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Come Chevron ha scalzato Occidental su Anadarko

Si chiude la battaglia su Anadarko, l'azienda petrolifera leader nello shale oil americano, e si crea un nuovo campione nazionale nel settore. Numeri, commenti e scenari

Si è chiusa con la vittoria di Occidental e la sconfitta di Chevron la battaglia per la conquista dell’azienda petrolifera Anadarko. Il board della società ha ormai scelto l’offerta da 56 miliardi di dollari dell’azienda guidata da Vicki Hollub anche se rimangono negli analisti i dubbi per l’alto prezzo pagato per chiudere l’affare.

L’ACCORDO SI CHIUDERÀ ENTRO L’ANNO

Il board di Anadarko, come riporta il Financial Times, ha firmato nella serata di ieri il via libera all’accordo che si chiuderà entro la fine dell’anno. Anche se il timore di aver ‘sovrastimato’ Anadarko nell’operazione di acquisizione ha portato le azioni a un calo del 3%, a 73,39 dollari.

AL WALKER (ANADARKO) SODDISFATTO DELL’INTESA

Malgrado ciò Anadarko, riferisce Ft, si era detta sicura che l’affare sarebbe andato in porto mentre Occidental ha assicurato che il finanziamento per la componente in contanti dell’offerta, che è quasi l’80% del valore di 75 dollari per azione, non dovrà essere rimessa al voto dei suoi azionisti. Al Walker, amministratore delegato di Anadarko, si è comunque dichiarato soddisfatto dell’intesa: “Siamo lieti di aver raggiunto un accordo con Occidental che offre un valore significativo e a breve termine ai nostri azionisti”.

L’ADDIO DI CHEVRON

Chevron si è sfilata dall’affare sostenendo che non avrebbe aumentato la sua offerta per Anadarko Petroleum, rimanendo ferma sull’accordo da 48 miliardi di dollari che le due società avevano concordato il mese scorso, e sostenendo che un’offerta più alta non sarebbe stata nell’interesse degli azionisti. Per la rottura delle trattativa l’azienda attiva nello shale oiltexano, pagherà un miliardo di dollari che Chevron ha già detto che girerà ai suoi azionisti, aumentando il piano di riacquisto di azioni da 4 a 5 miliardi di dollari.

OCCIDENTAL ENTUSIASTA PER L’AFFARE. GLI ASSET AFRICANI DI ANADARKO PRONTI A FINIRE NELLE MANI DI TOTAL

Hollub, al contrario, ha parlato di una “transazione emozionante” che avrebbe creato un’azienda con un “flusso di cassa leader del settore” e aggiungendo che l’acquisizione consentirà a Occidental di fornire una crescita della produzione annuale del 5 per cento attraverso investimenti in progetti ad alto rendimento. L’azienda si è anche detta sicura di poter mantenere un alto rating di credit investment grade, nonostante il debito che si sta assumendo per finanziare l’affare. Nei piani di Occidental c’è, infatti, la vendita di beni per un valore di 10-15 miliardi di dollari. Come ricorda il Sole 24 Ore, una delle maggiori beneficiarie sarà “Total, cui Oxy si è impegnata a vendere per 8,8 miliardi gli asset africani di Anadarko, un deal solo in apparenza marginale, perché sarebbe la maggiore acquisizione da una ventina d’anni per la compagnia francese. Nel pacchetto ci sono attività in Ghana, Algeria, Sudafrica e soprattutto il 26,5% di Mozambique Lng, progetto che secondo Anadarkoriceverà via libera all’investimento il 18 giugno e grazie al quale, calcola Wood Mackenzie, Total diventerebbe il quarto fornitore di Gnl al mondo dopo Qatargas, Shell e Petronas”.

PER WIRTH (CHEVRON) UN AFFARE “DA NON INSEGUIRE A TUTTI I COSTI”

Michael Wirth, amministratore delegato della Chevron, ha ammesso che l’affare sarebbe stato “un’ottima opportunità ma non era una necessità ad ogni costo. Semplicemente – ha precisato – non siamo così disperati da dover fare un accordo. L’intesa che abbiamo negoziato con Anadarko era un buon accordo con sinergie reali e una buona vestibilità strategica. Ma non lo inseguiremo fino al punto da erodere il valore per gli azionisti”. Wirth ha aggiunto che in un business di materie prime ad alta intensità di capitale come il petrolio e il gas, il successo o il fallimento potrebbe essere determinato dall’efficienza con cui le aziende hanno investito, e Chevron è “un amministratore disciplinato del capitale”.

OCCIDENTAL SI CANDIDA A LEADER NELLA PRODUZIONE PETROLIFERA NEL PERMIANO

Uno dei beni più preziosi di Anadarko è la sua posizione nel bacino Permiano, il cuore del boom petrolifero dello shale oil americano nel Texas occidentale, dove ha diritti di perforazione su circa 250.000 acri. In questo modo Occidental si candida a diventare il primo produttore di shale oil nel bacino tra Texas e New Mexico da cui sgorgano ogni giorno 4,1 milioni di barili di petrolio, volumi paragonabili a quelli estratti in Iraq e pari a un terzo dell’attuale produzione Usa. Proprio qui Chevron ha già stabilito piani per una rapida espansion nella regione che porteranno la sua produzione da 391 mila barili di petrolio equivalente al giorno nel primo trimestre di quest’anno a 900 mila entro la fine del 2023.

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