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Polonia

Vi racconto i Bengodi (non solo sulle pensioni) dei commissari europei

Il commento di Riccardo Ruggeri, già manager, ora analista, imprenditore e saggista

«Firmato il bail-in sotto ricatto tedesco. Tria accusa poi ritratta, gelo in Europa». In questo impeccabile titolo di giornale (La Stampa) c’è la perfetta descrizione di una persona perbene, inidonea a fare il Ministro ai tempi del Ceo capitalism, ma neppure a fare il tecnico imprestato alla politica. Fare politica significa, inutile girarci intorno, fare e ricevere ricatti. Inutile fingere di essere verginelle, cari colleghi delle élite, siamo uomini di panza, noi campiamo, manteniamo il nostro posto nella tavola imbandita del potere, facendo e ricevendo ricatti. Ricatti mostruosi, medi, miserabili, a seconda del peso del nostro ruolo. Ripeto, vale non solo in politica, ma nel business, nel management di vertice, nelle Università, negli Ospedali, nell’Editoria, e ovunque ci siano lotte di potere. E dove ci sono uomini e quattrini ci sono lotte di potere, quindi ricatti. In fondo cos’è il mitico mercato se non un foro boario ove si stringono o si rompono accordi e alleanze in base ai rapporti di forza? Infatti, si dice «È il mercato, bellezza», sotto intendendo «E’ il ricatto, bellezza«. Per questo ho creato Zafferano, intoccabile fino a quanto avrà il bilancio in pareggio: ricavi zero, costi zero. Con Zafferano, il ricatto è impraticabile.

Ci arrivo persino io, un ex Ceo di multinazionali, ex uomo di mondo a sapere che senza ombra di dubbio il «bail-in sia stato firmato sotto ricatto tedesco», e così tutti gli atti di grande spessore politico ed economico. Il fatto che Giovanni Tria l’abbia, prima detto, poi goffamente smentito, è la prova lampante come lui sia una persona perbene, se così non fosse sarebbe stato zitto. È sufficiente visitare, da estraneo, i palazzi di Bruxelles, della Bce, del Fmi, per avere la percezione che il «ricatto» (reciproco) è nell’aria, lo si respira, perché è la cifra di queste organizzazioni. Due piccole notazioni a margine.

1. Un Commissario europeo ha una retribuzione mensile di 30 mila , va in pensione a 58 anni, in cambio però deve inorridire, stigmatizzare, punire i cittadini che vorrebbero andarci, non a 67 ma a 64, pur avendo un trentesimo del suo compenso. Per questo l’hanno eletto Commissario.

2. Perché credete che Donald Trump faccia il cascamorto con uno come Kim Jong-un? Perché Kim ha l’atomica, è un tiranno, forse un pazzo, e sarebbe pronto a sganciarla. E Trump lo sa (così come Barack Obama), per cui subisce il ricatto. Se l’atomica l’avesse Nicolas Maduro farebbe lo stesso.

Lo stesso avviene, ed è sempre avvenuto nel business. Faccio un esempio a caso degli infiniti che potrei raccontare (execution in purezza). Il nuovo Ceo di un’azienda in drammatica crisi, quindi disperato, appena arrivato, si è fatto la convinzione psicologica (nel mio linguaggio «certezza assoluta in assoluta assenza di prove») che i tre fornitori di un componente strategico avessero corrotto il capo degli acquisti e fatto cartello fra loro. Che fare? Licenziare immediatamente il capo degli acquisti. Poi chiamare i tre fornitori insieme, informarli che il Ceo avrebbe assunto quel ruolo e pretendeva da subito uno sconto importante sul prezzo in essere, aumentando i volumi di approvvigionamento ai soli due fornitori con la miglior offerta economica, il terzo sarebbe stato eliminato d’imperio. Mossa diabolica che costringeva i tre fornitori a rompere l’insano accordo che avevano, «uccidere» uno dei tre compari.

Caro Ministro Tria, ora tocca a lei decidere, se vuole diventare come i suoi colleghi che lo criticano resti, e in futuro, taccia, se non ce la fa, si dimetta. Un caro saluto.

 

Articolo pubblicato su ItaliaOggi

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