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Perché ruzzola l’utile di Ryanair

Nonostante la crescita del fatturato, Ryanair chiude l'anno fiscale 2024-2025 con un crollo del -16% dell'utile netto annuo: il vettore irlandese low cost taglia anche il target traffico per il 2026

Profitti annuali in calo per la più grande compagnia aerea low cost europea.

Ryanair ha registrato un calo del 16% dell’utile netto annuale, a 1,61 miliardi, per l’esercizio finanziario conclusosi il 31 marzo, dopo aver dovuto ridurre i prezzi per riempire gli aerei a causa della minore domanda. Il risultato è stato influenzato dalla “riduzione del 7% delle tariffe”, conseguenza di una controversia con le agenzie di viaggio online, una strategia che a sua volta “ha portato a una forte crescita del traffico del 9%, superando i 200 milioni” di passeggeri, ha riassunto l’amministratore delegato Michael O’Leary (nella foto).

La compagnia aerea ha citato i budget più ristretti dei clienti, in un contesto di tassi di interesse e inflazione ancora elevati, date sfavorevoli per le vacanze pasquali nel primo trimestre e “un forte calo delle prenotazioni” tramite le agenzie di viaggio.

Per l’anno fiscale in corso, la società prevede un aumento dei passeggeri del 3% – ben al di sotto dell’obiettivo iniziale di 215 milioni, che ha ripetutamente abbassato a causa dei ritardi nelle consegne di aeromobili da parte di Boeing – e un parziale recupero sui prezzi medi dei biglietti.

Le azioni de vettore irlandese hanno chiuso venerdì a 22,41 euro, in forte ripresa rispetto al minimo degli ultimi 12 mesi di 13,41 euro registrato lo scorso luglio, a seguito di un calo del 15% delle tariffe medie nel primo trimestre, segnala Reuters aggiungendo che il ceo O’Leary potrebbe ricevere un bonus di quasi 100 milioni di euro se il prezzo delle azioni rimanesse sopra i 21 euro per 28 giorni.

Tutti i dettagli.

CRESCE IL FATTURATO, MA…

Ryanair chiude l’anno fiscale 2024-2025 con un aumento del 4% del fatturato a 13,95 miliardi di euro.

CROLLANO I PROFITTI PER RYANAIR

Allo stesso tempo, per la low cost di Dublino cala l’utile del 16% a 1,61 miliardi, risentendo della flessione dei prezzi medi dei biglietti. Il risultato è comunque al di sopra delle aspettative degli analisti.

E AUMENTANO I PASSEGGERI

Nel periodo si registra un aumento del 9% sui volumi di traffico passeggeri con 200 milioni di passeggeri trasportati nei 12 mesi rispetto ai 183,7 milioni del 2024, anche a dispetto dei ritardi sulle consegne di aeromobili Boeing.

LA GUIDANCE 2026

“Prevediamo con cautela di recuperare gran parte, ma non tutto, il calo tariffario del 7% dello scorso anno, il che dovrebbe portare a una ragionevole crescita dell’utile netto”, sottolinea Ryanair nella guidance per il 2026.

Tuttavia, Ryanair ha rivisto al ribasso l’obiettivo di crescita del traffico passeggeri: “Prevediamo che il traffico per l’anno fiscale 2026 aumenterà solo del 3%, raggiungendo i 206 milioni di passeggeri, a causa delle consegne in ritardo da parte di Boeing”, ha precisato O’Leary.

La compagnia aerea aveva rivisto al ribasso le sue previsioni di passeggeri per l’anno fiscale in corso già due volte e ora la stima di 206 milioni è comunque in aumento rispetto ai 200,2 milioni di passeggeri dell’anno fiscale 2025. Ryanair prevede di trasportare 300 milioni di passeggeri all’anno entro il 2034.

Secondo il vettore low cost la guerra dei dazi è la principale minaccia alla crescita e rimane “fortemente esposta” ai rischi derivanti anche da choc macroeconomici e conflitti geopolitici, ma è “troppo presto per fornire indicazioni significative” sulle sue prospettive.

CHE SUCCEDE CON BOEING

O’Leary ha attribuito la crescita più lenta ai problemi di Boeing, ma ha affermato che Ryanair sta “collaborando a stretto contatto con il produttore statunitense per accelerare le consegne”.

Come ricorda il Financial Times, Ryanair è il principale cliente di Boeing in Europa, ma ha subito ripetuti ritardi nei suoi ambiziosi piani di crescita a causa della crisi del produttore statunitense, che ha subito un maxi sciopero lo scorso autunno e ha dovuto rallentare le linee di produzione per migliorare i processi produttivi.

Tuttavia, O’Leary si è dichiarato “sempre più fiducioso” che Boeing consegnerà i restanti 29 velivoli 737-8 a corto raggio “ben prima” dell’estate 2026, consentendo a Ryanair di “recuperare” la crescita mancata.

Inoltre, come altre compagnie aeree, anche Ryanair è in attesa dell’esito dei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Ue sui dazi. Secondo O’Leary ci sarà un “dibattito significativo” sulla questione se i produttori o le compagnie aeree avrebbero sostenuto i costi dei dazi. “Le compagnie aeree diranno che il produttore deve pagare. Sono sicuro che il produttore insisterà affinché sia ​​la compagnia aerea a pagare” aveva dichiarato lo scorso il ceo di Ryanair.

In particolare, il vettore irlandese ha effettuato un ordine nel maggio 2023 per 300 737 MAX 10. Il prezzo di listino è “stimato in oltre 40 miliardi di dollari”.

“Dobbiamo riservarci il diritto di annullare se dovessimo riscontrare un aumento dei nostri prezzi”, ha dichiarato ora il Direttore Finanziario Neil Sorahan in un’intervista a Bloomberg. “Speriamo che la ragione prevalga e che i dazi non vengano applicati”.

INTANTO L’ANDAMENTO DEL TITOLO RYANAIR FARÀ FELICE O’LEARY

Nonostante le difficoltà, il ceo Michael O’Leary si prepara a festeggiare per il numero della compagnia aerea irlandese si avvicina la possibilità di ottenere stock option del valore di circa 100 milioni di euro, a condizione che il prezzo delle azioni di Ryanair rimanga sopra i 21 euro per almeno 28 giorni.

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