La Città Metropolitana di Torino entra in Iren, acquistando la partecipazione sul mercato. La quota, pari al 2,5%, potrebbe fondersi a quella detenuta dal Comune di Torino, pari al 13,8%.
L’INGRESSO
Città Metropolitana, con il supporto di Intesa Sanpaolo, ha acquistato il 2,5% di Iren, a multiutility che si occupa di energia elettrica, gas, teleriscaldamento, servizi idrici integrati, servizi ambientali e tecnologici. Lo shopping è stato effettuato sul mercato, a premio dell’8%.
TITOLO BALZA IN BORSA
Iren festeggia in Borsa, con il titolo che ieri ha chiuso a più 2,14 a 2,39 euro. Una cifra più bassa dei 2,53 euro per azione, ai quali è stato lanciato il reverse Abb.
L’AZIONARIATO
Primo azionista di Iren è il Comune Genova, con il 18.85%. Il Comune di Torino è invece al 13.8%, dopo la diluzione della sua partecipazione, che era paritetica a quella di Genova. Il Comune di Reggio Emilia ha una quota del 6.42%, mentre il Comune di Parma è al 3.16% e il Comune di Piacenza all’1.37%. Altri Comuni della Provincia di Reggio Emilia possiedono il 5.29% e Comuni di La Spezia e altri Comuni della Provincia l’1.89%. Altri Comuni possiedono lo 0.04%. Città Metropolitana di Torino possiede il 2,5%. Il flottante è del 45.45% .
CITTA’ METROPOLITANA E COMUNE INSIEME
E se è vero che la Città Metropolitana è cosa diversa dal Comune è anche vero che con molta probabilità i due pacchetti azionari andranno a fondersi, e le due entità faranno squadra unica.
LE INTENZIONI DI CITTA’ METROPOLITANA
E il Comune di Torino potrebbe supportare la Città Metropolita nella richiesta di adesione al patto di sindacato e di blocco dei soci pubblici di Iren.
EQUITA: INGRESSO POSITIVO
Intenzioni a parte, Equita promuove l’ingresso in Iren: “si tratta di una operazione già pre-annunciata a gennaio di quest’anno quando erano circolate le prime indicazioni sulla possibilità che la holding della Città Metropolitana acquisisse un pacchetto di azioni fino al 3% come conseguenza della cessione delle partecipazioni in Sitaf”.
Il broker, aggiunge che Iren tratta a circa 10,5 volte il P/E e 6 volte l’EV/Ebitda sul 2023, con uno yield del 5,2%, “che riteniamo particolarmente attractive ed irragionevolmente a sconto rispetto alle altre municipalizzate nel settore”. La Sim conferma il buy con target price a 2,9 euro.
I NUMERI DI IREN
Iren ha chiuso il 2020 con ricavi a 3.725 milioni di euro, in calo del 12,8% rispetto ai 4.275 milioni di euro del 2019, il calo, spiega l’azienda, è “imputabile principalmente all’impatto Covid-19, ai prezzi delle commodity e al clima mite”. Cala anche l’utile netto di gruppo, a 235 milioni di euro, -0,4% rispetto a 236 milioni di euro del 2019. In leggera crescita l’Ebitda, a 927 milioni di euro.