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Che cosa succederà a Unicredit di Orcel in Germania?

Fatti e scenari su Unicredit fra Italia e Germania. La lettera di Francis Walsingham

Caro direttore,

ci risiamo. Nel 2008, nel bel mezzo della crisi Lehman, le autorità finanziarie tedesche impedirono a Unicredit di usare la liquidità tedesca per soccorrere il resto del gruppo. Negli aumenti di capitale che si resero necessari, le fondazioni bancarie italiane (Cariverona e Crt) si diluirono, perdendo il controllo dell’istituto in cui fino a quel momento pesavano moltissimo. Anni dopo ci pensò Mustier, l’amministratore delegato francese ex ufficiale della Legione Straniera, ad assestare un’ulteriore mazzata alle fondazioni, varando un aumento di capitale monstre.

Non c’è da stupirsi se da allora i ministri delle Finanze italiane vivono con il cuore in gola, timorosi di perdere il sostegno di Gae Aulenti nelle continue emissioni di titoli di Stato italiani. Unicredit come sottoscrittore di Btp non è né Intesa Sanpaolo né Generali, ma pesa comunque parecchio. Al punto che i più stretti consiglieri del ministro tedesco delle Finanze, Lindner – l’unico politico a Berlino ad accogliere con cauto ottimismo la zampata di Orcel – insistono sulla necessità che Unicredit si disfi del fardello del debito pubblico italiano. Lo ha dichiarato a chiare lettere anche Lars Feld, l’accademico tedesco che è uno dei saggi economici di Lindner, e lo ha ricordato perfidamente Moody’s, l’agenzia di rating americana.

Quest’ultima, in particolare, è stata molto esplicita ricordando che Unicredit potrebbe avere un rating migliore, se solo non fosse penalizzata dal debito pubblico italiano. Anche i muri sanno quanto le informative degli apparati italiani siano piene di alert su Unicredit: quanto ancora rimarrà “patriottica” la banca?

Quanto più cosmopolita è il vertice di Unicredit, tanto più acuti si fanno i timori del deep state italiano. Era così per il McKinsey boy Alessandro Profumo, che rese Unicredit “the European bank”, non andò meglio con Mustier che era francese e dunque perennemente sospettato di tramare per un matrimonio con SocGen, e la saga continua con Andrea Orcel. D’altra parte a Palazzo Chigi ricordano bene come rifiutò le coccole del Mef per digerire il Monte dei Paschi di Siena.

Francis Walsingham

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