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Tax Free Shopping Aeroporto

Tax Free Shopping, ecco le novità (pessime)

Perché critico le decisioni del ministero del Turismo sul Tax Free Shopping. L'intervento di Arturo Aletti,  già amministratore delegato dal 1989 al 1998 della società GlobalBlue Italia

Caro direttore,

e quindi si pensa di attrarre più turisti in Italia a fare shopping detassato con una spesa minima da 70€ invece dei precedenti  154€, continuando però a rimborsare un terzo meno dell’IVA promessa e dovuta?

Certo, ci vuole un bel gruppetto di decisori pubblici incompetenti per dare retta a dei portatori d’interesse spacciati per portatori esclusivi di competenze, se ci si compiace dell’approvazione di una simile norma!

Ben diverso sarebbe stato l’effetto di aumentare per primi i rimborsi effettivi ai turisti rispetto all’IVA dovuta, annunciando in tutto il mondo che l’Italia diventava la destinazione più conveniente ed attrattiva per venirvi a fare shopping detassato.

Una volta tanto avremmo preceduto i Paesi nostri concorrenti nell’attrarre turisti, invece di inseguirli, come stiamo facendo con la norma approvata.

Ma, evidentemente, conta più l’interesse di un paio di intermediari multinazionali e dei loro partner del lusso e della moda a far quattrini sui rimborsi, che non l’appeal di milioni di turisti che guardano alle condizioni dello shopping detassato come ad uno dei motivi determinanti  durante i loro viaggi.

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