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Tutti gli effetti della sberla di Eurostat a Padoan su Popolare Vicenza e Veneto Banca

Figura barbina del governo Gentiloni e del Tesoro sui conteggi relativi ai costi statali per il salvataggio di Popolare di Vicenza e Veneto Banca. E’ questo il senso “politico” della decisione giunta ieri da Eurostat, l’istituto europeo di statistica. Vediamo ora numeri, dettagli e analisi. TUTTI I DETTAGLI L’Eurostat ha smentito il governo sugli oneri…

Figura barbina del governo Gentiloni e del Tesoro sui conteggi relativi ai costi statali per il salvataggio di Popolare di Vicenza e Veneto Banca. E’ questo il senso “politico” della decisione giunta ieri da Eurostat, l’istituto europeo di statistica. Vediamo ora numeri, dettagli e analisi.

TUTTI I DETTAGLI

L’Eurostat ha smentito il governo sugli oneri del salvataggio delle banche venete. Secondo il ministero dell’Economia retto da Piercarlo Padoan, infatti, la spesa pubblica per il salvataggio di Popolare di Vicenza e Veneto Banca doveva essere tenuta fuori dalla contabilità trattandosi di finanziamenti destinati a essere rimborsati. L’istituto europeo di statistica, invece, la pensa diversamente.

LA COMUNICAZIONE EUROSTAT

Nella comunicazione inviata all’Istat e pubblicata sul sito è scritto che “nel 2017 l’impatto sull’indebitamento è stimato pari a 4,7 miliardi. L’impatto diretto e indiretto sul debito è pari a 11,2 miliardi”.

IL RICONTEGGIO

A questo punto l’Istat dovrà calcolare i nuovi rapporti rispetto al Pil. Il debito, che secondo le indicazioni del Tesoro era sceso da 132 a 131,5%, dovrebbe attestarsi al 132,1% e il debito, stimato all’1,9%, dovrebbe salire al 2,1%. Come si è arrivati a questi valori? Nella sua valutazione Eurostat calcola il saldo tra le uscite totali per la liquidazione di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza pari a 14,7 miliardi e le entrate stimate, come recuperi soprattutto dai crediti deteriorati, pari a 10 miliardi.

GLI EFFETTI DELLA DECISIONE

Qual è il reale effetto della decisione? “Il risultato – scrive Eurostat – è un impatto negativo di 4,7 miliardi da registrare” a valere sul deficit 2017. In relazione al debito, Eurostat considera le obbligazioni pari a 6,4 miliardi verso Intesa Sanpaolo come prestito e il finanziamento necessario per l’intervento di cassa a favore di Intesa per 4,8 miliardi: l’impatto sul debito, diretto e indiretto, ammonta dunque a 11,2 miliardi.

LA SOSTANZA DI EUROSTAT

Le cifre di Eurostat dicono che l’intervento di salvataggio di Popolare di Vicenza e Veneto Banca, con la cessione a Intesa Sanpaolo delle parti “good” accompagnata dalle garanzie e la creazione delle bad bank per gestire la cessione dei crediti deteriorati, va calcolato integralmente sia nel deficit sia nel debito.

I NUMERI DI PADOAN E GENTILONI

Il governo Gentiloni, invece, aveva stimato sul deficit un impatto nullo, “trattandosi di partite finanziarie” come spiegato dal ministero dell’Economia nell’ultima Nota di aggiornamento al Def, mentre aveva considerato nel debito solo il pagamento a Intesa Sanpaolo da 4,8 miliardi, ma non le garanzie.

LA RICHIESTA DELL’ISTAT

Era stata l’Istat a chiedere lumi all’Eurostat sulla correttezza dell’operazione, generando la risposta, negativa, di ieri: risposta che vale 4,7 miliardi di deficit e 11,2 miliardi di debito in più. Sul debito ricadono infatti le garanzie statali, fino a 6,4 miliardi potenziali, concesse a Intesa Sanpaolo guidata dall’amministratore delegato, Carlo Messina, a copertura dei rischi sui crediti delle banche in liquidazione. Rischi che, spiega Eurostat, pendono sullo Stato, per cui le due bad bank rientrano a pieno titolo nel perimetro pubblico. Questo significa, rispetto ai dati diffusi dall’Istat all’inizio di marzo, che il disavanzo 2017 pesa sul Pil per due-tre decimali in più e anche l’incidenza del debito sale più o meno della stessa misura.

L’ANALISI DEL SOLE 24 ORE

Ma qual è dunque l’effetto della decisione di Eurostat? Anche se “imitato nel suo impatto sul Pil e sui conti del 2017”, scrive Dino Pesole del Sole 24 Ore, “il ricalcolo operato da Eurostat sugli effetti in termini di maggior debito e deficit del salvataggio delle banche venete impone di rivedere al rialzo il consuntivo reso noto dall’Istat lo scorso primo marzo”. Non si tratta di “valori rilevantissimi”, secondo il Sole, e “tuttavia suscettibili di complicare sia il giudizio europeo in programma per maggio, con annessa la richiesta di una manovra correttiva da almeno 3,4 miliardi (che probabilmente slitterà in attesa che si formi il nuovo governo), sia la successiva trattativa da avviare con la Commissione Ue, in vista della predisposizione della manovra di bilancio del 2019”.

CHE COSA HA DETTO OGGI L’ISTAT DOPO EUROSTAT

Complessivamente, le operazioni sulle banche in difficoltà impattano, per circa 6,3 miliardi sull’indebitamento 2017. Lo rileva l’Istat, spiegando che la contabilizzazione del salvataggio delle banche venete corrisponde a un trasferimento in conto capitale di 4,756 miliardi, secondo le indicazioni di Eurostat. A ciò vanno aggiunti 1,6 miliardi delle operazioni relative a Monte dei Paschi di Siena (ricapitalizzazione e ristoro dei junior bondholders). Cifra, questa, rivista (era stata calcolata in 1,1 miliardi).

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