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Cosa succede a petrolio, titoli di Stato e cambi. Report Intesa Sanpaolo

Il commento a cura della direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo su petrolio, titoli di Stato e cambi

 

La riunione del Fomc dovrebbe preparare l’avvio dei rialzi a marzo, come ormai segnalato esplicitamente dal Comitato nei discorsi delle ultime settimane. Dal comunicato e dalla conferenza stampa dovrebbero emergere indicazioni coerenti con un rialzo imminente, lasciando trapelare che le condizioni per la svolta dei tassi sono ormai praticamente raggiunte per la massima occupazione e superate per la stabilità dei prezzi. Il Fomc potrebbe decidere di accelerare ulteriormente il ritmo del tapering già da febbraio. La conferenza stampa e, successivamente, i verbali, dovrebbero dare molto spazio al bilancio, discutendo modi e tempi di una sua riduzione a breve. Powell dovrebbe confermare che la fase di riacquisti solo parziali dei titoli in scadenza è prevista dopo uno o due rialzi. Il Comitato potrebbe anche avere discusso un rialzo a sorpresa oggi, alla luce dei dati recenti ai prezzi e dal mercato del lavoro, ma questo rimane un evento a bassissima probabilità, contrario alla politica di preparazione delle svolte.

AZIONARIO: I LISTINI EUROPEI ESTENDONO IL RECUPERO IN ATTESA DELLA FED

Azionario europeo in deciso rialzo sostenuto da Energia, Banche e Turismo&Tempo Libero, con gli investitori che attendono un qualsiasi segnale sulle prossime mosse della Fed alla luce della crescente inflazione. Gli indici europei allungano il rimbalzo per la seconda seduta consecutiva dopo aver perso circa il 4% lunedì, mentre tutti i settori sono in territorio positivo. La Fed aggiornerà il proprio piano per i tassi di interesse stasera e intanto i mercati prezzano un primo aumento dei tassi a marzo e tre ulteriori rialzi entro la fine dell’anno. L’azionario ha visto repentini cambi di direzione nelle ultime sedute a causa delle tensioni geopolitiche sull’Ucraina e delle aspettative di una politica più restrittiva della Fed. Nel contempo procede la stagione dei risultati trimestrali che nel complesso mostra risultati confortanti. I future a Wall Street sono in ampio rialzo.

TITOLI DI STATO E TASSI: SEDUTA PRIVA DI SPUNTI IN ATTESA DELLA FED

La seduta odierna prosegue senza spunti direzionali in una giornata che si sta rivelando ancora interlocutoria fino alla conclusione della riunione della Fed e alla quarta votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica in Italia. La Banca centrale statunitense dovrebbe certificare il primo rialzo dei tassi in marzo mentre la Bce resta cauta in attesa di maggiore visibilità sul fronte dell’inflazione. In un’intervista, il capoeconomista Lane ha sottolineato che le decisioni della Banca saranno guidate dai dati e che l’elemento essenziale sarà se, dopo il “ciclo pandemico”, l’inflazione scenderà intorno all’obiettivo del 2% o se emergeranno segnali che potrebbe restare significativamente sopra il 2% per molto tempo, scenario che ritiene poco probabile ma che implicherebbe una seria “restrizione” della politica monetaria. Sul secondario il BTP decennale tratta, nei primi scambi del pomeriggio, in area 1,28% con lo spread a 135pb.

CAMBI: IL DOLLARO CONSOLIDA LA SUA FORZA IN APERTURA DI WALL STREET

Movimenti minimi sui cambi mentre consolida l’apprezzamento del dollaro, nelle prime battute americane, in attesa dell’esito della Fed di questa sera. In aggiunta, i timori geopolitici che gravano sui mercati e che premiano le valute rifugio, come il biglietto verde e lo yen, restano al centro della scena. Il cambio EUR/USD oscilla in area 1,1300, confermando il trend di ribasso iniziato da qualche seduta. La valuta Usa beneficia del suo recente ruolo di asset difensivo, ma inevitabilmente ha iniziato a scontare con maggior concretezza lo scenario di accelerazione di rialzo dei tassi e di riduzione degli acquisti che la Fed probabilmente indicherà stasera. La settimana prossima sarà poi la volta della Bce, con il mercato che già da tempo pensa che l’istituto sia in ritardo nel contrastare l’inflazione, cominciando così a incorporare un rialzo dei tassi prima di quanto atteso e finendo per premere sui rendimenti dei titoli europei. La sterlina prosegue il suo recupero in vista della Bank of England del 3 febbraio, la svolta restrittiva della BoE continuerà a sostenere la valuta.

RISORSE DI BASE: ACCENTUANO IL POSITIVO NEI PRIMI SCAMBI STATUNITENSI

Le Commodity accentuano il positivo, in apertura a Wall Street, col petrolio che sale tornando a sfiorare i massimi a 7 anni visti la scorsa settimana. Le scorte API (American Petroleum Inst.) di ieri sera hanno registrato una contrazione settimanale di 870.000. Il focus si sposta sulla medesima statistica ma a cura della EIA delle ore 16:30, le stime indicano un accumulo di greggio di soli 166.000 barili ma anche un rialzo per le scorte di benzine e distillati, non un buon segnale sui consumi al dettaglio degli americani. Resta altissima la tensione, in particolare, tra Stati Uniti e Russia sull’Ucraina: questo quadro alimenta i timori di offerta petrolifera insufficiente, viste le restrizioni già in essere da parte dei produttori OPEC+ (che si riuniranno il prossimo 2 febbraio). Tutto ciò nonostante lo scenario di fondo, confermato anche dai recenti report mensili di EIA, OPEC e IEA, resti caratterizzato da minori preoccupazioni per l’impatto della variante Omicron sulla crescita economica e sulla domanda di energia nel 2022.

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