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Minibot

Vi spiego verità e bugie sui Mini-Bot. Parla Borghi (Lega)

L'intervista di Luca Telese per Panorama a Claudio Borghi (Lega)

Onorevole Borghi, proviamo a spiegare la guerra dei Minibot? 

(Sorride). Il mio primo video sui Minibot è del 2012. Il primo articolo era apparso un anno prima, nel 2011, su Il Giornale. L’unica differenza è che ancora non avevo immaginato l’aspetto. Abbiamo spiegato al Paese per quale motivo sarebbero un’ottima soluzione a un grande problema: pagare subito tutti i debiti che lo Stato ha con i suoi cittadini.

Però Draghi denuncia i Minibot come un grave pericolo.

(Sorride). Io, per vocazione, sono come Mister Wolf di Pulp Fiction: provo a risolvere i problemi. È facile dimostrare che i Minibot fanno questo.

La prima accusa della Bce è questa: i Minibot sono una moneta parallela.

Falso. Non c’è obbligo di prenderli. Quindi non sono moneta.

Voi fate l’esempio dei buoni pasto.

Ma non solo. Immagini la sua carta di credito. Immagini i suoi assegni. Circolano, ma possono anche non essere accettati. Con i Minibot sarebbe lo stesso.

Seconda obiezione, illustrata per esempio da Tito Boeri: c’è il rischio che si svalutino, fino al 50 per cento.

Questa è davvero una fesseria, se io consento di pagare le tasse con i Btp. È il legame con il pagamento delle tasse che àncora il valore del titolo a una conversione condizionata ma certa. E questo impedisce ogni svalutazione.

Non può escludere che ci sia una svalutazione rispetto all’euro.

Io sono certo che non ci sarebbe.

Ma ipotizzi che ci sia, e che sia del 10 per cento.

Bene. Quando il cittadino X, alla fine del ciclo, andasse a pagare 10 mila euro di tasse avendo speso 90 mila euro di Minibot, quel 10 per cento che risparmia sarebbe un premio per chi dà fiducia allo Stato. Un meccanismo virtuoso, dunque.

L’obiezione di Boeri ipotizza che la svalutazione sia molto più alta.

Sulla base di che? Se lo Stato li ritira a valore pieno, come possono valere di meno? Ho letto quel che dice e mi fa pensare: Boeri non è uno scappato di casa. O è totalmente disinformato oppure devo dubitare della sua intelligenza.

L’obiezione di Draghi è più seria. Si tratta di una nuova moneta, e dunque è vietata dai trattati.

Ripeto. La cosa che definisce la moneta è l’obbligo di accettarla. Per questo la carta di credito non è una moneta. Un assegno non lo è, anche se lo si può usare per pagare.

Seconda obiezione di Draghi: si tratta di nuovo debito.

Qui si arriva a un grave paradosso delle regole europee. 

Quale?

Il debito calcolato per i criteri europei è esclusivamente quello liquidato.

Provi a spiegarlo.

Sei un Comune. Ti serve un idraulico per riparare una perdita in una scuola. Fai una gara, chiami un idraulico, autorizzi una spesa di mille euro.

Bene.

Per l’Europa finché non lo paghi quel debito non esiste.

Anche se è già nel nostro deficit?

Sì, ma non c’entra. Se però emetto un Btp per pagare quei mille euro, il debito emerge.

Un meccanismo perverso.

Siccome nel momento stesso in cui lo emetto ho il debito, la via che sceglie la Pubblica amministrazione è semplice: non pagare.

Quindi se il Minibot non è la soluzione giusta che si fa?

Allora Draghi dovrebbe dire esplicitamente: vogliamo che non paghiate i fornitori, così quel debito non emerge.

Invece il Minibot che effetto ha secondo lei?

Se pagassi con 50 miliardi di Btp normali  non sarebbe la stessa cosa dal punto di vista contabile.

Perché?

Il Minibot sarebbe classificato credito fiscale, non diventa subito nuovo debito.

Ma se poi il Minibot inizia a circolare, con i suoi biglietti, può creare inflazione.

Magari avessimo un po’ di inflazione! Aumenta la domanda interna. Era uno degli obiettivi economici della Bce!

Altri effetti positivi?

La spesa con i Minibot concentrerebbe gli acquisti sugli esercizi di prossimità. Non ci compri un aspirapolvere su Amazon. I Minibot girano.

Dicono: il salumiere non li prenderebbe.

Perché non dovrebbe? Ci pagherebbe le tasse!

Moscovici sostiene: i soliti trucchi italiani per non pagare.

Noi non solo paghiamo i nostri debiti, ma finanziamo l’Ue.

L’ultima obiezione, quella che fa più paura. Il Minibot prepara l’uscita dall’euro.

Perché pur non essendo moneta è un mezzo di pagamento alternativo? Allora vietino le carte di credito e i buoni pasto.

Onorevole Borghi, lei sa bene che se si uscisse dall’euro nessun Paese potrebbe sopravvivere con i buoni pasto usati come circolante!

Lei immagini che un giorno ci sia qualcuno che ci fa uno scherzetto e ci limita, in Italia, i prelievi dei bancomat a 50 euro al giorno.

Perché dovrebbe farlo?

È già accaduto, accadde in Grecia ai tempi del referendum di Tsipras.

Quindi può verificarsi ancora?

Esatto. Se qualcuno dovesse pensare a una simile aberrazione, il fatto che ci sia un deterrente non è un bene?

Cinquanta miliardi di titoli in circolo in forma di banconota lo sarebbero?

Secondo me, sì.

Dicendo questo lei aumenta quei sospetti, allora.

No. Io parto dall’idea di pagare i debiti. Lo aveva progettato  Corrado Passera. E anche Pier Luigi Bersani: lì chiamavano Bersani Bond. Nessuno pensava che lui volesse distruggere l’euro.

Altra obiezione di Boeri: è una patrimoniale occulta.

Questa è particolarmente cretina. Abbiamo detto che se si svalutassero, diventerebbero un premio fiscale. È il contrario, semmai.

Obiezione seria, degli imprenditori: «Io ho un credito, voglio soldi veri».

E infatti noi non obblighiamo nessuno. Se non li vuoi, non li chiedi. La politica di questo governo è dare opzioni senza convincere nessuno. Vuoi Quota cento? Vuoi il Reddito? Vuoi i Minibot? Prego.

Come si limita il rischio di ritrovarsi con una montagna di carta svalutata?

Mettiamo due limiti: uno nella emissione, diciamo 50 miliardi. E l’altro nella quota massima ottenibile: 25 mila euro a persona.

Con che vincoli?

Nessuno. Hai un credito con lo Stato? Lo incassi.

Come ha preso forma l’idea?

Poco dopo il primo convegno dei sovranisti a Pescara, organizzato da Alberto Bagnai. Pensavo: cosa posso portare in quella sede di innovativo? Misi a punto i dettagli e presentai l’idea.

E fu così che nacque la proposta di  usarli anche per gestire un sistema di pagamento alternativo?

Esatto: i miei video nascono così. E per questo sono associati all’uscita dall’euro. Ma null’altro stabilisce un legame tra Minibot e uscita dalla moneta unica. Dopo quel convegno non ne ho parlato più per anni.

Perché?

Sono andato a verificare le alternative. I certificati di crediti fiscale, la moneta positiva…. Tante idee, anche brillanti. Cose teoricamente efficaci, ma vietate dai trattati.

(Estratto di un articolo pubblicato su panorama.it)

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