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Cosa pensa Moody’s dei piani green di Snam

Snam è la prima società al mondo su cui Moody’s ha pubblicato il proprio Net Zero Assessment, una valutazione indipendente sugli obiettivi e sulla capacità di implementazione dei programmi di decarbonizzazione delle realtà industriali

I cambiamenti climatici, i cui effetti sono ormai sotto gli occhi di tutti, hanno imposto ai leader globali di sovvertire le proprie agende nel tentativo di invertire la rotta e diminuire almeno in parte la CO2 emessa per ridurre l’effetto serra. L’Europa ha varato un Green Deal ambizioso e l’Italia ha deciso di destinare buona parte dei fondi ricevuti col Next GenerationEu alla transizione ecologica ed energetica.

Mentre i Grandi del mondo provano a trovare una strategia comune alle varie Cop che si susseguono senza grosse risoluzioni, le aziende si stanno rivelando ben più attive. Ma come distinguere i proclami dalle azioni concrete? Come, insomma, orientarsi tra i cambiamenti effettivi, in grado di dare un contributo alla lotta al climate change e il mero green washing?

Snam, società di infrastrutture energetiche attiva nel trasporto, nello stoccaggio e rigassificazione del metano, è la prima azienda al mondo su cui Moody’s ha pubblicato il proprio Net Zero Assessment, una valutazione indipendente sugli obiettivi e sulla capacità di implementazione dei programmi di decarbonizzazione delle aziende.

COS’È IL NET ZERO ASSESSMENT

Nello specifico, il Net Zero Assessment racchiude la valutazione di Moody’s sulla solidità del piano di transizione delle realtà analizzate rispetto a un percorso a zero emissioni coerente con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi del 2015 sui cambiamenti climatici. La valutazione fa riferimento a tre componenti principali: obiettivi, solidità del piano di implementazione e governance.

GLI OBIETTIVI GREEN DI SNAM

In occasione del Capital Markets Day dello scorso 25 gennaio, Snam ha presentato target aggiornati e ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra: un nuovo piano per raggiungere la Neutralità Carbonica entro il 2040 sulle emissioni Scope 1 e 2, l’impegno su target intermedi in valore assoluto per le Scope 3, e il nuovo obiettivo del Net Zero su tutte le emissioni entro il 2050. Per valutare la coerenza dei propri target di decarbonizzazione e il loro grado di allineamento all’Accordo di Parigi, Snam – che li ha definiti secondo la metodologia generica della Science Based Targets initiative (SBTi) – ha colto l’occasione di prender parte, insieme ad altre dieci aziende a livello globale, al progetto pilota di Moody’s per definire il proprio Net Zero Assessment.

“L’analisi conferma la solidità del piano d’azione sulle emissioni Scope 1 e 2 – commentano da Snam – grazie a tecnologie mature, collaudate e scalabili, che si associa ai risultati attesi nell’ambito delle Scope 3, relativo a fornitori e associate, caratterizzati da una intrinseca complessità.

Emerge poi che la traiettoria Net Zero di Snam – si legge in una nota – risulta coerente con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, e con una proiezione dell’aumento delle temperature globali che si colloca tra 1,5 e 2 gradi centigradi.”

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