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Veolia

Come Veolia vuole bersi Suez con Engie in Francia

Veolia punta alla rivale francese Suez detenute da Engie prima di presentare un'Opa. Numeri, commenti e analisi

Veolia, il colosso francese del trattamento acque e rifiuti, ha intenzione di acquisire il 29,9% del 32% delle azioni Suez detenute da Engie, per un importo di 2,9 miliardi di euro.

Si tratta solo di un primo passo, preliminare, prima di lanciare un’offerta pubblica di acquisto sul capitale residuo del gruppo Suez. Tutti i dettagli.

L’OFFERTA DI VEOLIA

Veolia ha presentato un’offerta a Engie per acquistare il 29,9% delle azioni Suez in suo possesso, per 2,9 miliardi di euro, al prezzo di 15,50 euro l’una. L’importo proposto, scrive La Tribune, è superiore ai circa 2,3 miliardi di euro rappresentati dal 29,9% della capitalizzazione di mercato di Suez, che si attesta a 7,69 miliardi di euro.

OPA SUL GRUPPO

L’acquisto di una parte della proprietà Engie è solo un passaggio preliminare alla presentazione di un’Opa sul resto delle azioni Suez. L’operazione nel suo insieme ha un valore stimato di 10 miliardi di euro.

L’ANALISI DI BLOOMBERG

Come nota Bloomberg, un’operazione sul 100% di Suez valuterebbe la società poco meno di 10 miliardi e porterebbe alla creazione di un colosso da 40 miliardi di giro d’affari combinato, con impianti in giro per il mondo capaci di trattare tutta la filiera dei rifiuti dalle acque alle plastiche passando a quelli pericolosi. Un progetto che arriva, spiega l’agenzia finanziaria, in una fase nella quale le utility cercano di ridare fiato ai loro ricavi dopo la botta pandemica e con i governi impegnati in progetti per la sostenibilità ambientale.

NASCE UN COLOSSO DEL SETTORE?

Se l’offerta di Veolia dovesse essere accettata e se l’offerta pubblica di acquisto dovesse andare a buon fine nascerebbe un gruppo con un fatturato annuale di 40 miliardi di euro, secondo quanto dichiarato in un’intervista al Financial Times, dal ceo di Veolia Antoine Frerot.

“Questa storica opportunità consentirà di costruire il grande campione del mondo francese di trasformazione ecologica”, ha commentato Antoine Frérot, CEO di Veolia.

VEOLIA E LA SUA NUOVA POSIZIONE IN AMERICA

Le potenzialità della fusione sono presto spiegate anche sul fronte geografico (ovvero di copertura dei mercati). Veolia, che opera principalmente in Europa Centrale ed Orientale e nel Regno Unito, potrebbe rafforzare il suo mercato in Spagna ed Europa del Nord e raddoppierebbe le dimensioni in America del Sud e in Australia. La società si rafforzerebbe in modo significativo in America del Nord e in Asia.

LE PROSPETTIVE

I numeri ed i presupposti spianeranno la strada, sostiene Frerot, ad investimenti “nelle installazioni necessarie”.

GOVERNO STUDIERA’ OPERAZIONE

L’operazione sarà passata al vaglio dallo Stato francese, azionista di riferimento di Engie, con il 23,6%. Parigi “studierà l’offerta” di Veolia e prenderà posizione “in funzione degli interessi patrimoniali di Engie e della qualità del progetto industriale”, ha affermato Jean Bercy, direttore Sviluppo ed Innovazione di Veolia.

LE DICHIARAZIONI DI LE MAIRE

Sull’offerta e sulle intenzioni di Veolia si è espresso il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, sostenendo che “lo Stato vigilerà sugli impegni che Veolia prenderà in termini di mantenimento dell’occupazione in Francia e di mantenimento degli asset strategici in Francia”.

FREROT: NESSUN PROBLEMA CON ANTITRUST

Nessun ostacolo, comunque, dovrebbe arrivare, secondo Frerot, sul lato della tutela della concorrenza. È già programmata la cessione di Eau France de Suez al gruppo francese di gestione di infrastrutture Meridiam.

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