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Borsa

Poste Italiane, Enel, Unicredit, Mediaset e non solo. Ecco i titoli promossi e bocciati da Mediobanca

L'articolo di Francesca Gerosa

 

L’accordo tra l’Italia e la Commissione europea sulla legge di bilancio ha leggermente compresso gli spread creditizi, ma ha sacrificato le misure a favore della crescita, dicono a Mediobanca , con il paradosso di un bilancio che rischia di gravare sui conti pubblici senza stimolare la crescita. Resta l’instabilità politica con le elezioni europee di maggio che saranno un test chiave per la coalizione del governo. Quindi, “crediamo che il rischio percepito dell’Italia con ogni probabilità rimarrà al di sopra dei livelli pre-elettorali”, avvertono.

ECCO IL REPORT DI MEDIOBANCA SU POSTE ITALIANE, UNICREDIT, MEDIASET E…

Negli ultimi dieci anni, le banche italiane hanno perseguito requisiti normativi sempre più stringenti in contesti macroeconomici non di scarso rilievo. Tuttavia, “benché abituati a questo, potrebbero anche iniziare a essere affaticate. La stretta normativa permarrà e le banche stanno entrando nel rallentamento macro con riserve di capitale limitate, dall’accelerazione del de-risking e dall’ampliamento dello spread, e la redditività è debole tanto che abbiamo ridotto le nostre stime di utile per azione 2019-2020 dell’8%”, spiegano alla banca d’affari.

I GIUDIZI SU UNICREDIT, CREDITO VALTELLINESE, POSTE ITALIANE

Nonostante le valutazioni delle banche italiane non siano care, Mediobanca resta cauta sul settore, con una preferenza per quegli istituti che hanno fatto pulizia in bilancio e che ora sono “meglio equipaggiati” come Unicredit, il Credito Valtellinese e il Credito Emiliano, in quanto è improbabile che fattori positivi si materializzeranno presto. Al contrario, i solidi coefficienti di solvibilità, 160-220%, dovrebbero confermare come porto sicuro le compagnie assicurative e questo ha portato il broker a migliorare il rating su Poste Italiane a outperform.

LE PREFERENZE

In un contesto macro-complesso, gli esperti di Mediobanca privilegiano i settori con una bassa volatilità del cash flow, solidi bilanci e politiche affidabili sui dividendi. “Crediamo che le utility come Enel, coperta con un rating outperform, ed Hera, sempre coperta con un rating outperform, stiano soddisfacendo tutti questi requisiti, con la maggior parte del settore che prevede impegni espliciti sui dividendi chiaramente visibili.

IL SETTORE TRASPORTI

Per quanto riguarda il settore dei trasporti gli analisti ritengono che, a seguito delle correzioni significative delle quotazioni azionarie, il profilo rischio/ rendimento di Atlantia e Sias, entrambe promosse a outperform, sia ora allettante e che l’apertura del Ministero delle Infrastrutture a dialogare con gli operatori del settore sia certamente positiva.

LE PREVISIONI

Sulla base di ipotesi più prudenti a livello macro globale, gli esperti di Mediobanca hanno ridotto le loro previsioni di utile per azione 2019/2020 per i titoli ciclici da loro coperti in media del -6%. Questa revisione degli utili al ribasso è concentrata nei settori dei prodotti di marca, dei media e dell’industria. Inoltre, gli analisti hanno ridotto le stime per le società di gestione patrimoniale a seguito del calo degli asset under management.

PERCHE’ RATING GIU’ PER MEDIASET

In quest’ottica hanno abbassato il rating su Mediaset da outperform a neutral in considerazione della valutazione a premio del suo business domestico a seguito della forte sovraperformance rispetto ai competitor. Inoltre, hanno downgradato Azimut da outperform a neutral per le minori probabilità di un break-up (spezzatino) della società.

(estratto di un articolo di Mf/Milano Finanza; qui la versione integrale dell’articolo)

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