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Ecco luci e ombre nei conti di Poste Italiane

Come vanno i conti di Poste Italiane. Fatti, numeri e confronti dalla relazione della Corte dei Conti

Finanza e assicurazioni allietano i conti di Poste Italiane, che invece soffre nel business tradizionale.

E’ il quadro che emerge dai conti 2017 del gruppo Poste così come sono stati analizzati dalla relazione della Corte dei Conti. Ecco tutti i numeri che emergono dalla relazione della magistratura contabile pubblicata nei giorni scorsi.

I CONTI COMPLESSIVI DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

Il gruppo Poste italiane ha chiuso l’esercizio 2017 con un utile di 689 milioni, in crescita del 10,8 per cento rispetto al risultato del 2016 (622 milioni). I ricavi, pari a 10.629 milioni, presentano una lieve flessione, pari allo 0,1 per cento rispetto al 2016. Dei quattro settori di attività del gruppo, solo i servizi assicurativi evidenziano ricavi in aumento (+17,2 per cento), per effetto della crescita della raccolta premi della controllata Poste Vita. I costi sostenuti dal gruppo ammontano a 9.506 milioni, inferiori dell’1 per cento sul 2016.

LE LUCI E LE OMBRE DI POSTE ITALIANE

L’esercizio 2017 di Poste italiane Spa si chiude con un utile di 617 milioni, inferiore di 8 milioni rispetto al 2016. Tra le componenti positive che hanno contribuito alla sua realizzazione si ascrivono l’utile di 585 milioni realizzato dal Patrimonio Separato BancoPosta, l’iscrizione in bilancio di dividendi dalle società controllate (508 milioni) principalmente riferibili a Poste Vita (470 milioni) e di proventi non ricorrenti (91 milioni) generati dalla cessione delle azioni Mastercard Incorporated di proprietà del patrimonio BancoPosta. I ricavi totali ammontano a 9.290 milioni, inferiori dello 0,1 per cento rispetto al 2016.

I NUMERI SUL PATRIMONIO

Il patrimonio netto della società alla fine dell’anno ammonta a 5.512 milioni, inferiore di 648 milioni sul 2016, per effetto della contrazione del fair value degli investimenti in titoli del Patrimonio BancoPosta.

COME VANNO I SERVIZI POSTALI

I servizi postali, al netto delle contribuzioni statali (305 milioni), hanno realizzato profitti in flessione del 3,3 per cento, per effetto combinato del declino della domanda per la distribuzione dei servizi tradizionali di corrispondenza e dell’incremento del segmento pacchi, trainato dall’e-commerce. I ricavi dei servizi BancoPosta ammontano a 5.106 milioni, in calo dello 0,2 per cento sul 2016.

DOSSIER RISPARMIO E FINANZA

Il buon andamento del Risparmio amministrato e gestito (+4,9 per cento) e del Collocamento di prodotti di finanziamento (+5,4 per cento) ha compensato, almeno in parte, le perdite degli altri settori del comparto. Nel corso dell’anno sono state rinnovate due importanti convenzioni con il Mef e a dicembre quella con Cdp per la “Remunerazione per le attività di collocamento e gestione dei prodotti di risparmio postale per il triennio 2018-2020”.

CHE COSA SUCCEDE AI COSTI DI POSTE ITALIANE

I costi sostenuti dalla società nell’anno ammontano a 8.511 milioni, in crescita dello 0,2 per cento sul 2016. Il costo del lavoro, che rappresenta il 70,6 per cento dei costi totali, si attesta a 6.010 milioni e risulta in calo del 2,1 per cento rispetto al 2016 (6.138 milioni), per effetto della riduzione degli organici (2.738 unità medie in meno rispetto al 2016).

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