Niente fuoco e fiamme, almeno in apparenza. Le indiscrezioni che parlavano della non approvazione del Bilancio di Edison da parte di Amber capital e degli altri azionisti di risparmio non si sono verificate.
Il bilancio 2018 è stato approvato, c’è stata la conferma di Marc Benayoun in qualità di amministratore delegato con le relative deleghe di attribuzione e sono stati presentati nuovi ed ambiziosi target di sostenibilità: in casa Edison sembra essere tornata la quiete, insomma, nonostante sia questo il quinto anno consecutivo in cui non ci sarà la divisione del dividendo privilegiato. Andiamo per gradi.
I DISSAPORI
L’assemblea degli azionisti avrebbe dovuto rappresentare un punto di rottura in casa Edison, secondo quello che avevano anticipato prima il Corriere della Sera e poi il Sole 24 Ore nei giorni scorsi: Amber capital, titolare da diversi anni di un pacchetto rotondo delle azioni di risparmio, e gli altri soci con titoli rnc, intendevano impugnare il bilancio del 2018.
I CONTI 2018
“L’assemblea ha approvato il bilancio della capogruppo Edison Spa relativo all’esercizio 2018, che si è chiuso con un ritorno all’utile per 55 milioni di euro, rispetto alla perdita di 184 milioni di euro dell’anno precedente – si legge nel comunicato stampa della società – L’utile è stato riportato a nuovo previo accantonamento del 5% alla riserva legale”.
NESSUN DIVIDENDO PRIVILEGIATO
Agli azionisti di risparmio non verrà assegnato alcun dividendo privilegiato e, quindi, neppure agli azionisti ordinari, in quanto le riserve risultanti dal bilancio 2018 approvato “non sono sufficienti a ripianare integralmente le perdite degli esercizi passati”, fa sapere la società in una nota.
“Gli azionisti di risparmio hanno definitivamente perso il diritto al dividendo privilegiato relativo all’esercizio 2014 sino ad ora non corrisposto. Si ricorda che per tale ragione è stata loro riconosciuto il diritto a convertire le loro azioni in azioni di risparmio; diritto che doveva essere esercitato nel periodo 15 febbraio – 1 aprile 2019 e la cui efficacia era condizionata all’approvazione del bilancio da parte dell’odierna assemblea. I risultati delle conversioni intervenute saranno resi noti nei prossimi giorni e le azioni ordinarie rivenienti dall’esercizio di tale diritto saranno rese disponibili in data 5 aprile 2019 ”, si legge sempre nella nota.
LE ACCUSE AI FRANCESI
A creare problemi non è solo il dividendo privilegiato. Tra le questioni che più preoccupano Amber capital & Co. è il controllo della società.
“A partire dal primo anno successivo all’acquisizione del controllo da parte del Gruppo EDF, si osserva come il volume dei ricavi sia costantemente diminuito, facendo registrare una riduzione media annua del 6,2%. Anche la redditività operativa e netta appare molto contenuta e ragionevolmente inferiore a quella ottenuta dai principali competitors (Acea; A2A; Hera; Iren)”, ha affermato Luciano Castelli, rappresentante legale di Amber capital e degli altri soci dei titoli rnc, nel discorso all’assemblea. “I rapporti economici con le parti correlate ed in particolar modo con la società controllante e con le altre società del gruppo EDF sono cospicui. I ricavi complessivi di vendita sono pari a 809 milioni di euro, per una incidenza del 25% sul totale delle operazioni con parti correlate; tale percentuale aumenta addirittura al 67% nel caso dei “consumi di materie e servizi”, ha continuato Castelli.
MANCATA DICHIARAZIONE DI DIREZIONE E COORDINAMENTO
Castelli ha rimbrottato il gruppo di Stato francese Edf: “La scelta della società di non voler dichiarare l’esistenza di un’attività di direzione e coordinamento posta in essere da parte di EDF appare grave e tale da violare l’obbligo di chiarezza, correttezza e veridicità che deve caratterizzare il bilancio, soprattutto con azioni quotate”, ha tuonato l’avvocato di Amber capital, sottolineando anche cme “l’esame del bilancio sociale dimostra che i rapporti tra Edison ed EDF sono davvero molto stretti”.
LE NOMINE IN CDA
In occasione dell’assemblea degli azionisti, è stato nominato il consiglio di amministrazione. Su proposta dell’azionista di controllo TDE sono stati confermati: Jean-Bernard Lévy, nominato anche Presidente, Marc Benayoun, in qualità di amministratore delegato, Sylvie Jehanno, Béatrice Bigois, Nicole Verdier-Naves e gli amministratori indipendenti, Paolo di Benedetto e Nathalie Tocci. Sono stati nominati nuovi amministratori Xavier Girre e, tra gli indipendenti, Fabio Gallia.