Skip to content

jobs act

Referendum lavoro: verità e bugie

Referendum in materia di lavoro, quattro cose da sapere per votare in maniera consapevole. Il punto di Giampiero Falasca, avvocato giuslavorista

Referendum, quattro cose da sapere per votare in maniera consapevole!

Domenica e lunedì si va a votare su quattro quesiti molto importanti in tema di lavoro. Sono questioni molto tecniche e ad alto tasso di carica politica: situazione che rende difficile capire gli effetti del SI e del NO

Di seguito metto in luce alcuni aspetti che mi sembrano rilevanti per decidere come votare: non sono in indicazioni di voto ma spunti di riflessione

Abrogazione Jobs Act

Non si vota sulla reintegra, che già esiste, ma sulla cancellazione di un progetto politico, quello approvato da Renzi nel 2015, che nella realtà è già stato ampiamente svuotato di significato dalla giurisprudenza. Sia che vinca sia che perda il SI, la reintegra rimane la tutela principale per i licenziamenti illegittimi.

Licenziamenti nelle piccole imprese

La questione dovrà essere risolta a prescindere da come finirà il referendum perché la Corte Costituzionale ha sollecitato una revisione del tetto sui risarcimenti nelle piccole imprese, considerato che molte di queste aziende non sono definibili come “piccole”

Causale nei contratti a termine

Si chiede la reintroduzione di un adempimento, la “causale”, che non ha mai dato maggiori prospettive lavorative ma ha incrementato in maniera significativa il contenzioso sul lavoro e i risarcimenti in favore dei lavoratori a termine

Responsabilità del committente

Non si vota sull’introduzione della responsabilità solidale del committente: già esiste ed è molto molto ampia. Si vota sulla cancellazione della norma che per un caso limitato (infortunio dovuto a rischi specifici dell’appaltatore) fissa un’eccezione a questa regola.

Torna su