Il discorso di Powell ha evidenziato una presa d’atto dei progressi dei dati macro e quindi dell’avvicinamento del momento del tapering: su questo punto Powell ha dichiarato che il tapering potrebbe iniziare già quest’anno.
Powell ha utilizzato il condizionale sull’ipotesi di inizio del tapering, soffermandosi a sottolineare diversi punti ancora mancanti o da verificare:
Mercato del lavoro
– Mancano ancora 6 milioni di posti di lavoro (di cui 5 milioni nel comparto servizi) rispetto ai livelli di febbraio 2020
– Il tasso di partecipazione è ancora molto basso, ed ha fatto progressi più lenti rispetto ad altre parti del mercato del lavoro, come già accaduto in precedenti fasi di ripresa
Dinamica prezzi
– Le attuale aspettative di inflazione sono coerenti con il target di inflazione al 2%
– Poche evidenze che gli incrementi salariali possano mettere a rischio lo scenario sul tema inflazione
COVID
– Occorrerà valutarne gli effetti con riferimento alla variante Delta
In sintesi, un discorso di Powell che:
– prende atto dei progressi dei dati macro ma al tempo stesso enfatizza i pezzi ancora mancanti per ricostruire il puzzle necessario per arrivare al tapering
– quantifica la possibile partenza del tapering in quest’anno, utilizzando però il condizionale e subordinando il tutto ai dati macro ed alla dinamica della variante Delta
Quindi un discorso improntato all’ottimismo dei dati finora emersi (soprattutto dal mercato del lavoro) insieme ai rischi prospettici ancora da verificare, emulando in parte quanto sta emergendo dai più recenti indicatori anticipatori che stanno evidenziando una divergenza tra indicatori correnti e prospettici.
Quindi percorso verso il tapering ma con cautela, o, per dirla con le parole del Manzoni: adelante Pedro, adelante con juicio!
CONCLUSIONI
Il tapering (se tapering sarà) potrebbe arrivare tra novembre/dicembre, soprattutto virus permettendo, che a sua volta diventa cruciale anche per la dinamica del lavoro. Contagi in aumento si potrebbero infatti associare a minore ritorno al lavoro e quindi più lento recupero del tasso di partecipazione.
Si conferma pertanto lo scenario di tassi mediamente bassi e curve in appiattimento per fine anno, salvo temporanee fasi di rialzo/steepening che potrebbero interessare in modo particolare settembre mano a mano che ci si avvicina alla riunione Fed del 22 settembre ed in base ai dati macro del mercato del lavoro in primis il prossimo 3 settembre.
Uno scenario mediamente favorevole per i mercati azionari per fine anno in media, beneficiando di:
– una buona crescita corrente con tassi mediamente bassi
– della riserva mentale che se i tassi dovessero accelerare al rialzo/aumentassero rischi di varia natura (Covid, strozzatura della catena fornitura) la Fed non esiterebbe a rinviare la partenza del tapering o a tornare indietro sui suoi passi in caso di partenza del tapering
Powell stesso ha enfatizzato la prudenza sul timing di partenza del tapering dichiarando: The ill-timed policy move unnecessarily slows hiring and other economic activity and pushes inflation lower than desired. Today, with substantial slack remaining in the labour market and the pandemic continuing, such a mistake could be particularly harmful.