SCHIZZI E SCAZZI EUROPEI SUL PETROLIO RUSSO
Il premier ungherese Viktor Orban ha definito la proposta di embargo europeo nei confronti del petrolio russo come una "bomba atomica a livello economico" per il Paese, ponendo il veto alle sanzioni. (Euronews)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 7, 2022
Il piano della Commissione europea prevederebbe un'esenzione fino al 2024 per Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca per affrancarsi dal petrolio della Russia. (Politico)
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«In caso di interruzione dell’approvvigionamento del gas russo, prevediamo un rapido arresto dell’intera produzione industriale. L’effetto andrebbe oltre l’interruzione causata dal coronavirus». (Stefan Hartung, amministratore del gruppo tedesco Bosch; fonte: Sole 24 Ore)
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BENVENUTA RECESSIONE…
«Per un certo periodo la domanda ci sarà ancora, e rimarrà mentre saliranno i tassi e aumenteranno i prezzi. Ma poi non ci sarà solo una crisi dell’offerta, ci sarà anche una crisi della domanda, e di sicuro cadremo in una profonda recessione». (Stefan Hartung, ad Bosch, a Cnbc)
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«Di sicuro vediamo una grande recessione in arrivo, è esattamente quello che vediamo, è in divenire», ha detto Stefan Hartung, amministratore delegato del colosso tedesco Bosch. (Sole 24 ore)
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LE BORDATE DELL’EX MINISTRO TRIA
"Il governo affronta l’emergenza a forza di bonus. La politica dei bonus è stata deleteria in Italia, ma oggi siamo in emergenza e qualche aiuto a cittadini e imprese va dato subito, come nel corso della pandemia ma sperando in un metodo di erogazione più organizzato". (Tria)
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"La Bce deve decidere se vuole, e se è in grado, di permettere un nuovo intervento pubblico massiccio per contenere gli effetti dell’inflazione (e di una possibile guerra prolungata) sulle società europee, rendendone ancora sostenibile il conseguente debito addizionale". (Tria)
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"La Ue deve forse affrettare la decisione se approntare o meno uno strumento comunitario di sostegno ai bilanci nazionali per stabilizzare l’economia europea nella situazione attuale". (Giovanni Tria, ex ministro dell'Economia)
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CARTOLINA DALL’AMERICA
Il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti comunica che nel mese di aprile sono stati creati 428 mila nuovi posti di lavoro, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,6%. (Nyt)
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CARTOLINA DALLA GERMANIA
La produzione industriale in Germania in marzo è crollata del 3,9% sul mese precedente, quattro volte più di quanto si aspettavano gli analisti di mercato che avevano previsto -1%. (Sole 24 ore)
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CARTOLINA DALL’INDIA
Contro la crisi energetica l’India spinge al massimo le centrali a carbone. Legge d’emergenza per aumentare la produzione e riaprire 100 miniere"". (Sole 24 ore)
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L’UCRAINA CREDE NELLA VITTORIA
"Con i nuovi cannoni Kiev va al contrattacco e crede nella vittoria. Offensiva nel Donbass grazie alle forniture belliche dall’Occidente che spiazzano gli invasori". (Repubblica)
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DIBATTITO TRA FILO-NATO
Alessandro Politi, direttore Nato Defence College Foundation, elogia Papa Francesco sulla guerra. https://t.co/eJRo19hVcq
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PACIFISTI E NO GLOBAL PRO KIEV
Guerra Russia-Ucraina? «Si sta dalla parte delle vittime perché tra carnefice e vittima si protegge la vittima, indipendentemente da tutto il resto». (Cecilia Strada, figlia di Gino Strada)
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"C’è un despota al Cremlino che ha causato milioni di profughi, che distrugge un Paese. Diamo dignità al protagonismo e alle soggettività di un popolo che fa la sua resistenza". (Luca Casarini, pacifista e no global, animatore della ong Mediterranea Saving Humans)
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CHI HA VALORIZZATO ORSINI
Nel 2016 fu Marco Minniti, allora sottosegretario con delega ai Servizi, a inserire il prof Alessandro Orsini tra i 19 membri della Commissione di studio sul fenomeno della radicalizzazione e dell'estremismo jihadista coordinata da Lorenzo Vidino. (fonte: Il Foglio)
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IL PUNTO DI MARGELLETTI
Guerra Russia-Ucraina. "Nel complesso, la situazione sul terreno rimane alquanto “bloccata”, e non sembrerebbero esserci prospettive per una vittoria tattica netta e immediata da parte di nessuna delle due parti". (Andrea Margelletti)
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SU GERMANIA, BOSCH E RECESSIONE:
«Di sicuro vediamo una grande recessione in arrivo, è esattamente quello che vediamo, è in divenire», ha detto Stefan Hartung, amministratore delegato del colosso tedesco Bosch, leader mondiale in ingegneria e tecnologia avanzata in diversi settori tra i quali la mobilità.
In un’intervista rilasciata nei giorni scorsi a CNBC, nell’ambito di una serie di interviste ad amministratori delegati in tutto il mondo che prevedono la crisi in Europa, Hartung ha pronosticato che «per un certo periodo di tempo la domanda ci sarà ancora, e rimarrà anche mentre saliranno i tassi d’interesse e aumenteranno i prezzi. Ma poi a un certo punto non ci sarà solo una crisi dell’offerta, ci sarà anche una crisi della domanda, e allora di sicuro cadremo in una profonda recessione».
Hartung vede una domanda persistente dei consumatori per elettrodomestici, prodotti elettrici e veicoli. «È ancora lì e la si vede pesantemente in Cina, e in molte zone del mondo la domanda dei consumatori è già aumentata», ha detto nell’intervista ma ha anche previsto che questa domanda «si dissolverà». «C’è ancora la domanda in eccesso che è rimasta in sospeso a causa della crisi del Covid». Una volta che sarà stata soddisfatta, la domanda calerà.
In un’altra intervista a Handesblatt, pubblicata lo scorso mese, Hartung aveva messo in guardia contro il duro impatto dello stop al gas russo, che indebolirebbe la Germania a danno dell’Europa: «In caso di interruzione dell’approvvigionamento del gas, prevediamo un rapido arresto dell’intera produzione industriale. L’effetto andrebbe ben oltre l’interruzione causata dal coronavirus». Nel caso della pandemia, la produzione si è fermata ma è stata rapidamente riattivata. Dopo un’interruzione di gas, la ripartenza non sarebbe altrettanto veloce, parte della produzione andrebbe persa. Bosch ha un fatturato pari a 15,7 miliardi di euro, oltre 131.000 dipendenti, ed è presente in oltre 150 paesi, con 100 sedi in tutto il mondo.