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Sparkle Grecia

Come andranno i conti di Tim (e come va in Borsa)

I dettagli sui conti della trimestrale di Tim, i riflessi sul titolo in Borsa e le previsioni di Gubitosi

Poco entusiasmo oggi in Borsa il titolo Tim dopo i numeri della trimestrale diffusi ieri. Ecco tutti i dettagli sui conti del primo trimestrale.

COSA SUCCEDE AL TITOLO TIM IN BORSA

Brusco scivolone di Tim a Piazza Affari, all’indomani della trimestrale presentata ieri a Borsa chiusa. Il titolo – in territorio negativo per tutta la mattinata – ha chiuso la giornata a meno 8,63%.

RICAVI IN DISCESA

Nel primo trimestre 2020 i ricavi totali del gruppo si sono attestati a 4 miliardi di euro (-8,4%). Sul fronte Italia i ricavi sono scesi a 3,1 miliardi, segnando un -11%, con i ricavi da servizi che scendono del 9,3%.

Il margine operativo lordo, in Italia, è scivolato a 1,23 miliardi (-11,6%), ma il contributo positivo del Brasile fa “tenere” il margine operativo lordo di gruppo,,che va giù a 1,54 miliardi (-8,5%).

LOCKDOWN SPINGE TRAFFICO

Il lockdown ha spinto il traffico: cresciuto fino all’80% sulla rete fissa e del 30-40% sul mobile e di 11 volte nelle applicazioni video per smart working. Per far fronte a tutto questo, la società ha effettuato investimenti per 600 milioni di euro.

UTILE TRIPLICATO

Utile netto reported è più che raddoppiato su base annua, a 591 milioni di euro (+216%). Un risultato positivo dovuto, soprattutto, alla plusvalenza netta da 441 milioni realizzata grazie alla fusione di Inwit con Vodafone.

RIDUZIONE DEBITO

Tra le buone notizie per l’azienda, da segnalare la riduzione dell’indebitamento finanziario netto, di 923 milioni di euro nel trimestre. A fine marzo la posizione finanziaria netta di Tim era pari a 26,7 miliardi (21,7 miliardi su base after lease) con una riduzione di 1,8 miliardi in un anno, di cui la metà nell’ultimo trimestre.

L’operating cash flow cresce del 14% a 788 milioni, grazie ai minori costi e all’ottimizzazione della gestione del capitale circolante.

DEBITO VERSO ULTERIORE RIDUZIONE

E il debito dovrebbe scendere ancora. Con il nuovo accordo sula cessione delle torri Inwit ad Ardian e Canson e la vendita del 4,3% di azioni di Inwit nelle scorse settimane dovrebbero entrare oltre 2 miliardi, mentre la vendita di una quota della rete in rame al fondo Usa Kkr dovrebbe ridurre il debito di oltre 1,8 miliardi. Insomma, altri 4 miliardi circa entro fine anno.

RETE UNICA

Sullo scorporo della rete “siamo sulla buona strada” e inoltre “il contesto politico è sempre più a favore di un’unica rete”, ha detto Gubitosi, ad di Tim, nel corso della conference call sui conti del primo trimestre. Sul lato della rete fissa, ha aggiunto, continua la due diligence con Kkr per il 40% della rete passiva, quel tratto di network che va dalle centraline agli edifici.

LA TRATTATIVE CON IL FONDO KKR

Nel frattempo, continuano le trattative con il fondo Kkr, che dovrebbe entrare in società con Tim sul fronte della rete secondaria in rame. Gli accordi di esclusiva per tale cessione dovrebbero arrivare entro fine giugno.

LO SCENARIO PER TIM

L’impatto del Covid “è stato negativo a breve, le implicazioni saranno positive nei prossimi mesi, la digitalizzazione sta accelerando, tutti i nostri clienti e l’intera collettivita’ hanno capito quanto e’ importante la connettivita’”. Lo ha sottolineato Luigi Gubitosi, amministratore delegato di Tim, nel corso della conference call sui dati del primo trimestre. Gubitosi ha poi sottolineato che il governo immetterà 2,7 miliardi nell’industria delle tlc, tra scuole, voucher per famiglie e imprese, investimenti nelle aree grigie. Riguardo all’impatto Covid in particolare Gubitosi ha spiegato come sia difficile “quantificare l’ impatto, ci sono impatti diretti, relativamente semplici da calcolare e altri impatti” piu’ difficili da individuare. In ogni caso, ha aggiunto, “cominciamo a vedere un miglioramento dei Kpi, stiamo facendo la cosa giusta”.

Qui il comunicato stampa integrale.

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