Un accordo da 6 miliardi euro. È quello concluso da Pfizer con la biofarmaceutica cinese 3SBio per un suo trattamento sperimentale contro il cancro. Con questa mossa, Pfizer, che produrrà interamente negli Stati Uniti, entra a far parte di un ristretto club che sfida Merck, il cui farmaco Keytruda è il medicinale più venduto al mondo. Nel 2024 le sue vendite infatti sono aumentate del 18%, raggiungendo i 29,5 miliardi di dollari, ma nel 2028 Merck vedrà scadere il suo brevetto.
COSA FA 3SBIO
3SBio, con sede a Shenyang, è un’azienda di biotecnologia che ha strutture in Cina e in Italia e, nel 2024, secondo quanto riporta Reuters, i suoi prodotti sono stati venduti in 20 Paesi. I principali includono un trattamento per la trombocitopenia (Tpiai) e il farmaco a piccole molecole Mandi.
In Cina, aggiunge Bloomberg, vende una serie di farmaci per il cancro, le malattie autoimmuni, le patologie renali, i disturbi della pelle e altro ancora.
IL FARMACO DI 3SBIO CHE INTERESSA A PFIZER
Pfizer ha reso noto di aver stipulato un accordo con 3SBio per lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di SSGJ-707, un farmaco attualmente in fase di sperimentazione clinica per il tumore del polmone non a piccole cellule, il tumore del colon-retto metastatico e i tumori ginecologici.
“SSGJ-707 – si legge nel comunicato – ha mostrato i primi dati di efficacia e sicurezza in una promettente classe di farmaci antitumorali. 3SBio prevede di avviare il primo studio di Fase 3 in Cina nel 2025″. L’azienda ha intenzione di produrre la sostanza farmacologica a Sanford, nella Carolina del Nord, e il prodotto farmaceutico a McPherson, nel Kansas.
L’ACCORDO TRA PFIZER E 3SBIO
A Pfizer è stata concessa una licenza esclusiva globale, al di fuori della Cina, e anche l’opzione di ottenere i diritti di commercializzazione nel Paese.
L’esclusiva è stata ottenuta da Pfizer pagando 1,25 miliardi di dollari in anticipo e fino ad altri 4,8 miliardi di dollari se verranno raggiunte le tappe fondamentali per lo sviluppo.
La casa farmaceutica statunitense prevede inoltre di effettuare un investimento azionario di 100 milioni di dollari in 3SBio dopo la chiusura della transazione, prevista per il terzo trimestre.
LA REAZIONE DELLA BORSA (E DEGLI ANALISTI)
L’accordo ha fatto schizzare le azioni di 3SBio, che hanno segnato un balzo del 52% a Hong Kong, il più alto mai registrato, e hanno aumentato i guadagni per la terza sessione consecutiva, facendo arrivare a quasi 6 miliardi di dollari il valore dell’azienda.
Gli analisti di Citigroup, riportati da Bloomberg, hanno scritto in una nota che il nuovo accordo “dovrebbe alleviare le preoccupazioni degli investitori sui rischi geopolitici che gravano sulla tendenza all’out-licensing (ovvero un’azienda che concede i diritti a un’altra azienda e, per questo, riceve un pagamento), che ha dato impulso alle biotecnologie cinesi”.
Citigroup ha quindi alzato il target di prezzo di 3SBio a 21,00 HKD (2,7 dollari) da 13,00 HKD dopo l’accordo.
TUTTI PAZZI PER LE BIOTECH CINESE
Nonostante le tensioni e l’incertezza nei rapporti tra Washington e Pechino, secondo Reuters, “l’accordo sottolinea la solida domanda di asset cinesi da parte delle aziende farmaceutiche globali che cercano di rifornire le loro pipeline di farmaci e di rafforzare la loro presenza sul mercato cinese”.
Anche per Bloomberg l’accordo “sottolinea il crescente entusiasmo delle multinazionali del farmaco per l’innovazione biotecnologica cinese”. “Nell’ultimo anno – ricorda la testata economica – molti concorrenti di Pfizer hanno puntato su farmaci di origine cinese per riempire le loro pipeline. Secondo GlobalData, il numero di grandi accordi di licenza farmaceutica dalla Cina ha raggiunto un livello record nel 2024, con il 28% dei farmaci innovativi concessi in licenza da aziende cinesi”.
La tendenza è proseguita anche nei primi mesi del 2025, con Novo Nordisk e Merck che hanno entrambe sborsato 200 milioni di dollari in anticipo negli ultimi mesi, rispettivamente per un farmaco contro l’obesità e per uno per il cuore.