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Banca Generali

Tutti i piani di Banca Generali

Che cosa prevede il piano triennale 2022-2024 di Banca Generali   “Ci prepariamo a una nuova fase di forte crescita per la nostra banca valorizzando i nostri punti di forza: qualità dei professionisti, cultura orientata all’innovazione e impegno nella sostenibilità”. Lo ha detto l’ad di Banca Generali, Gian Maria Mossa, alla presentazione del piano triennale…

 

“Ci prepariamo a una nuova fase di forte crescita per la nostra banca valorizzando i nostri punti di forza: qualità dei professionisti, cultura orientata all’innovazione e impegno nella sostenibilità”. Lo ha detto l’ad di Banca Generali, Gian Maria Mossa, alla presentazione del piano triennale 2022-2024 della banca controllata dalla compagnia di assicurazioni. “C’è un trend strutturale molto forte a sostegno della nostra industria, e la peculiarità del nostro modello di business ci fa essere ancora più ottimisti”,  ha aggiunto l’Amministratore delegato.

I risultati dell’ultimo triennio

Banca Generali ha realizzato numeri da record nell’ultimo triennio 2019-2021. I risultati preliminari del 2021 hanno evidenziato utili netti per 323,1 milioni di euro, in crescita del 18 per cento, con ricavi totali a 779,3 milioni di euro, che fanno segnare un +26 per cento. Banca Generali è tra i più attivi gestori italiani del risparmio grazie all’integrazione tra la rete dei gestori e una piattaforma di banking particolarmente avanzata, in Borsa arriva a capitalizzare 4,2 miliardi di euro.

I numeri di Banca Generali

Il piano strategico e finanziario 2022-2024 di Banca Generali punta ad accelerare la crescita organica attraverso una raccolta netta totale di 18-22 miliardi nel triennio considerato, con la quota più rilevante, 13-16 miliardi, che dovrebbe essere generata in forma organica, tramite incremento della quota in portafoglio dei clienti attuali e acquisizione di nuova clientela. La Banca prevede un incremento dell’utile netto ricorrente pari a +10-15% e stima di distribuire dividendi in aumento agli azionisti e pari a 7,5-8,5 euro per azione cumulati nel periodo 2022-2025. La società punta ad allargare il target della clientela, “raggiungibile con un’offerta e con soluzioni maggiormente personalizzate, caratterizzate da un servizio reso ancor più efficace ed efficiente dal binomio consulente-tecnologia”.

Crescita dimensionale: i 2/3 generata dalla rete esistente

Per quanto riguarda la crescita dimensionale, circa due terzi del totale del flusso cumulato di raccolta netta sarà generata in modo organico dalla rete esistente tramite incremento dello share of wallet e acquisizione di nuova clientela. Le masse gestite e amministrate per conto della clientela a fine 2024 vengono stimate in un range di 105-110 miliardi di euro. “Il dato non tiene conto di eventuali operazioni di crescita esterna e include una performance di mercato prudenziale pari a circa l’1% all’anno nell’arco di piano“, sottolinea Banca Generali. Si stima un’incidenza delle soluzioni gestite, pari al 52% del totale a fine 2021, in un range compreso tra il 52% e il 56% al 2024. Le masse riferite ai contratti di consulenza evoluta, pari all’8,5% delle masse totali a fine 2021, sono attese in crescita in un range compreso tra l’8,5%-10,5% al 2024.

La distribuzione dei dividendi

Banca Generali intende distribuire dividendi “secondo una cash view in crescita costante puntando a ridurre la volatilità dei dividendi attraverso una maggiore flessibilità del payout”. Il prossimo maggio sarà erogata una maxi-cedola da 1,95 euro per azione in seguito ai risultati del 2021, successivamente l’istituto prevede tra il 2022 e il 2024 un payout compreso tra il 70% e l’80% sulla quota di utili ricorrenti, e tra il 50% e il 100% su quella degli utili variabili. Poste queste premesse, la banca si aspetta di poter distribuire 7,5-8 euro per azione di cedole cumulate nel periodo 2022-25, di cui 2,25 già annunciati. “Ragioniamo su un dividendo per cassa, cioè sui soldi che verranno distribuiti effettivamente sull’anno solare – ha spiegato l’AD Mossa -. Quindi ci sarà un meccanismo di divisione per tranche, in cui ogni volta ci sarà un pezzo del dividendo di competenza più un pezzo del dividendo di competenza dell’anno precedente.  Banca Generali distribuirà una cedola il 21 febbraio. Pagheremo la seconda tranche del dividendo sull’utile 2020 pending e poi il resto sull’utile 2021”. L’Ad ha sottolineato che l’obiettivo “crescere sui dividendi per gli anni successivi”.

I tre pilastri del piano strategico

Il piano di Generali si basa sui tre pilastri strategici attorno ai quali è costruita la vision della Banca: essere la prima banca private, unica per ‘valore del servizio’, ‘innovazione’ e ‘sostenibilità’. Nel dettaglio gli obiettivi sono: l’aumento del target di mercato potenziale, spingere l’acceleratore sulla Data Driven Bank e infine sostenibilità verso gli stakeholder. La nuova strategia attribuisce un ruolo centrale ai consulenti finanziari, e abbina tecnologia e sostenibilità ambientale. “Ci prepariamo a una nuova fase di forte crescita per la nostra bancavalorizzando i nostri punti di forza: qualità dei professionisti, cultura orientata all’innovazione e impegno nella sostenibilità. Il piano – ha ricordato l’ad Mossa illustrando i tre punti chiave – mette al centro le nostre persone, le stesse che parteciperanno a queste nuove sfide orientate alla crescita sostenibile. “.

Aumento del target di mercato potenziale

Il nuovo piano strategico si prefigge l’obiettivo di avvicinare e accompagnare nuovi segmenti di clientela al mondo della consulenza e alla propria gamma di soluzioni grazie a un’offerta sempre più personalizzata e a modelli di servizio scalabili dai propri consulenti finanziari.

La Data Driven Bank

Banca Generali vuole, nel tempo, diventare sempre più digitale e interattiva e punta a espandere l’ecosistema di piattaforme e strumenti digitali per creare una rosa di soluzioni ancora più a misura dei bisogni dei consulenti finanziari e dei clienti. Le nuove direttrici di sviluppo vogliono valorizzare i big dati per generare nuove modalità di crescita nel servizio, nella relazione di fiducia, e nello sviluppo territoriale.

La sostenibilità verso gli stakeholder

Sostenibilità è la parola d’ordine anche per Generali che ha l’obiettivo di arrivare a 0 emissioni nel 2040. Attraverso trasparenza, efficienza e qualità del servizio punta a far crescere l’approccio sostenibile fissando nuovi target nel dichiarato rispetto dell’ambiente e delle persone pur cercando di creare valore per tutti gli stakeholder.

Poco spazio per grandi acquisizioni

L’Ad Mossa ha escluso che vi siano grandi acquisizioni all’orizzonte. “Non vedo spazi per fare grandi aggregazioni, ma ovviamente sceglierà l’azionista. Fare piccoli deal è più probabile“, ha detto. “D’altra parte – ha aggiunto – ci sono piccole realtà che hanno bisogno di farsi consolidare da realtà più grosse. Piccolo e bello non vale più”.

Inflazione: un problema serio

L’Ad di Banca Generali si è detto preoccupato dalle spinte inflazionistiche degli ultimi mesi. “Personalmente credo il problema inflattivo sia serio, anche perché è un problema che ha componenti che stiamo sottovalutando”. Ad esempio “le criptovalute favoriscono l’emissione, visto che la velocità della moneta contribuisce alla definizione dei prezzi. In ogni caso l’inflazione nei prossimi due-tre anni dovrebbe riassorbirsi Mossa ha tenuto a sottolineare che Banca Generali ha comunque costruito dei portafogli che tengano conto dei rischi inflazionistici.

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