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Che cosa ha detto Visco di Bankitalia sulle Bcc

Gli apprezzamenti del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, sulle Bcc durante l'assemblea dell'Abi. L'intervento di Marco Bindelli, vicepresidente del Banco Marchigiano e consigliere delegato ai rapporti con il credito cooperativo e le capogruppo.

Nel corso dell’assemblea annuale dell’Associazione bancaria italiana (Abi) tenuta ieri (8 luglio 2022) a Roma presso il Palazzo dei congressi – Auditorium Capitalis, il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha utilizzato parole di particolare apprezzamento nei confronti delle Banche di credito cooperativo (Bcc) che hanno aderito ai Gruppi bancari cooperativi (Gbc) ed ha dichiarato disponibilità al dialogo per semplificarne prassi di vigilanza e regolamentazione bancaria.

Alle Bcc è stata riconosciuta dall’Autorità di vigilanza l’attitudine ad essere sempre al servizio del bene comune e in particolare la capacità di adattamento, per non utilizzare l’inflazionato termine di resilienza, nello svolgimento del loro ruolo di banche territoriali e nel porre in atto le misure di sostegno pubblico varate per contrastare gli effetti della crisi pandemica.

Inoltre, Visco ha dato atto della capacità delle Bcc aderenti ai Gbc di diminuire sia il peso dei crediti deteriorati che il rapporto tra costi e ricavi, riducendo quasi completamente, in riferimento alla redditività, il divario che le separava dalla media del sistema bancario che, tuttavia, soggiace alla regola della distribuzione dei dividendi, diversamente dalle Bcc che trattengono gli utili prodotti nei gruppi di appartenenza.

Nello specifico, queste le parole che Visco ha dedicato alle Bcc ed ai Gbc:

La necessità di rafforzare il governo societario, di formulare e mettere in atto adeguati piani strategici, di perseguire una maggiore efficienza e una migliore gestione dei rischi a livello di gruppo, mantenendo al tempo stesso un forte radicamento sul territorio, è stata alla base della scelta del legislatore di varare nel 2016 la riforma del credito cooperativo. A distanza di sei anni, nonostante le non poche difficoltà iniziali e una situazione congiunturale non favorevole, i nuovi gruppi hanno ridotto il peso dei crediti deteriorati, diminuito il rapporto tra costi e ricavi, colmato quasi completamente il divario di redditività che li separava dalla media del sistema bancario. Contestualmente essi hanno continuato a sostenere le economie dei territori di insediamento delle affiliate incrementando la propria quota di mercato in termini di finanziamenti a famiglie e imprese. Hanno svolto un ruolo di primo piano nel porre in atto le misure di sostegno pubblico varate per contrastare gli effetti della crisi pandemica. La Banca d’Italia rimane aperta al dialogo con i gruppi cooperativi per individuare gli ambiti in cui è possibile semplificare le prassi di vigilanza e la regolamentazione in modo da tenere debitamente conto delle loro peculiarità”.

E a seguire quelle riferite al Meccanismo di supervisione unico e al Meccanismo di risoluzione unico:

Il completamento dell’unione bancaria, che al momento poggia sui due pilastri del Meccanismo di supervisione unico e del Meccanismo di risoluzione unico, non può prescindere dall’istituzione del terzo, un sistema unico di assicurazione dei depositi che abbia, a regime, piena capacità di assorbimento delle perdite. Nell’attuale contesto politico ed economico-finanziario, tuttavia, è emerso con chiarezza che non è possibile, al momento, arrivare a un compromesso tra le diverse posizioni degli Stati membri”.

Ora che appare chiaro anche alla nostra Autorità di vigilanza che le difficoltà si annidano, non tanto nella minore dimensione bancaria, quanto nel Meccanismo di risoluzione per le banche (e quindi nel Srb, l’Autorità di risoluzione per le banche), nel credito cooperativo, specie tra le banche che hanno assolto ai propri compiti e doveri attuando correttamente la riforma del 2016, ci si attende un concreto interessamento ed intervento per la tanto auspicata semplificazione della prassi di vigilanza e della regolamentazione europea.

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