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Perché la Svezia sul 5G si affida a Samsung e società scandinave

La Svezia vieta Huawei e Zte dalle reti di telecomunicazioni 5G. La mossa segue gli avvertimenti dei servizi di sicurezza sulla minaccia rappresentata dalla Cina. Tutti i dettagli   L’ultimo stop alle tecnologie cinesi di Zte e Huawei per le reti 5G proviene dalla Svezia. Martedì la Svezia ha vietato per motivi di sicurezza l’uso…

 

L’ultimo stop alle tecnologie cinesi di Zte e Huawei per le reti 5G proviene dalla Svezia. Martedì la Svezia ha vietato per motivi di sicurezza l’uso di apparecchiature tlc delle cinesi Huawei e Zte nella sua rete 5G in vista di un’asta dello spettro programmata per il prossimo mese.

Lo ha deciso l’Autorità per le poste e telecomunicazioni svedese (Pts) che ha vietato ad alcuni operatori che stanno facendo richiesta di accedere alle nuove reti, di utilizzare materiali e tecnologie made in China.

L’authority ha dichiarato che la decisione segue i consigli delle forze armate e dei servizi di sicurezza del paese, che hanno descritto la Cina come “una delle maggiori minacce per la Svezia”.

L’ASTA IN PROGRAMMA A NOVEMBRE

La prima asta per aggiudicarsi le frequenze è prevista il 10 novembre.

I quattro operatori sono Hi3G Access, Net4Mobility, Telia Sweden e Teracom, una partnership tra l’azienda di telecomunicazioni svedese Tele 2 e la norvegese Telenor.

La Pts ha riferito che le quattro aziende sono state individuate in base alla legge entrata in vigore il 1° gennaio.

LE CONSEGUENZE DEL PROVVEDIMENTO SVEDESE

In base al provvedimento assunto dalla Pts, se infrastrutture già esistenti verranno utilizzate per fornire servizi per le reti 5G, i prodotti Huawei e Zte dovranno essere eliminati e sostituiti al più tardi entro il 1° gennaio 2025. Inoltre, “se funzioni centrali dipendono da personale o funzioni poste in Paesi stranieri”, queste dovranno essere dismesse entro il 1° gennaio 2025 e sostituite con personale residente in Svezia.

RITARDI PER IL LANCIO DEL 5G?

Ma la mossa svedese rischia di rallentare lo sviluppo della rete di prossima generazione secondo gli analisti.

“Il divieto lascia agli operatori di rete meno opzioni e rischia di rallentare il lancio del 5G nei mercati in cui la concorrenza è ridotta”, ha dichiarato a Reuters Ben Wood, capo della ricerca di CCS Insight.

Come ha ricordato il Financial Times, Tele2, il secondo operatore di telecomunicazioni svedese, ha utilizzato proprio Huawei e altri fornitori nella sua prima rete 5G lanciata a maggio.

LA REPLICA DI PECHINO

Immediata la reazione del governo di Pechino. “Esortiamo il governo svedese a rispettare i principi del mercato di sviluppo aperto e concorrenza leale, a rivedere le sue decisioni”. Si legge in una dichiarazione sul sito web dell’ambasciata cinese in Svezia.

VANTAGGIO PER LE EUROPEE ERICSSON E NOKIA?

Non va dimenticato che in Svezia ha sede Ericsson, uno dei principali fornitori di apparecchiature per le telecomunicazioni in Europa e il più grande rivale di Huawei.

Probabilmente Ericsson e la finlandese Nokia trarranno vantaggio dal divieto a livello locale. Anche se il colosso sudcoreano Samsung ha già vinto alcuni accordi 5G in Svezia.

LE PRESSIONI STATUNITENSI CONTRO HUAWEI

Il divieto in Svezia rappresenta l’ultima mossa in una lotta geopolitica contro Huawei, bersaglio dell’amministrazione Trump. Gli Stati Uniti stanno spingendo infatti i loro alleati ad escludere le apparecchiature di telecomunicazioni cinesi dalle nuove reti mobili 5G.

Washington sostiene che le apparecchiature Huawei potrebbero essere utilizzate da Pechino per spiare i governi nazionali. Finora Huawei ha sempre negato di essere un rischio per la sicurezza nazionale.

Già a luglio il Regno Unito ha ordinato l’eliminazione completa delle apparecchiature Huawei dalla rete 5G britannica entro il 2027, diventando uno dei primi paesi europei a farlo. Secondo il Financial Times, la decisione svedese anticipa nuove restrizioni in Germania. Quello tedesco è uno dei mercati più grandi di Huawei.

 

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