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Digital Tax

Vi spiego come aumenterà la produttività grazie alla flat tax

Il commento di Edoardo Narduzzi, manager, imprenditore ed editorialista, sulla Flat tax Il nuovo governo italiano sconta nei media lo stesso effetto novità dell’amministrazione Trump. Quasi nessuno, tranne gli analisti più attenti all’evoluzione della società come questo quotidiano, lo aveva considerato come un evento possibile. Non era neppure, per la quasi totalità di editorialisti e…

Il nuovo governo italiano sconta nei media lo stesso effetto novità dell’amministrazione Trump. Quasi nessuno, tranne gli analisti più attenti all’evoluzione della società come questo quotidiano, lo aveva considerato come un evento possibile. Non era neppure, per la quasi totalità di editorialisti e commentatori, un potenziale cigno nero. Semplicemente il possibile governo tra M5S e Lega era un evento senza alcuna probabilità, quindi non contemplato tra i fatti possibili. Non può e non deve perciò sorprendere l’ostilità diffusa che esso incontra in quelle che autoreferenzialmente si fanno chiamare élites o classe dirigente.

Al pari dell’esecutivo di Donald Trump farà politiche in discontinuità soprattutto, ma non solo, in ambito fiscale. Tra queste la flat tax è sicuramente la madre di tutte le riforme fiscali del governo giallo-verde. Così come in pochi scommettevano sul concreto passaggio parlamentare della riforma fiscale trumpiana, approvata invece a passo di carica dal presidente Usa, sono ora tantissimi quelli che pensano che il fisco di Salvini sia una boutade.

Il dibattito sulla utilità o meno di una riforma che introduca la flat tax è datato e sbagliato, perché influenzato dalle arcinote chiavi di lettura della sinistra e del sindacato. «Solo i ricchi ci guadagnano», «viola il principio costituzionale della progressività» e così via. Sfugge il vero punto per il quale l’introduzione della flat tax può essere utile all’economia italiana come vero e proprio shock esterno per rimettere in marcia la produttività.

La stagnazione pluridecennale della produttività è il vero male del Pil italiano. Nessuna delle politiche dal lato della domanda hanno saputo invertirne la tendenza, men che meno gli 80 euro del governo Renzi costati circa 10 miliardi di finanza pubblica. La flat tax rende più conveniente lavorare e soprattutto incentiva il lavoro aggiuntivo o straordinario offrendo un incentivo concreto ai piccoli imprenditori: se accresco il mio output a parità di tempo il carico fiscale sulla produzione aggiuntiva non crescerà.

Data la struttura produttiva del paese la flat tax può produrre concreti effetti positivi sulla malaise produttività italiana. Quanto ai vantaggi dei ricchi, in verità assai pochi in Italia secondo le dichiarazioni dei redditi, si tratta di una discussione mal impostata. La polarizzazione dei patrimoni e dei redditi contemporanei a vantaggio dei vincitori della lotteria “economia della conoscenza” suggerisce imposte ad hoc, anche patrimoniali, per questa classe di redditieri senza bloccare riforme utili al rilancio dell’economia.

 

Articolo pubblicato su ItaliaOggi

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