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Semplificazioni, ecco la bozza più fresca del decreto

Tutte le misure contenute nella bozza più recente del decreto Semplificazioni. E le parole del premier Conte alla Camera

 

Nella mattinata del 2 luglio si terrà una nuova riunione di maggioranza a Palazzo Chigi sul Dl semplificazioni, nel pomeriggio il preconsiglio dei ministri e giovedì sera o venerdì il Consiglio dei ministri.

Lo ha indicato il capogruppo di Iv al Senato Davide Faraone al termine della riunione con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Abbiamo fatto passi in avanti ma c’e’ ancora da fare”, ha aggiunto sottolineando che “i nodi sono in via di scioglimento”.

L’ULTIMA BOZZA DEL DL SEMPLIFICAZIONI

CHE COSA HA DETTO IL PREMIER CONTE ALLA CAMERA:

“La pandemia ha determinato una recessione senza precedenti. Tra gli strumenti per rilanciare la crescita vi è senz’altro il decreto semplificazioni, che ritengo indispensabile per modernizzare l’Italia e far correre tutto il Paese. Ed è per questo che in queste ore ci stiamo confrontando in maniera costruttiva per trovare una soluzione”. Lo spiega il premier Giuseppe Conte al Question Time alla Camera tornando a definire il provvedimento “la madre di tutte le riforme”.

“Le misure che saranno introdotte con il decreto semplificazione puntano a velocizzare l’ iter delle opere e il rafforzamento dei presidi di legalità. Pensiamo a semplificare le procedure affidando i contratti in modo più rapido, in questo momento, transitorio. Compatibilmente introdurremo procedure negoziate anche senza bando, compatibilmente alla normativa europea. Deroga associata a misure di trasparenza e controlli antimafia rafforzati”, aggiunge Conte

Sulle crisi industriali, Conte ha detto che “attualmente la trattativa sta proseguendo” con ArcelorMittal. “Come è noto in queste ore si sta lavorando alla nuova compagine societaria e si sta valutando anche l’intervento pubblico perché riteniamo che questo sia la garanzia migliore”, “Attualmente la trattativa sta proseguendo” con ArcelorMittal. “Come è noto in queste ore si sta lavorando alla nuova compagine societaria e si sta valutando anche l’intervento pubblico perché riteniamo che questo sia la garanzia migliore”.

Per quanto riguarda il Mes, il presidente del Consiglio ha spiegato come “non vi è alcuna connessione tra le linee di credito, relativo alle spese sanitarie, e le scelte generali di politica di bilancio relative alla spesa pubblica e la tassazione”.

“In queste ore il governo sta conducendo un’intensa attività diplomatica per garantire una risposta Ue adeguata” alla crisi, spiega Conte. “Ne ho parlato in questi giorni con il premier Rutte e la cancelliera Merkel: da parte italiana resta l’obiettivo di un’intesa rapida che mantenga l’ambizione di partenza. Il risultato finale non dovrà discostarsi dalla proposta della commissione quanto a volume e modalità” di erogazione del Recovery Fund, aggiunge.

Sul Quadro Finanziario Pluriennale “abbiamo già detto di ritenere anacronistici i “rebates” (gli sconti che usano i Paesi che usano meno di fondi europei). Sappiamo che per alcuni Stati sono importanti ma vogliamo ritenere che questa stessa sensibilità venga manetnuta da questi Stati membri rispetto al piano Nex Generation Ue”.

L’ULTIMA BOZZA DEL DL SEMPLIFICAZIONI

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