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Crediti Sanitari

Come e perché Saipem affonda in Borsa

Che cosa sta succedendo al titolo Saipem mentre è in corso l'aumento di capitale del gruppo capeggiato da Francesco Caio

Continuano le tensioni per Saipem in Borsa.

Aumento di capitale ancora travagliato per il gruppo capeggiato dall’amministratore delegato Francesco Caio-

Ecco gli ultimi dettagli.

LA GIORNATA DI SAIPEM IN SINTESI

Si è chiusa con sottoscrizioni per il 9,9% del totale dell’offerta l’asta dei diritti inoptati per l’aumento di capitale da 2 miliardi di euro di Saipem. Lo annuncia il gruppo che ricorda che il loro esercizio e la conseguente registrazione delle nuove azioni deve avvenire entro le 14 di domani. Complessivamente l’offerta di 95 nuove azioni per ogni titolo posseduto, per un totale di 1,97 milioni di titoli ed un corrispettivo di 2 miliardi di euro circa, ha avuto adesioni per il 79,9%, di cui il 44% circa da parte dei soci Eni e Cdp. Il rimanente 20,1% sarà assorbito dalle banche. L’esito dell’operazione è atteso per il 15 luglio.

COSA SUCCEDE IN BORSA A SAIPEM

Nuovo tracollo delle azioni ordinarie Saipem nell’ultimo giorno in cui sono acquistabili in Borsa i diritti rimasti inoptati nella prima fase della procedura dell’aumento di capitale da 2 miliardi di euro.

FLOP TITOLO SAIPEM

Dopo il -48,5% della seduta di ieri, le quotazioni stanno ulteriormente precipitando verso il prezzo di sottoscrizione dei nuovi titoli, pari a 1,013 euro: dopo aver segnato -24% a 1,479 euro, le azioni sono entrate in asta di volatilità.

COME VA L’AUMENTO DI CAPITALE DI SAIPEM

L’aumento di capitale ha raccolto adesioni pari al 70% del capitale e per questo da ieri sono stati messi in vendita i 6,284 milioni di diritti rimasti inoptati che consentono di sottoscrivere il restante 30% dell’aumento per un controvalore di circa 604 milioni: nella seduta di ieri sono stati venduti circa un terzo dei diritti (1,969 milioni di azioni) mentre questa mattina sono passati di mano circa 80mila titoli sui 4,3 milioni a disposizione.

CHE COSA HA COMUNICATO SAIPEM DUE GIORNI FA

Saipem due giorni fa ha reso noto che l’offerta in opzione dell’operazione di rafforzamento si è conclusa con circa il 70% delle nuove azioni sottoscritte (sono stati esercitati 14.498.312 diritti di opzione), per un ammontare complessivo di 1,4 miliardi. Eni e Cdp hanno sottoscritto tutte le nuove azioni in proporzione alle loro partecipazioni pari a circa il 44% dell’aumento di capitale.

LA QUESTIONE DEI DIRITTI

L’esercizio dei diritti acquistati in asta e la sottoscrizione delle relative azioni dovranno essere effettuati entro le ore 14:00 di giovedì 14 luglio. Saipem ha ricordato che è in essere un underwriting agreement con il consorzio bancario relativo all’operazione di aumento di capitale fino a un importo massimo complessivo pari a 1,119 miliardi, ovvero la differenza tra il valore complessivo dell’aumento e il valore delle nuove azioni oggetto dell’impegno di sottoscrizione di Eni e Cdp.

LA NOTA DI SAIPEM DEL 13 LUGLIO, ORE 12

Saipem comunica che 2.052.446 diritti di opzione, su un totale di 6.284.082 diritti rimasti inoptati, sono stati venduti all’asta su Euronext Milan il 12 e 13 luglio, relativi alla sottoscrizione di 194,9 mln di nuove azioni pari al 9,9% delle nuove azioni rivenienti dall’aumento di capitale da 2 mld di euro. L’esercizio dei diritti inoptati e la sottoscrizione delle nuove azioni a 1,013 euro per azione dovranno essere effettuati entro le 14 del 14 luglio 2022.

L’offerta, ricorda la nota, risulta garantita per la sua totalità, al netto dell’importo oggetto degli impegni di sottoscrizione di Eni e Cdp. Bnp Paripas, Citigroup, Deutsche Bank, Hsbc, Intesa Sanpaolo e UniCredit, Abn Amro, Banca Akros, Banco Santander, Barclays, Bper, Goldman Sachs International, Socie’te’ Ge’ne’rale e Stifel, si sono impegnati a sottoscrivere le nuove azioni non sottoscritte al termine dell’asta dell’inoptato fino a un importo massimo di 1.119,5 milioni, equivalenti alla differenza tra il valore complessivo dell’aumento di capitale e il valore delle nuove azioni oggetto dell’impegno di sottoscrizione di Eni e Cdp.

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