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Velvet Media

Velvet Media, tutti i giornali che hanno glorificato la società fichetta che ha fatto flop

Rassegna delle testate giornalistiche che per anni hanno elogiato Velvet Media, la società fallita per eccesso di debiti

Prima aveva abolito gli orari di lavoro. Poi, quella che appariva come l’azienda più luminosa e illuminata dell’operoso Nord Est, ci ha preso gusto e ha abolito direttamente i salari e il pagamento dei fornitori. Finisce sommersa dai debiti l’epopea di Velvet Media, da astro nascente a meteora che ha impattato nel peggiore dei modi contro la realtà. Risveglio amaro pure per oltre 200 fornitori, ma anche per lo Stato: i debiti più consistenti l’azienda di Bassel Bakdounes (nella foto) li ha accumulati con l’Inps e Agenzia delle Entrate: quasi 400mila euro di cartelle esattoriali emesse dalla prima e 5 milioni e mezzo di euro che non verranno mai saldati a favore dell’erario.

TUTTI I MIRACOLI MEDIATICI DI VELVET MEDIA

E dire che, a spulciare Google, Velvet Media sembrava lanciatissima e non contro un muro ma verso l’infinito e oltre: di pubblicità i giornali e i giornaloni del nostro Paese gliene hanno fatta tantissima, soprattutto a livello nazionale: “Il caso della Velvet Media, agenzia che si occupa di web marketing e comunicazione: ha deciso di abolire il cartellino. Niente più orari di lavoro e dipendenti liberi di organizzarsi anche le ferie”, riporta questo vecchio servizio della Rai.

Anche il servizio pubblico si era insomma accodato al nugolo di testate locali che festeggiavano l’ascesa di questa arrembante realtà: “Velvet Media va oltre lo smart working: dipendenti liberi di scegliere dove e quando lavorare”, scriveva NordEst Economia, che poi aggiungeva: “Dopo aver inserito nell’organico una manager per la felicità, l’azienda veneta di comunicazione avvia ora questo nuovo esperimento: i dipendenti potranno scegliere se rimanere a casa o andare in ufficio, quante ore lavorare e quando (anche di notte o all’alba, con tanto di chiavi per entrare in sede). Non ultimo potranno programmare in autonomia le ferie”.

Sì, avete letto bene: il manager per la felicità: “Alla Velvet Media di Castelfranco la psicologa in azienda: «I lavoratori felici sono più produttivi»”, titolava la Tribuna di Treviso. “Arriva la psicologa della felicità. Una particolare figura professionale che si occuperà di tutti i dipendenti dell’azienda castellana specializzata nel marketing. Tra gli uffici della Velvet Media, a partire da metà settembre, la sua figura dovrà occuparsi di questo: garantire la felicità all’interno dell’ambiente di lavoro”.

Un’ascesa inarrestabile persino negli anni della pandemia: “Bassel Bakdounes: «Con Velvet Fashion pronti a una grande novità in settembre»”, si leggeva nel settembre del 2021 su fashionmagazine.it;  “Velvet Media, agenzia di marketing veneta, apre una nuova sede a Milano. Gli uffici, siti in via Morimondo 16, sono operativi dal primo marzo. Un’importante espansione, con cui Velvet Media punta a consolidare la propria reputazione collocandosi nella piazza più rinomata in Italia per il marketing, ma anche aumentare la capacità aziendale di servire i clienti a livello nazionale e internazionale”, gli faceva eco qualche mese dopo Engage, riprendendo i comunicati stampa.

Della partita pure Affari Italiani: “Velvet Media, orari aboliti e ferie autonome: “Siamo oltre lo smart working”. Nel catenaccio aggiungeva: “L’agenzia veneta dà il via a un esperimento senza precedenti: addio orari di lavoro e presenza in ufficio, sono i dipendenti a decidere quando e dove lavorare”.

E, ancora: “Settimana corta, il lavoro 4 giorni su 7 piace: Velvet Media lancia l’autogestione dei dipendenti” il titolo di un pezzo del Gazzettino. Persino più entusiastico il racconto offerto dal Mattino di Padova: “Velvet Media, viaggio nell’azienda che ha eliminato l’orario di lavoro: “Io non compro il tempo delle persone ma la loro creatività”. E poi il catenaccio aggiungeva: “Bassel Bakdounes, imprenditore di 43 anni, ha 120 dipendenti a tempo indeterminato e 15 a partita Iva. Soddisfatti i lavoratori: “E’ una grande opportunità per tutti noi. Raggiungere gli obiettivi in maniera efficiente ci consentirà di avere più tempo per la vita privata”.

Dal Nord Est l’entusiasmo mediatico raggiungeva pure il principale quotidiano del Nord Ovest: “L’agenzia Velvet Media abolisce l’orario di lavoro, scatta l’autogestione”, si legge su ‘tuttosoldi” de La Stampa. “Per alcuni mesi i dipendenti potranno scegliere se rimanere a casa o venire in ufficio, quante ore lavorare e quando prendersi le ferie”.

LA LEZIONE DEL CEO

Un clamore mediatico che permetteva all’amministratore delegato illuminato e visionario di salire in cattedra: “Marketing heroes”: lezione di Velvet Media all’Universita’ di Trento – Il 9 maggio Bassel Bakdounes, ceo dell’azienda veneta leader in social media management, salirà in cattedra all’Università di Trento per raccontare la sua esperienza di imprenditore. Bakdounes: “E’ per me un onore poter raccontare agli studenti il mondo di Velvet Media e le lezioni che ho imparato in questi anni, con la speranza che siano di aiuto e di ispirazione”.

Andava oltre, abbondando di maiuscole, newsfood: “VELVET MEDIA “LEADER DELLA CRESCITA”, l’azienda specializzata nel marketing e nella vendita online, per il quarto anno consecutivo, nella classifica del Sole 24 Ore dedicata alle aziende italiane a più alto tasso di sviluppo”. E poi non paga già assicurava altri riconoscimenti: “A breve sarà diffusa anche l’analoga classifica del Financial Times, che da tre anni consecutivi premia l’agenzia. Il titolare, Bassel Bakdounes: “Merito delle nostre strategie innovative, ora continuiamo a crescere grazie ai digital pack da proporre alle pmi. Attesa una crescita del 25% nel 2022”.

Altro giro altri facili entusiasmi, sempre da newsfood: “CURRICULUM ANONIMO, VELVET MEDIA RIVOLUZIONA LA SELEZIONE DEL PERSONALE”. Treviso Today ci informava persino di scoperte scientifiche da far venire la pelle d’oca: “Neuromarketing: Velvet Media lancia la novità del caschetto che capta le emozioni umane”. Nel dettaglio: “La società trevigiana leader nel social media marketing ha acquistato e personalizzato i software dell’innovativo strumento usato per l’analisi neuroscientifica. Bakdounes: “Codificare le emozioni è la nuova frontiera della comunicazione, sapremo identificare le parti del cervello che attiviamo nelle persone con le nostre immagini e parole”.

E poi, ancora: “Svolta rosa nel board di Velvet, entrano due giovani donne top manager”. Come se assumere due donne, o due giovani, o due giovani donne, meritasse una notizia. Non contenti, si spingevano oltre: “Velvet Media: l’azienda trevigiana che insegna agli statunitensi a usare Facebook”. Tutto vero.

L’ENTUSIASMO DI “STORIE DI ECCELLENZA”

Sulla stessa lunghezza d’onda storiedieccellenza.it: “VELVET MEDIA NON SI FERMA PIU’: E’ “LEADER DELLA CRESCITA 2020” PER IL SOLE 24 ORE”. E poi: “Ventesima posizione, un fatturato che cresce più del cento per cento e prospettive di un ulteriore raddoppio entro fine anno. Sono questi i dati che hanno reso Velvet Media “Leader della Crescita del 2020” nella classifica appena pubblicata da Il Sole 24 ore. I dati che pongono Velvet Media tra i giganti del business nazionale sono chiari. Il tasso di crescita tra il 2015 e il 2018 è arrivato a +112,28%, grazie ad un fatturato passato in un triennio da 343.000 euro a 3.281.000 euro.”

Piccola curiosità: storiedieccellenza.it, sebbene non compaia direttamente, difetti di informazioni nel footer e di un vero e proprio colophon con le coordinate editoriali, è di Velvet Media, come si può intuire dal banner pubblicitario in home e da questa mail che chiude la pagina “Chi siamo”.

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Un altro articolo reclamizzava: “VELVET MEDIA DIVENTA HOLDING E FA VOLARE IL FATTURATO: +55%. PRESTO ALTRE 16 ASSUNZIONI”.  Si legge: “Velvet Media, azienda veneta leader nel marketing digitale, continua a evolversi e diventa Velvet Holding. Da “semplice” agenzia Velvet si evolve così in incubatrice di progetti di marketing ad alto potenziale innovativo, quali le startup Vendere Online e Just X e le divisioni specializzare Velvet Healthcare & Beauty e Velvet Fashion.”

“Missione Usa per Velvet Media: focus sul social media management” un vecchio articolo di CorCom del gruppo editoriale Digital360. “L’agenzia trevigiana apre una sede a Denver, in Colorado, per valorizzare la sua attività di lead generation. Il founder Bassel Bakdounes: “Stile italiano e creatività faranno la differenza”.

LA GIRAVOLTA DI REPUBBLICA SU VELVET MEDIA

Chiudiamo con Repubblica, che il 27 maggio del 2022 titolava: “Viaggio nell’azienda che ha abolito orari e ferie: “Non compro il tempo, ma la creatività dei miei lavoratori”. E, nel catenaccio: “Le voci dei dipendenti della Velvet Media di Castelfranco Veneto: “Portare il cane al lavoro contribuisce a diffondere in clima disteso e informale”. Seguiva persino un video-reportage.

Scriveva il quotidiano capitolino: ” C’è un’azienda in cui il titolare gira tra un ufficio e l’altro con lo skateboard, dove i dipendenti possono portarsi il cane e dove al posto della pausa sigaretta c’è il momento videogames. Ma soprattutto c’è un’azienda dove l’orario di lavoro non esiste più e dove ognuno può fare un po’ come gli pare, a patto che rispetti il gruppo e garantisca la qualità del prodotto finale.”

Il 19 luglio del 2023, esattamente un anno dopo, Repubblica però cambiava registro: “Fallisce per bancarotta l’azienda che aveva cancellato l’orario di lavoro: aveva ‘abolito’ anche gli stipendi”. Nel catenaccio: “I dipendenti rimasti per mesi senza salario e tredicesime”. Chissà che avranno detto i lavoratori di Velvet Media al famoso manager della felicità aziendale, o con quali soldi avranno riempito la ciotola a Fido, che potevano portare con sé in azienda.

Che le aziende falliscano, anche per gestioni non sempre trasparenti, è nell’ordine delle cose. Proprio per questo il racconto dei quotidiani dovrebbe forse essere più accorto e prudente, perché dalla cronaca allo storytelling a quanto pare il passo è breve. L’inciampo però rumoroso. Una lezione a quanto pare difficile da imparare, visto questo articolo del Corriere del Veneto: “Il fondatore di Velvet Media, l’azienda fallita dopo aver abolito l’orario di lavoro: «La mia colpa? Essere un sognatore»”.

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