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Commissione Ue e nuovi obiettivi climatici: tempi e supercazzole

Che cosa ha detto il commissario responsabile per il Clima, Wopke Hoekstra, illustrando la proposta della Commissione Ue sui nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni e quali sono stati i commenti e le reazioni. Estratto dal Mattinale Europeo

I NUOVI OBIETTIVI CLIMATICI DELLA COMMISSIONE EUROPEA

La Commissione presenta obiettivi climatici “ambiziosi”, ma “pragmatici e flessibili. “Con il target climatico del meno 90 per cento entro il 2040 siamo chiaramente ambiziosi. Tuttavia siamo pragmatici e flessibili sul come raggiungerlo”, ha detto ieri il commissario responsabile per il Clima, Wopke Hoekstra (nella foto), illustrando la proposta della Commissione sui nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni. Ci sarà un ruolo, anche se limitato, per i crediti internazionali di alta qualità.

PROPOSTA FLESSIBILE

La proposta della Commissione prevede una serie di altre flessibilità, che dovrebbero consentire agli Stati membri di ridurre lo sforzo per la riduzione delle emissioni. Parlamento europeo e governi dovranno approvare i nuovi obiettivi e le modalità per raggiungerli con la procedura ordinaria. Per contro, gli Stati membri dovranno adottare all’unanimità gli impegni di riduzione delle emissioni per il 2035 che l’Ue deve presentare a settembre in vista della COP30 in Brasile.

PROTESTE E DUBBI

La proposta della Commissione sui nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni al 2040 non ha creato entusiasmi. La presidenza danese del Consiglio dell’Ue “avrebbe voluto la proposta prima”, ci ha detto il ministro per il Clima, Lars Aagaard, che dovrà negoziare i nuovi obiettivi, inclusi gli impegni per il 2035 da presentare alla COP30. Dopo l’offensiva lanciata da Emmanuel Macron contro i nuovi obiettivi, Aagaard ha detto di aspettarsi che “ci sia sostegno da parte della Francia per una posizione dell’Ue che resti ambiziosa sul clima”.

REAZIONI E COMMENTI

La coalizione CAN Europe (Climate Action Network) ha definito la proposta della Commissione come “un compromesso costoso”. Il gruppo dei Socialisti & Democratici ha chiesto “cautela” sui crediti internazionali. Peter Liese, il portavoce del PPE per il clima, ha messo in dubbio la necessità di avere obiettivi per il 2040. “Il 90 per cento e’ controverso, non solo per Tusk e Meloni, ma la scorsa settimana anche Macron ha chiaramente detto di essere molto critico, il che mi ha personalmente scioccato e confuso, ma dobbiamo comunque prenderne atto”, ha detto Liese. “Per questo credo che il dibattito sia: ci sarà un obiettivo 2040 o non ci sarà affatto?”.

(Estratto dal Mattinale Europeo)

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