A livello nazionale la spesa farmaceutica complessiva del periodo gennaio-febbraio 2024 ha sforato i 4 miliardi di euro. A certificarlo è il Monitoraggio della spesa farmaceutica realizzato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), secondo cui c’è stato uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 15,30% (3.383,2 milioni di euro) pari a +710,8 milioni di euro, corrispondente a un’incidenza percentuale sul Fondo sanitario nazionale provvisorio 2024 del 18,51%.
QUANTI FARMACI CONSUMIAMO
I consumi, espressi in numero di ricette, afferma l’Aifa, corrispondono a 98,9 milioni di ricette e mostrano un +4% rispetto al 2023. Inoltre, l’incidenza del ticket totale raggiunge un incremento del +3,9% e le dosi giornaliere dispensate segnano un +2,6%, pari a 105,7 milioni.
LA SPESA FARMACEUTICA A CARICO DEL SSN
Per quanto concerne in particolare la spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del Servizio sanitario nazionale (Ssn) nel periodo considerato, calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del payback 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 1.322 milioni di euro (+33,7 milioni di euro).
LA SPESA PER ACQUISTI DIRETTI E PER I FARMACI INNOVATIVI
Il valore della spesa per acquisti diretti al netto dei gas medicinali è invece di 2.656,6 milioni di euro con uno scostamento assoluto di +821,3 milioni di euro rispetto al tetto dell’8,30% calcolato sul Fondo sanitario nazionale (Fsn) provvisorio 2024 e pari a 1.835,3 milioni di euro.
Per i medicinali innovativi, l’Aifa riferisce che la spesa stimata sempre nel periodo gennaio-febbraio 2024 al netto dei payback è di 182,9 milioni di euro.
Infine, lo scostamento assoluto rispetto al tetto dello 0,20% (calcolato sul Fsn provvisorio 2024) della spesa per acquisti diretti per gas medicinali è pari a -2,6 milioni di euro.
LE REGIONI CHE NON RISPETTANO IL TETTO DI SPESA
La verifica di Aifa dell’eventuale superamento a livello nazionale dei tetti di spesa avviene al 31 maggio, al 30 ottobre e al 31 dicembre. Intanto, però, nei mesi di gennaio e febbraio 2024, Basilicata, Lombardia, Campania, Calabria, Abruzzo, Sardegna e Puglia non hanno rispettato il tetto di spesa del 6,80% per singola regione in ordine decrescente di incidenza sul Fondo sanitario regionale (Fsr).