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Come vanno i conti di Unicredit con Orcel

UniCredit batte le attese: in nove mesi utili a 8,7 miliardi. Confermati i target per il 2025. Ai soci distribuiti oltre 9,5 miliardi nel 2025, metà dei quali sotto forma di cedola.

Come vanno i conti di UniCredit? Ecco numeri, confronti e scenari tratti dai primi mesi nove mesi del 2025.

I CONTI DEI PRIMI 9 MESI DI UNICREDIT

UniCredit ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con un utile netto record di 8,75 miliardi, in crescita del 12,9% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Nel solo terzo trimestre l’utile è salito del 4,8% su base annua a 2,6 miliardi, contro i 2,4 miliardi previsti in media dal consensus tra gli analisti pubblicato sul sito internet dell’istituto.

COME VANNO COSTI E RICAVI

Tornando ai nove mesi, i ricavi sono rimasti invariati a 18,8 miliardi (+0,3% nel trimestre), con interessi netti a 10,3 miliardi (-3,7%) e commissioni a 6,5 miliardi (+3,4%). I costi operativi si sono attestati a 6,9 miliardi (+0,4%), per un rapporto cost/income al 36,8% (era al 36,6% nei nove mesi 2024).

Quanto alla solidità patrimoniale, il coefficiente Cet 1 è pari al 14,8%, “grazie alla solida generazione organica di capitale pari a 2,6 miliardi e altri elementi che bilanciano gli impatti negativi della regolamentazione”.

CAPITOLO DIVIDENDI

Il cda ha approvato anche la distribuzione di un acconto sul dividendo da 2,17 miliardi, pari a 1,4282 euro per azione. L’interim dividendo sarà messo in pagamento il 26 novembre 2025 con data di stacco 24 novembre.

IL RUOLO DI COMMERZBANK E ALPHA PER UNICREDIT

Sui conti del gruppo capeggiato da Andrea Orcel si fanno sentire gli effetti di partecipazioni e investimenti. “L’allocazione disciplinata del capitale continua a rinforzare gli utili strutturali” e “il consolidamento a patrimonio netto di Commerzbank e Alpha Bank, l’internalizzazione del business assicurativo ramo vita in Italia e gli investimenti in Vodeno e Alpha Bank Romania rafforzano il mix geografico e di clientela, incrementando la redditività ricorrente, e supportano una maggiore e più sostenibile capacità di distribuzione dal 2026 in avanti”, si legge nella nota di UniCredit a commento dei conti trimestrali.

GUIDANCE CONFERMATA

UniCredit conferma la guidance sui risultati 2025 e sulla distribuzione di capitale ai soci. Nell’intero esercizio – sottolinea la nota sui conti trimestrali – l’utile è previsto a circa 10,5 miliardi “escluse potenziali azioni manageriali a beneficio” degli anni 2026-2027 “e oltre”. Il gruppo, inoltre, “continua a sbloccare opportunità dalle recenti iniziative strategiche, tramite le quali [si attende, ndr] un ulteriore rafforzamento degli utili ricorrenti e della generazione di capitale nel 2026 e nel 2027″.

LE PROSPETTIVE NEL MEDIO PERIODO

Le ambizioni di medio periodo “rimangono invariate, con un utile netto nel 2027 superiore a 11 miliardi, Rote superiore al 20%, e crescita a doppia cifra di utile e dividendo per azione nel periodo 2024-2027”.

La distribuzione totale ai soci a valere sul 2025 è confermata pari o superiore 9,5 miliardi, dei quali almeno 4,75 miliardi nella forma di dividendo in contanti. La tranche residua del riacquisto di azioni a valere sul 2024, pari a 1,8 miliardi, inizierà entro la fine di ottobre.

TARGET AL RIALZO IN VISTA PER UNICREDIT

“Pensiamo che rivedremo i target, probabilmente al rialzo, con i risultati di fine anno”, ha annunciato l’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, in un’intervista a Cnbc. “Stiamo considerando di fare un numero di nuovi investimenti per accelerare la performance soprattutto di 2027 e 2028 e un po’ del 2026”, ha aggiunto.

IL COMMENTO DI ORCEL AI CONTI

UniCredit “ha conseguito ancora una volta una serie di risultati record, con ricavi netti in rialzo del 1,2% e costi in calo dello 0,1% rispetto allo scorso anno, assorbendo l’allargamento del nostro perimetro”: così Orcel commenta i risultati del gruppo nei primi nove mesi del 2025.

“Confermiamo la nostra guidance per un utile netto di circa 10,5 miliardi nel 2025 prima di ogni iniziativa manageriale per rafforzare ulteriormente i nostri risultati futuri, e siamo sulla buona strada per portare a termine il nostro migliore anno di sempre”, aggiunge. “Con l’accelerazione della nostra strategia e con l’impiego del capitale in eccesso per creare valore – rivendica il banchiere -, abbiamo migliorato la nostra traiettoria leader nel settore per utili e distribuzione agli azionisti”.

“Questi risultati riflettono la disciplina nell’attuazione della nostra strategia, e ho fiducia nel fatto che continueremo a costruire valore sostenibile per tutti gli stakeholder”, conclude. Per UniCredit si tratta del 19esimo trimestre consecutivo di “crescita redditizia”, di un “terzo trimestre record” e dei “migliori nove mesi di sempre”.

CHE COSA STA SUCCEDENDO AL DOSSIER COMMERZBANK

“Non ci siamo arresi” su Commerzbank, “stiamo osservando come investitori quanto valore possono creare ancora. A un certo punto spero che ci si renda conto che, vista la composizione del gruppo, un’integrazione o una maggiore partnership possono generare molto valore”, ha dichiarato Orcel a Cnbc.

Orcel ha ricordato che UniCredit si trova in Commerzbank perché è “stata invitata”: “pensavamo di avere una transazione che sarebbe stata molto diversa dall’avere oggi una quota”, ha spiegato. “Quando la situazione è cambiata abbiamo dovuto prendere una decisione” e l’attuale investimento “per i nostri azionisti è un ottimo affare e dà opzionalità strategica”

“Speriamo che porti a qualcosa di più”, ha ribadito, “ma siamo calmi perché nel frattempo è uno dei motori che contribuisce” alla crescita del gruppo. Nel lungo termine, in ogni caso, l’interesse prevalente è quello degli stakeholder del gruppo, quindi “se in linea teorica arrivasse qualcuno a offrire un prezzo interessante” per la quota in Commerzbank, “lo valuteremo, così come valutiamo tutto”.

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