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Macron

Come il prof. Sapelli sballotta il ministro Costa (Ambiente) sulle piattaforme offshore

Botta e risposta fra il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, e l'economista Giulio Sapelli in materia energetica e ambientale

“Costa sbaglia, le risposte che il ministro cerca già ci sono. Per quanto riguarda le piattaforme offshore, la tutela delle coste, delle acque, dei fondali, questi sono temi già affrontati da una complessa legislazione e decreti legge con obblighi imposti agli operatori che sono tenuti ad osservare ed attuare”. A sottolinearlo è stato l’economista Giulio Sapelli definendo le osservazioni poste ieri dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in un’intervista “del tutto confutabili”.

LE PAROLE DI SAPELLI A COSTA

“Ci sono procedure dettagliate – ha spiegato Sapelli – per ottenere le autorizzazioni si passa da più di 20 enti. Le questioni che solleva sono già state affrontate e anzi il tema è quello di semplificare le procedure”.

CHE COSA AVEVA DETTO IL MINISTRO

Che cosa aveva detto il ministro? “Una piattaforma offshore quanti anni rimane in mare? Chi la dismette, quando e in che modo? Dove si mettono le acque di strato? Secondo me a oggi nelle domande non ci sono queste garanzie ambientali, dunque non firmo”.

IL PIANO DEL MINISTRO

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa in un’intervista a Il Sole 24 Ore ha anche anticipato che il piano anti-dissesto idrogeologico da 9 miliardi di euro sarà presentato dal governo a metà febbraio. Il piano consta di due assi portanti: “Il primo conta su 2,6 miliardi, sui quali l’Ue ha concesso la flessibilità, – spiega il ministro – che serviranno per la gestione delle emergenze, affidata al Dipartimento della Protezione civile presso la presidenza del Consiglio. Indispensabile in un Paese come l’Italia, che ha il 79% di fragilità idrogeologiche. Altri 6,59 miliardi, al ritmo di 900 milioni a triennio, saranno gestiti dall’Ambiente per la messa in sicurezza del territorio, dunque per interventi strutturali, su impulso dei presidenti delle Regioni in qualità di commissari straordinari per il dissesto. Con un obiettivo: ottenere quanti più progetti cantierabili possibile”.

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