La Camera dei rappresentanti qualche giorno fa ha approvato la legge di bilancio statunitense, presentata dall’amministrazione di Donald Trump. Un voto in bilico, 215 contro 214, per un piano che prevede oltre 3.000 miliardi di dollari di nuovo debito nel prossimo decennio ma che è riuscito a tenere dentro tutto l’armamentario più importante delle promesse elettorali trumpiane. Ora però spetta al Senato dare il via libera definitivo. E tra gli stessi senatori repubblicani c’è qualcuno già pronto a imporsi per apportare delle modifiche al testo. Anche perché i nodi sono diversi: dai finanziamenti per Medicaid ad alcune agevolazioni fiscali passando per il taglio della spesa.
TASSE SUGLI INVESTIMENTI ESTERI, COSA PREVEDE LA SEZIONE 899
In particolare, tra le sue 1000 pagine di testo, c’è una voce che sta preoccupando non poco Wall Street. È la sezione 899, che consentirebbe agli Stati Uniti di imporre delle tasse aggiuntive a investitori e società provenienti da paesi con politiche fiscali ritenute ingiuste ai danni degli Usa. Una tassa fino al 20% sui redditi passivi degli investitori. L’allarme lanciato dai fondi di investimento e dai mercati è che tale misura quasi certamente frenerà gli investimenti stranieri negli Usa. Aggiungendosi a un clima di totale incertezza per via delle attuali politiche economiche della Casa Bianca.
Secondo un’analisi dello studio legale Davis Polk, riportato dal Financial Times, tra i paesi che potrebbero essere interessati da questa misura, ci sarebbero il Regno Unito, l’Australia, il Canada, Il Brasile e molti dei paesi dell’Unione Europea. Paesi che, per esempio, impongono “tasse sui servizi digitali”, ricorda Bloomberg. I cui investitori si vedrebbero aumentare le imposte sui dividendi, sugli interessi delle azioni Usa e sulle obbligazioni societarie fino a 5 punti percentuali all’anno per quattro anni.
LO SCOPO DI TRUMP
La norma non è stata inserita nella legge di bilancio a caso. Secondo gli economisti Will Denyer e Tan Kai Xian, di Gavekal Research, sentiti da Bloomberg, “la clausola è chiaramente approvata dall’amministrazione e progettata per fornire a Trump uno strumento negoziale per fare pressione sui paesi affinché eliminino le tasse sui servizi digitali e le imposte minime globali sul reddito delle società, che a suo avviso colpiscono ingiustamente le multinazionali statunitensi”.
L’intento quindi è chiaro. Non sono tanto i potenziali 116 miliardi di dollari in 10 anni che potrebbero derivarne, secondo le stime del Congressional Budget Office. Ma avere una leva in più per costringere i paesi, in teoria alleati, a rivedere le proprie regole fiscali che colpiscono le aziende Usa. Anche a costo di causare un rallentamento degli investimenti stranieri nel paese.
LE REAZIONI DI ANALISTI E FONDI
Per Greg Peters, co-direttore degli investimenti presso PGIM Fixed Income, sentito dal Financial Times, “si tratta di un evento che spaventa il mercato, intaccando la fiducia già fragile, soprattutto da parte degli investitori stranieri”. “Sono tutte ferite autoinflitte in un momento in cui si hanno molti debiti da finanziare” ha aggiunto. Stesso concetto espresso dagli analisti di Morgan Stanley. Mentre quelli di JP Morgan che hanno lanciato l’allarme sulle potenziali “importanti implicazioni sia per le società statunitensi che per quelle straniere”.
Altri timori sono stati resi noti da George Saravelos, responsabile della ricerca FX presso la Deutsche Bank. Con una nota, rilanciata da Reuters, Saravelos è netto: “Riteniamo che questa legge crei la possibilità per l’amministrazione statunitense di trasformare una guerra commerciale in una guerra di capitali, se lo desidera”.
L’ATTESA DEI MERCATI SUL BILANCIO
In tutto ciò i mercati ancora non hanno reagito. Non è chiaro se la sezione 899 alla fine rimarrà nella legge di bilancio dopo il vaglio del Senato. Quindi, può essere anche che per adesso ci sia attesa per le discussioni parlamentari. Ma secondo Michael Brown, strategist della società australiana Pepperstone Group, gli investitori potrebbero non aver compreso fino in fondo la portata della clausola. “Solo ora che la situazione si è calmata, la gente ha iniziato a pensare che forse ci sono cose nascoste sotto la superficie del disegno di legge a cui dovremmo prestare più attenzione”, ha detto a Bloomberg. Come la sezione 899.