skip to Main Content

Tutti gli sgarbi energetici della California a Trump

La California punta a ridurre dell'80% (e oltre) le emissioni di gas serra entro il 2030. Ecco come può raggiungere gli obiettivi secondo l'ex ministro dell'Energia del presidente Obama, Ernest Moniz

La California punta in alto, forse troppo. La quinta più grande economia al mondo punta ad ottenere il 100% di elettricità da fonti senza emissioni di carbonio entro il 2045 e una quota del 60% di energia rinnovabile entro il 2030. Si tratta delle politiche di cambiamento climatico più aggressive d’America, ma le sfide non sono di poco conto.

LEADER MONDIALE CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

La California è un leader globale nella politica climatica. Lo Stato, come si legge sul rapporto “Pathways for deep decarbonitazion in California” redatto dall’Energy Futures Initiative, fondato dall’ex ministro dell’Energia del presidente Obama, Ernest Moniz, ha adottato obiettivi ambiziosi per contrastare i cambiamenti climatici e frenare l’aumento della temperatura.

Se la California raggiungerà i suoi obiettivi diventerà un esempio per il mondo intero, in cui, sfortunatamente, le emissioni di Co2 continuano a salire.

MENO 80% EMISSIONI

Indipendentemente dai singoli obiettivi, l’impegno della California, come spiega il rapporto, “fondamentalmente si traduce in una riduzione dell’80 percento (o superiore) delle emissioni di gas serra rispetto ad una base del 1990”.

EFFICIENZA ENERGETICA E AUTO ELETTRICHE

Il modo più efficace per raggiungere gli obiettivi è quello di puntare su efficienza energetica ed auto elettrica.

“L’efficienza energetica, definita in generale, è probabilmente l’approccio più efficace ed economicamente vantaggioso alla decarbonizzazione”, dice il rapporto, che sostiene (qualche riga più avanti) che il settore trasporti è “quello con le emissioni maggiori” e che “richiede trasformazioni” importanti per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.

Back To Top