1,5 milioni di euro).

Il risultato ante imposte si attesta a 763,2 milioni di euro, in aumento di 14,6 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2017 (+2%).

Le imposte del periodo sono pari a 218,2 milioni di euro e si riducono di 3,4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2017 (-1,5%) principalmente per la rilevazione di proventi non ricorrenti fiscalmente non rilevanti generati nel periodo. Il tax rate si attesta a circa il 29%.

L’utile netto di Gruppo del periodo si attesta a 541,5 milioni di euro, in crescita di 12,7 milioni di euro rispetto ai 528,8 dei primi 9 mesi del 2017 (+2,4%).

La situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2018 registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 4.033,5 milioni di euro, a fronte dei 3.803,3 milioni di euro al 31 dicembre 2017.

L’indebitamento finanziario netto si attesta a 7.591,7 milioni di euro, in diminuzione di 204,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 (7.796,4 milioni di euro), grazie principalmente alla generazione di cassa del periodo.

Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nei primi 9 mesi del 2018 sono pari a 561,4 milioni di euro, in crescita del 3% rispetto ai 545 milioni di euro del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Tra i principali progetti del periodo si segnalano gli avanzamenti dei cantieri per le interconnessioni elettriche Italia-Montenegro e Italia-Francia, e i lavori per la realizzazione del collegamento sottomarino in Laguna Veneta.

I dipendenti del Gruppo, a fine settembre 2018, sono pari a 4.188, in crescita di 291 unità rispetto al 31 dicembre 2017. Tale incremento è legato principalmente al programma di ricambio generazionale avviato nel corso del 2017 e alla politica di rafforzamento delle competenze core in linea con il Piano Strategico 2018-2022.

FATTI DI RILIEVO DEL TERZO TRIMESTRE DEL 2018 E SUCCESSIVI

Business

Il 9 ottobre 2018 è entrata in esercizio la nuova linea elettrica a 150 kV Quartu-Quartucciu in cavo interrato, nell’area di Cagliari. La nuova opera porterà notevoli benefici al sistema elettrico del cagliaritano, sia in termini di sicurezza ed efficienza del servizio elettrico, che di maggiore affidabilità in caso di manutenzioni. Il nuovo collegamento in cavo è lungo 5,9 km e permetterà la successiva demolizione di circa 7,7 km della vecchia linea aerea e 26 tralicci che insistono anche in zone prossime alle abitazioni nel quartiere di Pitz’e Serra, sorte successivamente alla realizzazione dell’elettrodotto, e in aree di verde pubblico come il Parco Europa.

Attività internazionali

Il 3 ottobre 2018 è entrata in esercizio la nuova linea elettrica Santa Maria 3-Santo Angelo 2 nello stato di Rio Grande do Sul, nel sudest del Brasile. Il nuovo elettrodotto, lungo 158 km, è considerato di prioritaria importanza per lo stato di Rio Grande do Sul poiché consentirà di integrare nella rete di trasmissione nazionale l’energia prodotta dagli impianti da fonte rinnovabile, in particolar modo quelli eolici, presenti nel sud del Paese.

Finanza

Il 29 ottobre 2018 S&P Global Ratings (S&P) ha confermato i rating di lungo termine di Terna S.p.A. (Terna) a ‘BBB+’. Inoltre, a valle della modifica dell’outlook sui rating dei bond governativi italiani, che passa da stabile a negativo, S&P ha conseguentemente modificato l’outlook di Terna, che passa da stabile a negativo. Il rating di breve termine di Terna è stato confermato a ‘A-2’. Infine, S&P ha confermato lo Stand-Alone Credit Profile (SACP) della Società al livello ‘a-’.

Il 23 ottobre 2018, a valle del downgrade del rating dei bond governativi italiani, che passa a ‘Baa3’ con outlook stabile da ‘Baa2’, Moody’s Investors Service (Moody’s) ha conseguentemente ridotto i rating di lungo termine di Terna S.p.A. da ‘Baa1’ a ‘Baa2’. Contestualmente, Moody’s ha confermato i rating di breve termine di Terna ai livelli P2/(P)P-2. L’outlook è stabile per tutti i rating.

Il 12 ottobre 2018 Terna ha rinnovato il proprio programma di emissioni obbligazionarie denominato Euro Medium Term Note Programme (EMTN) da Euro 8.000.000.000. Deutsche Bank e Citigroup hanno svolto il ruolo di Joint Arrangers del programma, a cui è stato assegnato il rating “BBB+/A-2” da parte di S&P, “(P)Baa1, On Review for Downgrade/(P)P-2” da parte di Moody’s e “BBB+” da parte di Fitch.

Il 24 settembre 2018, a pochi giorni dal primato mondiale conseguito fra le utilities elettriche nel Dow Jones Sustainability Index 2018, Terna ha sottoscritto una ESG linked Revolving Credit Facility di back-up, nella forma di una linea “committed” (la “Linea di Credito Rotativa”) per un ammontare complessivo di 900 milioni di euro con un pool di banche formato da Banca IMI, Banco BPM, BNP Paribas e UniCredit in qualità di Joint Mandated Lead Arrangers. Dopo il successo del primo Green Bond emesso, questa nuova revolving credit facility, la prima operazione di questo tipo per Terna, introduce elementi di sostenibilità attraverso un meccanismo di premio/penalità legato al raggiungimento di specifici obiettivi ambientali, sociali e di governance (“ESG”), avrà una durata di 5 anni e l’ammontare a disposizione sarà utilizzabile per esigenze di gestione ordinaria. Il tasso d’interesse è indicizzato all’EURIBOR maggiorato di un margine iniziale pari a 0,65% (variabile tra un minimo di 0,6% e un massimo di 1,45% a seconda del rating di Terna).

ACCONTO DIVIDENDO 2018 DI 7,87 CENTESIMI DI EURO PER AZIONE

In considerazione della situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Terna S.p.A. del primo semestre 2018 e delle informazioni in merito alle prospettive economiche e alla prevedibile evoluzione della gestione per l’esercizio in corso, il Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A, avendo ottenuto in data odierna il parere della società di revisione PricewaterhouseCoopers (PwC) previsto dall’art. 2433-bis del codice civile, ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario dell’esercizio 2018 pari a 7,87 centesimi di euro per azione, in linea con la crescita prevista dal Piano Strategico 2018-2022. L’acconto sul dividendo, al lordo delle eventuali ritenute di legge, verrà posto in pagamento a decorrere dal 21 novembre 2018 (record date ex art.83-terdecies del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 cd “TUF”: 20 novembre 2018), previo stacco in data 19 novembre 2018 della cedola n. 29.

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