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Bank Of England

Che cosa succede alla sterlina e cosa farà la Banca d’Inghilterra

Dopo l'annuncio da parte del governo britannico di tagli alle tasse e di un tetto massimo per i prezzi dell'energia, i mercati finanziari hanno reagito negativamente e la sterlina ha subito un brusco calo. L'analisi di Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments.

 

Il bilancio del Cancelliere dello Scacchiere britannico Kwasi Kwarteng non è stato accolto con entusiasmo dai mercati finanziari. Con tutta probabilità, lo schema del tetto ai prezzi dell’energia significa che il Regno Unito ha evitato una recessione a breve termine. Tuttavia, il costo in termini di ulteriore indebitamento pubblico è enorme, con il Cancelliere che ha raddoppiato i tagli alle tasse, andando quindi ad aumentare ulteriormente l’indebitamento.

Di quanto sia aumentato non è dato a saperlo, dal momento che Kwarteng ha impedito all’Office for Budget Responsibility (OBR) di elaborare correttamente i numeri. Riteniamo che l’OBR, in realtà, avrebbe previsto deficit di bilancio ancora maggiori. Ad esempio, il costo diretto dei tagli alle imposte sulle aliquote più alte è di 6 miliardi di sterline, ma il nuovo Cancelliere ha ipotizzato che i “cambiamenti comportamentali” lo ridurranno a 2 miliardi di sterline. Questo sembra improbabile.

La sterlina ha toccato i minimi storici e si prevede che i tassi di base supereranno il 6%. I rendimenti dei titoli di Stato sono saliti. Un andamento simile si riscontra in tutto il mondo: le banche centrali stanno aumentando i tassi più velocemente di quanto i mercati si aspettassero e i rendimenti obbligazionari sono in rialzo. Le aspettative sui tassi di interesse nel Regno Unito, però, sono aumentate in termini relativi grazie alle misure del nuovo governo britannico.

Perché la sterlina è vulnerabile?

La sterlina è particolarmente vulnerabile perché il Regno Unito ha un enorme deficit delle partite correnti. Come disse Mark Carney, “il Regno Unito dipende dalla gentilezza degli stranieri”, poiché per finanziare il deficit dobbiamo chiedere prestiti all’estero, e questi stanno diventando sempre più costosi. Questo è uno dei motivi, ma non l’unico, per cui il deficit ha raggiunto un record nei primi tre mesi dell’anno. Venerdì avremo i nuovi numeri.

Il consenso vede una situazione in miglioramento, ma la verità è che non possiamo assolutamente esserne certi. Gli statistici del governo hanno cambiato il modo di calcolare i numeri e non sono sicuri di averli azzeccati. E il paese si trova ad affrontare un quadro generale molto impegnativo. La disponibilità degli “stranieri” a salvare il Regno Unito dipende fortemente dalla propensione al rischio globale. Quando le azioni sono in rialzo, la sterlina tende a rafforzarsi. La scorsa settimana, però, i titoli azionari sono stati molto deboli, evidenziando un pessimo tempismo per l’annuncio della riforma fiscale di Kwarteng.

Riuscirà la Banca d’Inghilterra a stabilizzare la situazione?

Questa settimana è previsto l’intervento di diversi membri del Comitato di Politica Monetaria (MPC) della Banca Centrale, e molti di loro adotteranno sicuramente una retorica “da falco”. Il governo ha cercato di attribuire la colpa del calo della sterlina alla decisione dell’MPC di aumentare i tassi di base “solo dello 0,5%”. Una decisione apparsa alquanto strana.

La Banca d’Inghilterra è indipendente, ma è il governo a nominarne i membri. Sebbene non possa licenziare il governatore Andy Bailey in termini strettamente legali, egli si dimetterebbe quasi certamente se il Cancelliere lo desiderasse. Molti si aspettano che Bailey lasci il suo incarico all’inizio del prossimo anno. Personalmente, spero che questo non avvenga. Nel frattempo, le agenzie di rating valuteranno se mettere il Regno Unito sotto osservazione negativa. Ma il governatore non è che un membro del MPC e molti altri membri sarebbero felici di affrontare il governo e aumentare i tassi in modo aggressivo.

Si parla di una riunione d’emergenza per alzare i tassi di base prima della prossima riunione prevista per il 3 novembre. Se io facessi parte del comitato, mi opporrei: sembrerebbe un segnale di panico. Invece, sarei favorevole a un rialzo dei tassi al 5% nei prossimi mesi. Questo livello attirerebbe fondi nel Regno Unito, anche se il nuovo governo britannico avrebbe bisogno di un po’ di fortuna per evitare una crisi finanziaria.

La parità con il dollaro sembra probabile

La sterlina potrebbe scendere sotto la parità rispetto al dollaro nelle prossime settimane. Sono necessari tassi di interesse più elevati per compensare l’aumento del rischio derivante dalle misure del nuovo Cancelliere e, sebbene il tetto ai prezzi dell’energia potrebbe aver evitato la recessione quest’inverno, l’economia britannica appare ancora decisamente vulnerabile.

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