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Comici

Talò, Scurti, Pasqualini, Bisignani e Comin fra montagne russe e connessioni francesi

Scurti, Pasqualini, Talò, Bisignani, Comin e non solo. Pillole di rassegna stampa

 

BISIGNANI, COMIN E LE CONNESSIONI DI VIVENDI

 

QUISQUILIE & PINZILLACCHERE

 

OGGI LE COMICHE (RUSSE)

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ESTRATTO DELL’ARTICOLO DI POLICY MAKER SU PASQUALINI, qui la versione integrale:

LA DELEGATA PER L’AFRICA DELLO STAFF DIPLOMATICO E’ LUCIA PASQUALINI

Stiamo parlando di Lucia Pasqualini, consigliere d’Ambasciata a Palazzo Chigi dalla scorsa primavera. Prima di addentrarci sul suo profilo, vediamo i giornali come hanno raccontato la genesi del contatto con gli ‘impostori’ russi.

Scrive Marco Galluzzo sul Corriere della Sera: “Chi si occupa di Africa nell’ufficio di Talò (nella foto) è la consigliera Lucia Pasqualini, ma con il comunicato è come se il capo dell’ufficio, l’ambasciatore Francesco Talò, si sia preso la responsabilità dell’accaduto. Anche se non ha gestito direttamente lui la vicenda”. Marco Iasevoli su Avvenire annota che “la referente per l’Africa è Lucia Pasqualini. Ma il tramite del ‘raggiro’ potrebbe anche essere negli ‘scalini’ inferiori”.

Più articolate le ricostruzioni di Repubblica e il Foglio.

LE RICOSTRUZIONI SULLA FAKE TELEFONATA

Tommaso Ciriaco scrive che il primo contatto fake è avvenuto tramite email “con un messaggio di posta elettronica inviato all’indirizzo dello staff presidenziale (…) Giunta la mail, si diceva, lo staff di Meloni avvisa l’ufficio del consigliere diplomatico”, di Francesco Talò. “Sotto di lui – continua Repubblica – c’è un ufficio con un vice e sei consiglieri. Ognuno ‘gestisce’ un continente. In questo caso viene attivata la consigliera Lucia Pasqualini. A sentire fonti diplomatiche di Roma, tutto viene fatto al meglio: verifica e controllo. abili i russi di certo Forse anche a sfruttare alcuni bag della procedura standard. Resta il fatto che, giunta la mail, il contatto fittizio non viene certificato nel modo più corretto”.

Questa invece la ricostruzione di Carmelo Caruso sul Foglio: la “telefonata arriva alla segreteria dell’ufficio diplomatico” che “viene smistata alla funzionaria delegata per l’Africa. Viene presa in carico la richiesta, si annota l’oggetto e si fissa un appuntamento. Da quel momento dovrebbe esserci uno scudo a protezione di Meloni. Si dovrebbero incrociare i numeri, i nomi, le cariche. Non accade. (..) Il delegato di Talò per l’Africa, sempre da quanto è possibile ricostruire, contatta le ambasciate interessate, si dice quella Eritrea, ma non i Servizi”.

CHI E’ LUCIA PASQUALINI, VICINA A TALO’ E A FERRARI

Lucia Pasqualini è una new entry a Palazzo Chigi dove ha messo piede la scorsa primavera e data in ascesa tra i diplomatici. Ha trascorsi a New York e in Cina, esperienze durante le quali ha conosciuto i suoi due mentori che ha ritrovato proprio alla Presidenza del Consiglio, ovvero gli ambasciatori Francesco Talò e Luca Ferrari.

Al consolato di New York Pasqualini è arrivata nell’autunno del 2010, quando console generale era appunto Talò. In Cina invece è stata console generale a Canton, la terza città più grande della Repubblica cinese con 13 milioni di abitanti, nel periodo più acuto della pandemia. Periodo che è coinciso con la presenza alla guida dell’Ambasciata italiana a Pechino di Luca Ferrari, attuale rappresentante della premier Meloni per il G7 e il G20 e tra i papabili a diventare consigliere diplomatico quando l’ambasciatore Talò lascerà. Pasqualini, scrive Caruso sul Foglio, fa parte di “un gruppo di giovani ambasciatori su cui la destra sta scommettendo”.

Il marito di Pasqualini è Clemente Contestabile, consigliere diplomatico del ministro Sangiuliano, che ha seguito un iter geografico simile. Dal 2010 al 2014 a New York ha lavorato alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite mentre dal 2018 è stato il Console Generale d’Italia a Hong Kong.

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