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Cosa vogliono le compagnie petrolifere da Trump sulla Co2

Tutti i dettagli sul rapporto del National Petroleum Council consegnato al Dipartimento dell'Energia Usa

La tecnologia che cattura le emissioni di anidride carbonica ha bisogno di maggiori finanziamenti nell’ordine di parecchi miliardi di dollari affinché possa affermarsi definitivamente. L’analisi, secondo quanto riferisce Amy Harder di Axios, arriva da un nuovo rapporto sull’industria petrolifera americano.

INVESTIRE ALMENO 15 MILIARDI DI DOLLARI NELLA RICERCA

Il rapporto del National Petroleum Council, un comitato consultivo del Dipartimento dell’Energia Usa che rappresenta tutti gli aspetti del settore petrolifero e del gas, raccomanda di investire 15 miliardi di dollari nella ricerca nel campo della tecnologia del sequestro della Co2, raddoppiando di fatto le sovvenzioni esistenti.
La tecnologia di cattura del carbonio, che può essere installata nelle centrali elettriche e in altri impianti che producono emissioni, è considerata essenziale per ridurre le emissioni, dato che il mondo rimane fortemente dipendente da petrolio, gas naturale e carbone. Si tratta di una tecnologia costosa, ma tecnicamente fattibile.

I NUMERI DEL RAPPORTO

Il rapporto riferisce che il Dipartimento dell’Energia Usa dovrebbe investire 1,5 miliardi di dollari all’anno – o 15 miliardi di dollari in un decennio – in ricerca e sviluppo. Secondo il report, ciò rappresenta un incremento pari al triplo rispetto ai finanziamenti attuali. Non solo. Il credito d’imposta attualmente esistente dà alle aziende tra i 35 e i 50 dollari a tonnellata di anidride carbonica catturata; il rapporto raccomanda di aumentarla a 110 dollari. Si tratta di prezzi effettivi sul carbonio, appena adattati ad una tecnologia specifica.

SORPRENDENTE RICHIESTA DELL’INDUSTRIA PETROLIFERA

Secondo Axios, è sorprendente che “l’intera industria petrolifera – attraverso questa associazione – stia dicendo a Washington di fissare un prezzo del carbonio a 110 dollari. Gran parte di questa mossa avrebbe bisogno del sostegno del Congresso, e sebbene i finanziamenti per l’innovazione energetica siano aumentati negli ultimi anni, è improbabile che il Congresso approvi un aumento così enorme della spesa – soprattutto senza un pacchetto più ampio di altre politiche relative al cambiamento climatico”.

PER IL SEGRETARIO ALL’ENERGIA DAN BROUILLETTE CON IL CCS SI PUÒ INCREMENTARE L’ECONOMIA USA

L’ex segretario all’energia Rick Perry ha chiesto al consiglio di intraprendere uno studio di 18 mesi, che ha riunito più di 300 partecipanti del settore petrolifero, del mondo accademico, dei gruppi ambientalisti e delle agenzie governative, per spiegare perché, nonostante gli sforzi delle amministrazioni democratiche e repubblicane, la cattura del carbonio la tecnologia deve ancora prendere piede. “Abbiamo dimostrato senza alcun dubbio che possiamo far crescere la nostra economia, sviluppare la nostra energia e rendere il nostro ambiente più pulito allo stesso tempo”, ha dichiarato il segretario all’energia Dan Brouillette, ex vice di Perry, in una riunione del Consiglio nazionale del petrolio “Utilizzando le tecnologie cattura del carbonio, possiamo e ridurre ulteriormente le emissioni”, si legge sullo Houston Chronicle.

AL MOMENTO NEL MONDO OPERANO 19 IMPIANTI DI CATTURA DELLA CO2

Nel mondo operano solo 19 impianti di cattura del carbonio. La maggior parte di essi si trova negli Stati Uniti, dove i crediti d’imposta federali pagano 35-50 dollari per ogni tonnellata di anidride carbonica catturata, a seconda che venga pompato sottoterra per aumentare la produzione di petrolio o immagazzinato in falde acquifere non potabili.

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