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Perché Gualtieri non ci convince sul Mes. L’appello dei prof. di sinistra

"La carenza di chiarezza nel dibattito pubblico in merito alle condizioni del ricorso al Mes sia particolarmente grave, i cittadini hanno diritto di essere correttamente informati a riguardo".

Illustre ministro Gualtieri,

nonostante il miglioramento delle condizioni di finanziamento dello Stato italiano sul mercato dovute all’azione della Bce, alcune forze politiche continuano a invocare il ricorso alla linea di credito del MES finalizzata al contrasto alla pandemia da Covid-19.

Lo scorso 16 settembre abbiamo pubblicato (in economiaepolitica.it e Micromega) una lettera aperta in cui le chiedevamo di fare chiarezza sulle condizioni di accesso alla linea di credito del Mes finalizzata al contrasto della pandemia da Covid-19.

La lettera, sottoscritta da 35 economisti di diverse università italiane, purtroppo non ha trovato risposta e allora noi insistiamo – più numerosi – nel chiedere una sua replica. Riteniamo, infatti, che la carenza di chiarezza nel dibattito pubblico in merito alle condizioni del ricorso al MES sia particolarmente grave e che i cittadini abbiano diritto di essere correttamente informati a riguardo.

È ben noto che il Commissario Europeo Paolo Gentiloni ha ripetutamente affermato che “le condizionalità macroeconomiche che hanno caratterizzato la crisi precedente sono state eliminate per queste linee di credito straordinarie destinate alla sanità”; d’altronde lei stesso ha affermato che “grazie al negoziato da noi condotto non esistono condizionalità oltre la spesa delle risorse in ambito sanitario”. E tuttavia, la legislazione europea (e in particolare il Regolamento 472/2013) sembra indicare per il debitore il regime di “sorveglianza rafforzata”, in base al quale può essere richiesto di “adottare misure correttive volte a evitare ogni problema futuro riguardante il finanziamento sul mercato”. Inoltre l’art.14 del trattato del Mes stabilisce che “il suo Consiglio di Amministrazione adotterà direttive particolareggiate inerenti alla modalità di applicazione” dopo che la domanda sia stata avanzata, e che il paese debitore sarà sottoposto a sorveglianza post-programma sui suoi conti pubblici sino alla restituzione del 75% dell’importo dovuto.

Il contrasto tra quelle affermazioni e la lettura dei documenti ufficiali pare stridente. Lei sa perfettamente che il tema è della massima importanza. Il Paese sta affrontando una crisi inedita innescata dalla pandemia e la condizione delle finanze pubbliche, già difficile prima di questo shock, sta ulteriormente e gravemente deteriorandosi. Sapere se effettivamente vi siano novità giuridicamente rilevanti nell’accesso alla linea di credito “pandemica” del Mes, o solo accordi politici che rischiano di essere accantonati in un prossimo futuro, è della massima importanza. Conoscere le condizioni di questo eventuale nuovo debito è essenziale per orientarsi nella scelta a favore o contro l’accesso al Mes.

Confidiamo in una sua risposta finalmente chiarificatrice.

Adesioni

 

Nicola Acocella, Università di Roma “La Sapienza”

Giuseppe Amari, Fondazione G.Matteotti

Roberta Arbolino, Università di Napoli L’Orientale

Amedeo Argentiero, Università di Enna Kore

Simona Balzano, Università di Cassino e Lazio Meridionale

Leonardo Bargigli,  Università degli Studi di Firenze

Fabio Berton, Università di Torino

Annaflavia Bianchi, economista, Bologna

Maria Luisa Bianco, Università del Piemonte Orientale

Paolo Borioni, Università di Roma “La Sapienza”

Emiliano Brancaccio, Università del Sannio

Paolo Brunori,  Università degli Studi di Firenze

Rosaria Rita Canale, Università di Napoli “Parthenope”

Enza Caruso, Università di Perugia

Domenico Cersosimo, Università della Calabria

Sergio Cesaratto, Università di Siena

Roberto Ciccone, Università di Roma Tre

Carlo Clericetti, giornalista

Bruno Contini, Università di Torino

Paola Corbo, Università del Sannio

Massimo D’Antoni, Università di Siena

Marco Dani, Università di Trento

Claudio De Fiores, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”

Marina Di Giacinto, Università di Cassino e del Lazio Meridionale

Amedeo Di Maio, Università di Napoli L’Orientale

Giovanni Dosi, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

Sebastiano Fadda, Università Roma Tre

Stefano Figuera, Università di Catania

Guglielmo Forges Davanzati, Università del Salento

Andrea Fumagalli, Università di Pavia

Mauro Gallegati, Università Politecnica delle Marche

Giorgio Gattei, Università di Bologna

Claudio Gnesutta, Università di Roma “La Sapienza”

Marco Goldoni (Università di Glasgow)

Enrico Grazzini, giornalista economico e saggista

Andrea Guazzarotti, Università di Ferrara

Carlo Iannello, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”

Antonino Iero, economista

Roberto Leombruni, Università di Torino

Riccardo Leoncini, Università di Bologna

Riccardo Leoni, Università di Bergamo

Enrico Sergio Levrero, Università di Roma Tre

Stefano Lucarelli, Università di Bergamo

Ugo Marani, Università di Napoli l’orientale

Massimiliano Mazzanti, Università di Ferrara

Guido Ortona, Università del Piemonte Orientale

Andrea Pacella, Università di Catania

Lia Pacelli, Università di Torino

Walter Palmieri, CNR Napoli

Luigi Pandolfi, giornalista economico e saggista

Valentino Parisi, Università di Cassino e del Lazio Meridionale

Sergio Parrinello, Università di Roma “La Sapienza”

Silvia Pasqua, Università di Torino

Marco Veronese Passarella, University Business School of Leeds

Gabriele Pastrello, Università di Trieste

Anna Pettini, Università di Firenze

Paolo Piacentini, Università di Roma “La Sapienza”

Paolo Pini, Università di  Ferrara

Paolo Polinori, Università di Perugia

Lionello Franco Punzo, Università di Siena

Riccardo Realfonzo, Università del Sannio

Andrea Ricci, Università di Urbino

Enrico Saltari, Sapienza di Roma “La Sapienza”

Fiammetta Salmoni, Università degli studi Guglielmo Marconi

Francesco Scacciati, Università di Torino

Francesco Maria Scanni, Università della Calabria

Roberto Schiattarella, Università di Camerino

Alessandro Somma, Università di Roma “La Sapienza”

Antonella Stirati, Università di Roma Tre

Giuseppe Tattara, Università di Venezia

Mario Tiberi, Università di Roma “La Sapienza”

Leonello Tronti, Università di Roma Tre

Domenica Tropeano, Universita di Macerata

Enzo Valentini, Università di Macerata

Vincenzo Valori,  Università degli Studi di Firenze

Anna Maria Variato, Università di Bergamo

Andrea Ventura, Università di Firenze

Luca Vota, Università di Salerno

Gennaro Zezza, Università di Cassino e del Lazio Meridionale

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